Background: musculoskeletal disorders are defined as a health problem of the musculoskeletal system, which includes a wide variety of inflammatory and / or degenerative conditions. These can affect the upper limbs, the spine, shoulders and lower limbs. Musculoskeletal disorders are nowadays widespread among male and female workers, constituting one of the main causes of sick leave in many activities. Aim of the study: this thesis work aims to investigate musculoskeletal disorders due to biomechanical overload of the spine that afflict the medical-assistance staff, through an analysis on their prevalence and topography in correlation to multiple factor risks that occur in these different categories of workers. Materials and methods: professionals who were considered in the study are physiotherapists, nurses, medical-surgical staff and experts in the dental sector. These classes of workers were chosen because they present, according to literature, the highest prevalence of musculoskeletal disorders, compared to all the other health professionals. Once the research question was defined, a narrative review of the international literature was conducted. Results: the most reported musculoskeletal disorder within all four categories of professionals was found to be Low Back Pain, with higher prevalence among nurses and physiotherapists. The most common overload pathologies among surgeons and dental experts affect the cervical spine and shoulders. Although some risk factors are common in different professional figures, there are occupational factors which are specific to the profession, mainly linked to ergonomic habits. While physiotherapists and nurses usually carry out flexion and twisting movements of the spine during the manual handling of non self-sufficient patients, the work of surgeons and dentists mainly requires the assumption of prolonged static postures in association with distal limb movements. Furthermore, the use of vibratory instruments and performing laparoscopic interventions seem to expose, respectively, dentists and surgeons, a greater risk of encountering musculoskeletal disorders affecting the spine, in relation to the corresponding colleagues who do not provide such activities. Nurses, on the other hand, turned out to be the workers most subjected to conditions of psychological stress and emotional overload. The focus on the prevalence of these disorders in the italian healthcare work context is insufficient. Conclusions: the problem of overload pathologies, in particular affecting the spine, is a real and emerging problem that must not be overlooked. Therefore, measures in terms of prevention are necessary to be promoted within the various work environments. Since it could similarly reflect on the italian situation, new investigative studies deserve to be conducted, as well as researches on the evidence of the prevention's effectiveness, today promoted just in a theoretical manner, within the different work environments.

Background: i disturbi muscolo-scheletrici sono definiti come un problema di salute dell'apparato locomotore, che include un'ampia varietà di condizioni infiammatorie e/o degenerative che possono interessare gli arti superiori, la colonna vertebrale, le spalle e gli arti inferiori. Tali patologie sono assai diffuse tra lavoratrici e lavoratori e costituiscono una delle principali cause di assenza per malattia in molte attività. Obiettivo dello studio: questo lavoro di tesi ha lo scopo di indagare i disturbi muscolo-scheletrici da sovraccarico biomeccanico del rachide che affliggono il personale medico-assistenziale, attraverso un'analisi sulle prevalenze e topografia con cui tali patologie occupazionali si manifestano nelle diverse categorie di lavoratori, in correlazione ai molteplici fattori di rischio. Materiali e metodi: i professionisti che sono stati inclusi nello studio sono i fisioterapisti, il personale infermieristico, il personale medico-chirurgico e gli esperti del settore odontoiatrico, poiché presentano, secondo la letteratura, prevalenze maggiori di disturbi muscolo-scheletrici rispetto agli altri lavoratori in ambito sanitario. Una volta definito il quesito di ricerca, è stata condotta una revisione narrativa della letteratura internazionale. Risultati ottenuti: il disturbo muscolo-scheletrico maggiormente riferito all'interno di tutte e quattro le categorie di professionisti è risultato essere il Low Back Pain, con prevalenze più alte tra gli infermieri e i fisioterapisti. Le patologie da sovraccarico maggiormente diffuse tra i chirurghi e gli esperti del settore odontoiatrico colpiscono, invece, il rachide cervicale e le spalle. Nonostante alcuni fattori di rischio siano comuni nelle diverse figure professionali, esistono dei fattori occupazionali specifici per professione, legati soprattutto alle abitudini ergonomiche. Mentre i fisioterapisti e gli infermieri sono soliti effettuare movimenti in flessione e torsione della colonna vertebrale durante la movimentazione manuale di pazienti non autosufficienti, l'attività lavorativa di chirurghi e odontoiatri richiede prevalentemente l'assunzione di posture statiche protratte in associazione a movimenti distali degli arti superiori. Inoltre, l'utilizzo di strumenti vibratori e l'esecuzione di interventi in laparoscopia sembrano esporre, rispettivamente dentisti e chirurghi, maggiormente al rischio di riscontrare disturbi muscolo-scheletrici a carico del rachide, in rapporto ai corrispondenti colleghi che non prevedono tali attività. Gli infermieri risultano essere invece, tra le quattro categorie, i lavoratori maggiormente sottoposti a condizioni di stress psicologico e sovraccarico emotivo. Insufficiente è il focus sulle prevalenze di tali disturbi nel contesto lavorativo sanitario italiano. Conclusioni: il problema delle patologie da sovraccarico, in particolare a carico della colonna vertebrale, costituisce un'emergenza reale e globale, che non deve essere trascurata. Dal momento che tali prevalenze potrebbero riflettersi analogamente anche sulla realtà italiana, nuovi studi investigativi nazionali meritano di essere condotti, così come la ricerca circa le prove di efficacia sui provvedimenti preventivi promossi, oggi solo in maniera teorica, all'interno dei diversi ambienti di lavoro.

I DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEL RACHIDE NEL PERSONALE MEDICO-ASSISTENZIALE. UNA REVISIONE DELLA LETTERATURA.

