ABSTRACT INTRODUCTION The paediatric population, compared to the adult one, is much more sensitive to the effects of ionizing radiation, especially if patients are subjected to multiple diagnostic investigations in the radiological and nuclear medicine fields, in particular case of oncological patients. It is therefore essential that the radiation protection principles of optimization and justification and, more specifically, the ALARA principle – As Low As Reasonably Achievable – are always respected during the execution of the investigations. The aim of this work is therefore to verify the exposure of paediatric patients undergoing PET/CT examination with the new digital PET/CT (Philips Vereos model) by analyzing the dosimetric aspect of the CT and PET components, in order to make a comparison with the diagnostic reference levels. In addition, the cumulative PET/CT dose and the total cumulative dose will be estimated, considering also the further radiological and nuclear medicine investigations carried out. MATERIALS AND METHODS For this study, all patients in the age group 0-18 years, who have carried out at least one PET/CT exam in the period between April and July 2021 at the University Nuclear Medicine – Division of the Molinette Hospital, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, were selected The collection of dosimetric data, essential for this work, was possible through the PHYSICO software which, since 2018, has been keeping track of all the information regarding the radiological exposure of patients. RESULTS The activity of F18-FDG administered to patients is strictly related to body weight; in this study the minimum injected activity is 37 MBq in a 13 kg patient, while the maximum is 207 MBq in an 80 kg patient. Overall, an activity of about 2.5 MBq/kg is administered in this center. As for the cumulative PET/CT dose, the component with a greater weight in dosimetric terms is given by the effective CT dose, while the effective PET dose is, in most cases, lower compared to diagnostic CT. In addition, in patients undergoing further radiological investigations the cumulative PET/CT dose tends to have a very low impact compared to the total cumulative dose. CONCLUSIONS The data collected and analyzed allowed a direct comparison with the diagnostic reference levels provided by the ISTISAN Reports 20/22; almost all patients are within the LDR for what it concerns the activity administered, in addition to CTDIvol and DLP. Compared to the previous model, moreover, the new equipment allows a reduction in the administered activity as well as a reduction in the dose given by the CT component; this is possible thanks to the modulation of mAs, the possibility of processing images through iterative algorithms and thanks to the contribution of iDose4. To conclude, the PET/CT investigation with the new digital PET/CT has a very low exposure; however, it is necessary to consider the overall exposure of the patient who, being subjected to multiple examinations, increases considerably.
ABSTRACT INTRODUZIONE La popolazione pediatrica, rispetto a quella adulta, è molto più sensibile agli effetti delle radiazioni ionizzanti, soprattutto se i pazienti sono sottoposti a molteplici indagini diagnostiche in campo radiologico e di medicina nucleare, come nel caso di pazienti oncologici. È per questo fondamentale che vengano sempre rispettati i principi radioprotezionistici di ottimizzazione e giustificazione e, più specificatamente, il principio ALARA – As Low As Reasonably Achievable – durante l’esecuzione delle indagini. Lo scopo di questo lavoro è quindi quello di verificare l’esposizione dei pazienti pediatrici sottoposti all’esame PET/TC con il nuovo modello Philips Vereos a tecnologia digitale analizzando l’aspetto dosimetrico della componente TC e quello della componente PET, in modo da effettuare un confronto con i livelli diagnostici di riferimento. In aggiunta verrà stimata la dose cumulativa PET/TC e quella cumulativa totale, tenendo in considerazione le ulteriori indagini radiologiche e di medicina nucleare svolte. MATERIALI E METODI Per questo studio sono stati selezionati tutti i pazienti nella fascia d’età 0-18 anni che abbiano effettuato almeno un’indagine PET/TC nel periodo tra Aprile e Luglio 2021 presso la Struttura Complessa di Medicina Nucleare Universitaria del Presidio Ospedaliero Molinette, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. La raccolta dei dati dosimetrici, essenziale per questo lavoro, è stata possibile tramite il software PHYSICO che, dal 2018, tiene traccia di tutte le informazioni riguardanti l’esposizione radiologica dei pazienti. RISULTATI L’attività di F18-FDG somministrata ai pazienti è strettamente correlata al peso corporeo; in questo studio la minima attività iniettata è pari a 37 MBq in un paziente di 13 kg, mentre la massima è di 207 MBq in un paziente di 80 kg. Nel complesso, nel centro preso in esame si somministra un’attività di circa 2,5 MBq/kg. Per quanto riguarda invece la dose cumulativa PET/TC, la componente con un peso maggiore in termini dosimetrici è data dalla dose efficace TC, mentre la dose efficace PET risulta essere, nella maggior parte dei casi, più bassa rispetto alla prima. Inoltre, nei pazienti sottoposti ad ulteriori indagini radiologiche la dose cumulativa PET/TC tende ad avere un impatto molto basso rispetto alla dose cumulativa totale. CONCLUSIONI I dati raccolti ed analizzati hanno consentito un confronto diretto con i livelli diagnostici di riferimento forniti dai Rapporti ISTISAN 20/22; l’attività somministrata ai pazienti in esame, oltre al CTDIvol e al DLP rientrano per la quasi totalità dei pazienti all’interno dei LDR. Rispetto al modello precedente, inoltre, la nuova apparecchiatura consente una riduzione dell’attività somministrata oltre ad una riduzione della dose data dalla componente TC; questo è possibile grazie alla modulazione dei mAs, alla possibilità di elaborare le immagini tramite algoritmi iterativi e grazie anche al contributo di iDose4. Per concludere, l’indagine PET/TC con il nuovo macchinario ha un’esposizione molto contenuta; tuttavia, bisogna considerare l’esposizione globale del paziente che, essendo sottoposto a molteplici esami, aumenta in modo considerevole.
