La coltivazione del pioppo riveste un ruolo chiave per la produzione del legno. La pioppicoltura italiana, ampiamente legata all'utilizzo del clone 'I-214', ha recentemente rivolto l'attenzione verso cloni a “Maggiore Sostenibilità Ambientale” (MSA), caratterizzati da una resistenza all'afide lanigero e un'elevata tolleranza alle principali malattie fogliari di natura fungina, richiedendo un'applicazione di fitofarmaci in misura minore. La necessità di incrementare in maniera sostenibile la produzione del legno, richiede la comprensione dei meccanismi di adattamento e acclimatazione agli stress ambientali per la selezione di genotipi più tolleranti a tali condizioni avverse. In questo contesto, l'obiettivo del presente lavoro di tesi è stato focalizzato sulla comparazione del grado di tolleranza/suscettibilità alla siccità di cloni di pioppo a MSA, rispetto al clone di riferimento 'I-214'. È stata avviata, inizialmente, una prova preliminare volta alla messa a punto del piano sperimentale utile per l'identificazione di cloni tolleranti alla siccità. Tre diversi cloni sono stati allevati per due mesi in condizioni idriche adeguate (wet). Successivamente l'apporto irriguo è stato interrotto ed alcuni parametri morfometrici e fisiologici sono stati determinati a diversi tempi di stress. I risultati hanno evidenziato variazioni più contenute dei parametri altezza del germoglio, numero di foglie totali e Relative Water Content (RWC) del clone 'Neva' rispetto ai cloni 'I-214' e 'San Martino', suggerendo un maggior grado di tolleranza del clone 'Neva' alla siccità. Utilizzando lo stesso piano sperimentale, è stata condotta un'ulteriore sperimentazione ampliando la popolazione di cloni considerati. L'analisi morfometrica ha evidenziato differenze significative in alcuni parametri tra i cloni considerati. In particolare, il clone 'Jean Pourtet' mostrava un'altezza del germoglio e un numero di foglie maggiori rispetto al clone 'San Martino' e al clone 'Lena'. Nonostante il RWC non abbia mostrato differenze tra la condizione wet e quella dry nei diversi cloni, l'analisi dei parametri fisiologici relativi agli scambi gassosi fogliari (fotosintesi netta, conduttanza stomatica, traspirazione, concentrazione di CO2 sottostomatica) ha evidenziato un maggior grado di tolleranza allo stress idrico del clone 'Neva' e del clone 'Tucano'. Al contrario, i cloni 'Lena' e 'San Martino' sono risultati più suscettibili allo stress da carenza idrica poiché hanno mostrato variazioni superiori al 80% dei parametri di fotosintesi netta, conduttanza stomatica e traspirazione nella condizione dry rispetto a quella controllo (wet). Questo studio preliminare ha permesso di evidenziare un diverso grado di tolleranza/suscettibilità allo stress idrico su otto cloni diversi di pioppo. Considerando la scarsa documentazione scientifica riguardante gli effetti dello stress idrico su cloni di pioppo a MSA, sarà necessario proseguire lo studio caratterizzando le risposte adattative alla siccità dei cloni considerati.

Studio preliminare delle risposte allo stress idrico di nuovi cloni di pioppo a "maggior sostenibilità ambientale"

BOSCO, VALENTINA
2019/2020

Abstract

La coltivazione del pioppo riveste un ruolo chiave per la produzione del legno. La pioppicoltura italiana, ampiamente legata all'utilizzo del clone 'I-214', ha recentemente rivolto l'attenzione verso cloni a “Maggiore Sostenibilità Ambientale” (MSA), caratterizzati da una resistenza all'afide lanigero e un'elevata tolleranza alle principali malattie fogliari di natura fungina, richiedendo un'applicazione di fitofarmaci in misura minore. La necessità di incrementare in maniera sostenibile la produzione del legno, richiede la comprensione dei meccanismi di adattamento e acclimatazione agli stress ambientali per la selezione di genotipi più tolleranti a tali condizioni avverse. In questo contesto, l'obiettivo del presente lavoro di tesi è stato focalizzato sulla comparazione del grado di tolleranza/suscettibilità alla siccità di cloni di pioppo a MSA, rispetto al clone di riferimento 'I-214'. È stata avviata, inizialmente, una prova preliminare volta alla messa a punto del piano sperimentale utile per l'identificazione di cloni tolleranti alla siccità. Tre diversi cloni sono stati allevati per due mesi in condizioni idriche adeguate (wet). Successivamente l'apporto irriguo è stato interrotto ed alcuni parametri morfometrici e fisiologici sono stati determinati a diversi tempi di stress. I risultati hanno evidenziato variazioni più contenute dei parametri altezza del germoglio, numero di foglie totali e Relative Water Content (RWC) del clone 'Neva' rispetto ai cloni 'I-214' e 'San Martino', suggerendo un maggior grado di tolleranza del clone 'Neva' alla siccità. Utilizzando lo stesso piano sperimentale, è stata condotta un'ulteriore sperimentazione ampliando la popolazione di cloni considerati. L'analisi morfometrica ha evidenziato differenze significative in alcuni parametri tra i cloni considerati. In particolare, il clone 'Jean Pourtet' mostrava un'altezza del germoglio e un numero di foglie maggiori rispetto al clone 'San Martino' e al clone 'Lena'. Nonostante il RWC non abbia mostrato differenze tra la condizione wet e quella dry nei diversi cloni, l'analisi dei parametri fisiologici relativi agli scambi gassosi fogliari (fotosintesi netta, conduttanza stomatica, traspirazione, concentrazione di CO2 sottostomatica) ha evidenziato un maggior grado di tolleranza allo stress idrico del clone 'Neva' e del clone 'Tucano'. Al contrario, i cloni 'Lena' e 'San Martino' sono risultati più suscettibili allo stress da carenza idrica poiché hanno mostrato variazioni superiori al 80% dei parametri di fotosintesi netta, conduttanza stomatica e traspirazione nella condizione dry rispetto a quella controllo (wet). Questo studio preliminare ha permesso di evidenziare un diverso grado di tolleranza/suscettibilità allo stress idrico su otto cloni diversi di pioppo. Considerando la scarsa documentazione scientifica riguardante gli effetti dello stress idrico su cloni di pioppo a MSA, sarà necessario proseguire lo studio caratterizzando le risposte adattative alla siccità dei cloni considerati.
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