Il melanoma orale del cane è una neoplasia maligna con elevata propensione all'infiltrazione locale e alla diffusione metastatica. I trattamenti chemioterapici e radioterapici risultano inefficaci nel controllo della patologia sistemica, al contrario i trattamenti immunoterapici mediante vaccinazione a DNA hanno ottenuto risultati promettenti. Tuttavia il trattamento chirurgico rimane il gold standard per la gestione della patologia primaria. Questo studio retrospettivo, eseguito su 148 cani affetti da melanoma orale, ha valutato l'influenza del primo approccio chirurgico, en bloc (gruppo A) o marginale (gruppo B), sulla prognosi dei pazienti, tenendo in considerazione, inoltre, eventuali trattamenti adiuvanti. L'analisi delle curve Kaplan-Meier per l'intervallo libero da malattia (DFI) e per il tempo mediano di sopravvivenza (MST) non ha rilevato differenze significative tra gli animali sottoposti unicamente a escissione en bloc (gruppo A) e quelli sottoposti a chirurgia marginale (gruppo B). Invece, la valutazione delle curve Kaplan-Meier relative agli animali sottoposti a trattamento immunoterapico vaccinale a DNA per il CSPG4 ha evidenziato una differenza statisticamente significativa tra gli animali sottoposti a chirurgia marginale vs. en bloc. Tale differenza non è identificabile negli animali non vaccinati. Tali risultati confermano l'importanza del trattamento immunoterapico vaccinale nell'influenzare l'outcome del paziente, inoltre evidenziano l'importanza della chirurgia escissionale en bloc nel determinare un aumento del DFI e del MST nei pazienti con melanoma orale trattati in forma combinata.

Differenza in outcome tra cani con melanoma orale trattati, come primo approccio, con escissione en bloc vs. marginale

PIETROCOLA, STEFANO
2019/2020

Abstract

Il melanoma orale del cane è una neoplasia maligna con elevata propensione all'infiltrazione locale e alla diffusione metastatica. I trattamenti chemioterapici e radioterapici risultano inefficaci nel controllo della patologia sistemica, al contrario i trattamenti immunoterapici mediante vaccinazione a DNA hanno ottenuto risultati promettenti. Tuttavia il trattamento chirurgico rimane il gold standard per la gestione della patologia primaria. Questo studio retrospettivo, eseguito su 148 cani affetti da melanoma orale, ha valutato l'influenza del primo approccio chirurgico, en bloc (gruppo A) o marginale (gruppo B), sulla prognosi dei pazienti, tenendo in considerazione, inoltre, eventuali trattamenti adiuvanti. L'analisi delle curve Kaplan-Meier per l'intervallo libero da malattia (DFI) e per il tempo mediano di sopravvivenza (MST) non ha rilevato differenze significative tra gli animali sottoposti unicamente a escissione en bloc (gruppo A) e quelli sottoposti a chirurgia marginale (gruppo B). Invece, la valutazione delle curve Kaplan-Meier relative agli animali sottoposti a trattamento immunoterapico vaccinale a DNA per il CSPG4 ha evidenziato una differenza statisticamente significativa tra gli animali sottoposti a chirurgia marginale vs. en bloc. Tale differenza non è identificabile negli animali non vaccinati. Tali risultati confermano l'importanza del trattamento immunoterapico vaccinale nell'influenzare l'outcome del paziente, inoltre evidenziano l'importanza della chirurgia escissionale en bloc nel determinare un aumento del DFI e del MST nei pazienti con melanoma orale trattati in forma combinata.
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