BACKGROUND: Catheter-related bloodstream infections (CRBSI) represent an important cause of hospital-acquired infection associated with an increase in morbidity, mortality, and cost. Central vascular catheter-related infectious complications include colonization, exit site infection and bloodstream infection (CRBSI). AIM: The objectives of this prospective observational cohort study are: to examine the incidence and the microbiological characteristics of CVC-related infections, to analyse the characteristics of patients with infection (age, sex, comorbidities, risk factors) and the type of central venous catheter, and to evaluate the outcome three months after CVC placement, mortality and complications secondary to infections. SUBJECTS AND METHODS: We enrolled patient aged 28 days to 18 years with newly placed CVC and we evaluated CRBSI incidence, risk factors and outcomes. Have been considered: CRBSI= bacteremia or fungemia in a patient with clinical manifestations of infection who has an intravascular device and a positive blood culture result obtained from the peripheral vein and CVC, and no apparent source for bloodstream infection (with the exception of the catheter), or positive blood culture for pathogens not common skin contaminant; "Probable CVC-related infection" = a positive blood culture obtained from CVC for pathogens common skin contaminat and resolution of symptoms after catheter removal and antibiotic therapy. RESULTS: The overall number of catheters was 222, in a total of 170 patients; we observed 10898 days of catheterisation with a median time of 15 (0-221). CVC The mean patients age was 4,7 years old (range: 28 days-18 years). We evaluated different CVC complications: migration (3.6%), malfunction (5.4%), thrombosis (4%), colonization (2%) and infection (CRBSI) (11.3%). We observed 25 CVC infection with a median time to the event of 20,4 days (range: 1-87 days). Overall incidence was estimated to 2.5/1000 day-catheter. The CRBSI incidence resulted different between different types of catheter (log-rank test: p<0,001): short-medium term CVCs (60%) had an IR of 1.44/1000 day-catheter, PICCs (18%) had an IR=0.78/1000 day-catheter, midline (2.7%) had an IR=16.3/1000 day-catheter. The risk factors that were observed in patients with CRBSI were: 60% immunosuppression, 36% had a colonization or bloodstream infection, 20% had an infection or sepsis at the time of insertion. Overall more than 50% of the population had an infectious risk factor. The correlation between CVC infection and infectious risk was statistically significant (Log rank test: p=0.02), confirming that having colonization or infection increases the risk of having a CVC-related infection (IR=2,406; p=0.02). The most commonly reported causative pathogens were coagulase-negative staphylococci (44%), Gram-negative bacilli (24%), S. aureus (16%), streptococci (12%), enterococci (8%), and Candida spp (8%). Outcome at three months in 170 patients enrolled were: two cases of complications secondary to CVC infection; 5 died from causes unrelated to the central venous catheter. CONCLUSION: The results described are confirmed by the literature. In the future, an expansion of clinical records, would define, with a higher statistical significance, the risk factors that are correlated with bloodstream infections, in order to further improve the prevention and treatment strategies aimed at the management and cure of patients that need central vascular catheters.
INTRODUZIONE: Le complicanze infettive correlate al catetere venoso centrale sono una problematica attuale e importante dal momento che, nell'ambito pediatrico, costituiscono la più frequente causa di infezione nosocomiale. OBIETTIVI: Gli obiettivi di questo studio di coorte prospettico osservazionale svolto presso l'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino sono: esaminare l'incidenza delle infezioni CVC-correlate; descriverne le caratteristiche epidemiologiche e microbiologiche; analizzare le caratteristiche dei pazienti con infezione (età, sesso, comorbidità, fattori di rischio) e correlarle al catetere venoso centrale, valutare gli outcome a tre mesi dal posizionamento, la mortalità e le complicanze secondarie a infezioni. SOGGETTI E METODI: Sono stati arruolati tutti i pazienti di età compresa tra 28 giorni e 18 anni nei quali è stato posizionato un nuovo CVC nei sei mesi osservazionali dal 01/02/20 al 30/06/20. Sono state considerate: CRBSI= batteriemia/fungemia in paziente con CVC con segni/sintomi clinici e riscontro di: due emocolture positive per stesso patogeno (periferica e centrale) “probabile infezione CVC-correlata” = una emocoltura da CVC positiva per patogeni comunemente presenti sulla cute e risoluzione dei sintomi dopo rimozione del catetere e terapia antibiotica mirata. RISULTATI: Sono stati analizzati 222 cateteri venosi centrali in 170 pazienti, per un totale di 10898 giorni catetere con un tempo medio di posizionamento di 15 giorni (range: 0-221 giorni). L'età media della popolazione era 4.7 anni (range: 28 giorni-18 anni). Sono state rilevate le seguenti complicanze correlate al CVC: colonizzazione (2%), dislocazione (3,6%), trombosi (4%), malfunzionamento (5,4%), e infezione (11,3%). Si sono osservati 25 episodi di infezioni CVC-correlate con un tempo medio di insorgenza di 20,4 giorni (range: 1-87 giorni); l'incidenza osservata è pari a 2.5 / 1000 giorni catetere. L'incidenza di infezione è risultata diversa tra i diversi tipi di catetere (log-rank test: p<0.001): nei pazienti con CVC a breve-media permanenza (60%) si è osservato un maggior rischio di infezione, IR=1.44, comparabilmente per i midline (2.7%) si è osservato un rischio notevolmente maggiore rispetto ai long term, IR=16.3, i quali però rappresentavano una piccola percentuale e il rapporto con gli eventi è risultato quindi maggiore (2 eventi su 6 midline). I fattori di rischio osservati nei pazienti con CRBSI sono stati: immunodepressione (52%), colonizzazione/batteriemia positiva (36%), infezione/sepsi in atto al momento dell'inserzione (12%). La correlazione tra infezione del CVC e il rischio infettivo si è dimostrata essere statisticamente significativa: avere una colonizzazione/infezione in atto aumenta il rischio di avere un'infezione CVC-correlata (IR=2.406; p=0,02). I microrganismi responsabili delle CRBSI sono stati: stafilococchi coagulasi negativi (44%), bacilli enterici gram- (24%), S. aureus (16%), streptococchi (12%), enterococchi (8%), e Candida spp. (8%). È stato analizzato l'outcome a 3 mesi su 170 pazienti arruolati: 2 casi di complicanze secondarie a infezione del CVC; 5 decessi per cause non correlate al CVC. CONCLUSIONI: I risultati descritti sono in linea con la letteratura scientifica. In futuro un ampliamento della casistica definirebbe con una significatività maggiore i fattori di rischio che correlano con le infezioni del torrente ematico, al fine di migliorare ulteriormente le strategie di prevenzione e di trattamento.