BURKE, CHIARA
2019/2020

Abstract

Background: i disturbi muscolo-scheletrici sono definiti come un problema di salute dell'apparato locomotore, che include un'ampia varietà di condizioni infiammatorie e/o degenerative che possono interessare gli arti superiori, la colonna vertebrale, le spalle e gli arti inferiori. Tali patologie sono assai diffuse tra lavoratrici e lavoratori e costituiscono una delle principali cause di assenza per malattia in molte attività. Obiettivo dello studio: questo lavoro di tesi ha lo scopo di indagare i disturbi muscolo-scheletrici da sovraccarico biomeccanico del rachide che affliggono il personale medico-assistenziale, attraverso un'analisi sulle prevalenze e topografia con cui tali patologie occupazionali si manifestano nelle diverse categorie di lavoratori, in correlazione ai molteplici fattori di rischio. Materiali e metodi: i professionisti che sono stati inclusi nello studio sono i fisioterapisti, il personale infermieristico, il personale medico-chirurgico e gli esperti del settore odontoiatrico, poiché presentano, secondo la letteratura, prevalenze maggiori di disturbi muscolo-scheletrici rispetto agli altri lavoratori in ambito sanitario. Una volta definito il quesito di ricerca, è stata condotta una revisione narrativa della letteratura internazionale. Risultati ottenuti: il disturbo muscolo-scheletrico maggiormente riferito all'interno di tutte e quattro le categorie di professionisti è risultato essere il Low Back Pain, con prevalenze più alte tra gli infermieri e i fisioterapisti. Le patologie da sovraccarico maggiormente diffuse tra i chirurghi e gli esperti del settore odontoiatrico colpiscono, invece, il rachide cervicale e le spalle. Nonostante alcuni fattori di rischio siano comuni nelle diverse figure professionali, esistono dei fattori occupazionali specifici per professione, legati soprattutto alle abitudini ergonomiche. Mentre i fisioterapisti e gli infermieri sono soliti effettuare movimenti in flessione e torsione della colonna vertebrale durante la movimentazione manuale di pazienti non autosufficienti, l'attività lavorativa di chirurghi e odontoiatri richiede prevalentemente l'assunzione di posture statiche protratte in associazione a movimenti distali degli arti superiori. Inoltre, l'utilizzo di strumenti vibratori e l'esecuzione di interventi in laparoscopia sembrano esporre, rispettivamente dentisti e chirurghi, maggiormente al rischio di riscontrare disturbi muscolo-scheletrici a carico del rachide, in rapporto ai corrispondenti colleghi che non prevedono tali attività. Gli infermieri risultano essere invece, tra le quattro categorie, i lavoratori maggiormente sottoposti a condizioni di stress psicologico e sovraccarico emotivo. Insufficiente è il focus sulle prevalenze di tali disturbi nel contesto lavorativo sanitario italiano. Conclusioni: il problema delle patologie da sovraccarico, in particolare a carico della colonna vertebrale, costituisce un'emergenza reale e globale, che non deve essere trascurata. Dal momento che tali prevalenze potrebbero riflettersi analogamente anche sulla realtà italiana, nuovi studi investigativi nazionali meritano di essere condotti, così come la ricerca circa le prove di efficacia sui provvedimenti preventivi promossi, oggi solo in maniera teorica, all'interno dei diversi ambienti di lavoro.
ITA
Background: musculoskeletal disorders are defined as a health problem of the musculoskeletal system, which includes a wide variety of inflammatory and / or degenerative conditions. These can affect the upper limbs, the spine, shoulders and lower limbs. Musculoskeletal disorders are nowadays widespread among male and female workers, constituting one of the main causes of sick leave in many activities. Aim of the study: this thesis work aims to investigate musculoskeletal disorders due to biomechanical overload of the spine that afflict the medical-assistance staff, through an analysis on their prevalence and topography in correlation to multiple factor risks that occur in these different categories of workers. Materials and methods: professionals who were considered in the study are physiotherapists, nurses, medical-surgical staff and experts in the dental sector. These classes of workers were chosen because they present, according to literature, the highest prevalence of musculoskeletal disorders, compared to all the other health professionals. Once the research question was defined, a narrative review of the international literature was conducted. Results: the most reported musculoskeletal disorder within all four categories of professionals was found to be Low Back Pain, with higher prevalence among nurses and physiotherapists. The most common overload pathologies among surgeons and dental experts affect the cervical spine and shoulders. Although some risk factors are common in different professional figures, there are occupational factors which are specific to the profession, mainly linked to ergonomic habits. While physiotherapists and nurses usually carry out flexion and twisting movements of the spine during the manual handling of non self-sufficient patients, the work of surgeons and dentists mainly requires the assumption of prolonged static postures in association with distal limb movements. Furthermore, the use of vibratory instruments and performing laparoscopic interventions seem to expose, respectively, dentists and surgeons, a greater risk of encountering musculoskeletal disorders affecting the spine, in relation to the corresponding colleagues who do not provide such activities. Nurses, on the other hand, turned out to be the workers most subjected to conditions of psychological stress and emotional overload. The focus on the prevalence of these disorders in the italian healthcare work context is insufficient. Conclusions: the problem of overload pathologies, in particular affecting the spine, is a real and emerging problem that must not be overlooked. Therefore, measures in terms of prevention are necessary to be promoted within the various work environments. Since it could similarly reflect on the italian situation, new investigative studies deserve to be conducted, as well as researches on the evidence of the prevention's effectiveness, today promoted just in a theoretical manner, within the different work environments.
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