Protocolli di modulazione della dose con la PET/TC nei pazienti pediatrici
QUALIZZA, ILARIA
2020/2021
Abstract
ABSTRACT INTRODUZIONE La popolazione pediatrica, rispetto a quella adulta, è molto più sensibile agli effetti delle radiazioni ionizzanti, soprattutto se i pazienti sono sottoposti a molteplici indagini diagnostiche in campo radiologico e di medicina nucleare, come nel caso di pazienti oncologici. È per questo fondamentale che vengano sempre rispettati i principi radioprotezionistici di ottimizzazione e giustificazione e, più specificatamente, il principio ALARA – As Low As Reasonably Achievable – durante l’esecuzione delle indagini. Lo scopo di questo lavoro è quindi quello di verificare l’esposizione dei pazienti pediatrici sottoposti all’esame PET/TC con il nuovo modello Philips Vereos a tecnologia digitale analizzando l’aspetto dosimetrico della componente TC e quello della componente PET, in modo da effettuare un confronto con i livelli diagnostici di riferimento. In aggiunta verrà stimata la dose cumulativa PET/TC e quella cumulativa totale, tenendo in considerazione le ulteriori indagini radiologiche e di medicina nucleare svolte. MATERIALI E METODI Per questo studio sono stati selezionati tutti i pazienti nella fascia d’età 0-18 anni che abbiano effettuato almeno un’indagine PET/TC nel periodo tra Aprile e Luglio 2021 presso la Struttura Complessa di Medicina Nucleare Universitaria del Presidio Ospedaliero Molinette, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. La raccolta dei dati dosimetrici, essenziale per questo lavoro, è stata possibile tramite il software PHYSICO che, dal 2018, tiene traccia di tutte le informazioni riguardanti l’esposizione radiologica dei pazienti. RISULTATI L’attività di F18-FDG somministrata ai pazienti è strettamente correlata al peso corporeo; in questo studio la minima attività iniettata è pari a 37 MBq in un paziente di 13 kg, mentre la massima è di 207 MBq in un paziente di 80 kg. Nel complesso, nel centro preso in esame si somministra un’attività di circa 2,5 MBq/kg. Per quanto riguarda invece la dose cumulativa PET/TC, la componente con un peso maggiore in termini dosimetrici è data dalla dose efficace TC, mentre la dose efficace PET risulta essere, nella maggior parte dei casi, più bassa rispetto alla prima. Inoltre, nei pazienti sottoposti ad ulteriori indagini radiologiche la dose cumulativa PET/TC tende ad avere un impatto molto basso rispetto alla dose cumulativa totale. CONCLUSIONI I dati raccolti ed analizzati hanno consentito un confronto diretto con i livelli diagnostici di riferimento forniti dai Rapporti ISTISAN 20/22; l’attività somministrata ai pazienti in esame, oltre al CTDIvol e al DLP rientrano per la quasi totalità dei pazienti all’interno dei LDR. Rispetto al modello precedente, inoltre, la nuova apparecchiatura consente una riduzione dell’attività somministrata oltre ad una riduzione della dose data dalla componente TC; questo è possibile grazie alla modulazione dei mAs, alla possibilità di elaborare le immagini tramite algoritmi iterativi e grazie anche al contributo di iDose4. Per concludere, l’indagine PET/TC con il nuovo macchinario ha un’esposizione molto contenuta; tuttavia, bisogna considerare l’esposizione globale del paziente che, essendo sottoposto a molteplici esami, aumenta in modo considerevole.| File | Dimensione | Formato | |
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