Le complicanze infettive correlate al catetere venoso centrale: studio prospettico
NURISSO, SILVIA
2019/2020
Abstract
INTRODUZIONE: Le complicanze infettive correlate al catetere venoso centrale sono una problematica attuale e importante dal momento che, nell'ambito pediatrico, costituiscono la più frequente causa di infezione nosocomiale. OBIETTIVI: Gli obiettivi di questo studio di coorte prospettico osservazionale svolto presso l'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino sono: esaminare l'incidenza delle infezioni CVC-correlate; descriverne le caratteristiche epidemiologiche e microbiologiche; analizzare le caratteristiche dei pazienti con infezione (età, sesso, comorbidità, fattori di rischio) e correlarle al catetere venoso centrale, valutare gli outcome a tre mesi dal posizionamento, la mortalità e le complicanze secondarie a infezioni. SOGGETTI E METODI: Sono stati arruolati tutti i pazienti di età compresa tra 28 giorni e 18 anni nei quali è stato posizionato un nuovo CVC nei sei mesi osservazionali dal 01/02/20 al 30/06/20. Sono state considerate: CRBSI= batteriemia/fungemia in paziente con CVC con segni/sintomi clinici e riscontro di: due emocolture positive per stesso patogeno (periferica e centrale) “probabile infezione CVC-correlata” = una emocoltura da CVC positiva per patogeni comunemente presenti sulla cute e risoluzione dei sintomi dopo rimozione del catetere e terapia antibiotica mirata. RISULTATI: Sono stati analizzati 222 cateteri venosi centrali in 170 pazienti, per un totale di 10898 giorni catetere con un tempo medio di posizionamento di 15 giorni (range: 0-221 giorni). L'età media della popolazione era 4.7 anni (range: 28 giorni-18 anni). Sono state rilevate le seguenti complicanze correlate al CVC: colonizzazione (2%), dislocazione (3,6%), trombosi (4%), malfunzionamento (5,4%), e infezione (11,3%). Si sono osservati 25 episodi di infezioni CVC-correlate con un tempo medio di insorgenza di 20,4 giorni (range: 1-87 giorni); l'incidenza osservata è pari a 2.5 / 1000 giorni catetere. L'incidenza di infezione è risultata diversa tra i diversi tipi di catetere (log-rank test: p<0.001): nei pazienti con CVC a breve-media permanenza (60%) si è osservato un maggior rischio di infezione, IR=1.44, comparabilmente per i midline (2.7%) si è osservato un rischio notevolmente maggiore rispetto ai long term, IR=16.3, i quali però rappresentavano una piccola percentuale e il rapporto con gli eventi è risultato quindi maggiore (2 eventi su 6 midline). I fattori di rischio osservati nei pazienti con CRBSI sono stati: immunodepressione (52%), colonizzazione/batteriemia positiva (36%), infezione/sepsi in atto al momento dell'inserzione (12%). La correlazione tra infezione del CVC e il rischio infettivo si è dimostrata essere statisticamente significativa: avere una colonizzazione/infezione in atto aumenta il rischio di avere un'infezione CVC-correlata (IR=2.406; p=0,02). I microrganismi responsabili delle CRBSI sono stati: stafilococchi coagulasi negativi (44%), bacilli enterici gram- (24%), S. aureus (16%), streptococchi (12%), enterococchi (8%), e Candida spp. (8%). È stato analizzato l'outcome a 3 mesi su 170 pazienti arruolati: 2 casi di complicanze secondarie a infezione del CVC; 5 decessi per cause non correlate al CVC. CONCLUSIONI: I risultati descritti sono in linea con la letteratura scientifica. In futuro un ampliamento della casistica definirebbe con una significatività maggiore i fattori di rischio che correlano con le infezioni del torrente ematico, al fine di migliorare ulteriormente le strategie di prevenzione e di trattamento.File | Dimensione | Formato | |
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