Background Autism Spectrum Disorder (ASD) is a genetically determined heterogeneous neurodevelopmental disorder. In Italy, it is estimated that 1 in 77 children has an ASD diagnosis, with a higher prevalence in males. It is characterised by a persistent deficit in social communication and social interaction and by a pattern of restricted and repetitive behaviour, interests or activities, such as hyper- or hyporeactivity to sensory stimuli or unusual interests in sensory aspects of the environment. Snoezelen® rooms are used for children with ASD because a lot of their maladaptive behaviours are related to deficiencies in the sensory system. These are specialised spaces that contain equipment designed to provide pleasurable sensory experiences. In the current state of knowledge and in the specific context, however, there is a lack of sufficient evidence available to support the Snoezelen approach directed at paediatric subjects with ASD. Object The primary object of the composition was to analyse, define and study the positive effects of a multisensory laboratory applied in children with ASD. Tools and methods The first part of the work methodology consisted in creating an introductory theoretical background on ASD, sensory integration and Snoezelen approach. A specific literature search was then carried out on the application of the Snoezelen methodology in paediatric subjects with ASD, consulting the main biomedical databases. It was followed by an observation of two multisensory laboratories consisting of 8 sessions, once a week. This laboratory was attended by children with severe ASD of school or pre-school age, managed by two operators, one of whom was a TNPEE. A large room specially set up as a Snoezelen room was used for these sessions. The adult had the task of following the child's interests starting from his or her spontaneous activity and of stimulating and encouraging initiative. The child's behaviour within the room was observed in relation to the environment, the object and the adult. A summary of the sessions attended was reported, presenting the clinical series, comparing the initial and final behaviour of the individual child and different children. These observations made it possible to identify sensory channels useful for self-regulation and relationship. Results Personal experience showed, for all test subjects, an increase in self-regulation, calmness and relaxation, in line with the founding principles of the Snoezelen methodology. In accordance with the increase in attention and curiosity rates, there was also progress in the exploration of space and sensory equipment. Meaningful caregiver-child relationships were also established, enabling improvements in non-verbal communication and vocal and visuomotor imitation. At the same time, there was a decrease in hetero-aggressiveness and atypical sensory reactivity. Conclusions It emerged from the study that, despite the lack of specific supporting evidence, environmental enrichment and sensory stimulation interventions may be useful techniques in the neuropsychomotor rehabilitation care of children with ASD, in order to promote the family's general well-being and quality of life. The composition concludes with a suggestion for further future studies to investigate the benefits and limitations of this approach in greater detail.
Background Il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) è un disturbo del neurosviluppo eterogeneo geneticamente determinato. In Italia si stima che 1 bambino su 77 presenti una diagnosi di ASD, con una prevalenza maggiore nei maschi. È caratterizzato da un deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale e da un pattern di comportamenti, interessi o attività ristretti e ripetitivi, come l’iper- o iporeattività agli stimoli sensoriali o interessi insoliti verso aspetti sensoriali dell’ambiente. Le stanze Snoezelen® sono utilizzate per i bambini con ASD, perché molti dei loro comportamenti disadattivi sono correlati a carenze nel sistema sensoriale. Si tratta di spazi specializzati che contengono attrezzature atte a fornire esperienze sensoriali piacevoli. Allo stato delle conoscenze attuali e del contesto specifico, si osserva però la mancanza di sufficienti evidenze disponibili a sostegno dell’approccio Snoezelen rivolto ai soggetti pediatrici con ASD. Obiettivo L’obiettivo primario dell’elaborato è consistito nell’analisi, definizione e studio dei risvolti positivi di un percorso di laboratorio multisensoriale applicato in bambini con ASD. Strumenti e metodi La prima parte della metodologia di lavoro è consistita nel creare un cappello teorico introduttivo su ASD, integrazione sensoriale e approccio Snoezelen. Si è in seguito effettuata una ricerca bibliografica specifica sull’applicazione della metodologia Snoezelen nei soggetti pediatrici con ASD, consultando i principali database biomedici. Si è poi partecipato a due cicli di laboratorio multisensoriale composti da 8 sedute con frequenza settimanale. A tale percorso hanno partecipato bambini con ASD di livello grave in età scolare o prescolare, gestiti da due operatori di cui un TNPEE. Per tali sedute si è utilizzata una stanza di grandi dimensioni allestita appositamente in qualità di stanza Snoezelen. L’adulto ha avuto il compito di seguire gli interessi del bambino partendo dalla sua attività spontanea e di stimolare ed incoraggiare l'iniziativa. Si è osservato il comportamento del bambino all’interno della stanza in relazione all’ambiente, all’oggetto e all’adulto. Tali osservazioni hanno permesso di individuare i canali sensoriali utili all’autoregolazione e alla relazione. Risultati L’esperienza personale ha permesso di registrare, per tutti i soggetti in esame, un incremento di autoregolazione, calma e rilassamento, in linea con i principi fondanti la metodologia Snoezelen. In accordo con la crescita dei tassi di attenzione e curiosità, si è anche verificato un progresso nell’esplorazione dello spazio e delle apparecchiature sensoriali. È stata possibile inoltre l’instaurazione di relazioni significative operatore-bambino, che hanno permesso miglioramenti nella comunicazione non verbale e nell’imitazione vocale e visuo-motoria. Contestualmente, si è assistito alla diminuzione dell’etero-aggressività e della reattività sensoriale atipica. Conclusioni Dallo studio è emerso che, nonostante la carenza di evidenze specifiche a supporto, gli interventi di arricchimento ambientale e stimolazione sensoriale possono essere tecniche utili nell’ambito della presa in carico riabilitativa neuropsicomotoria dei bambini con ASD, per promuovere il benessere generale e la qualità di vita della famiglia. Il lavoro si conclude con il suggerimento di realizzare ulteriori studi futuri, volti ad indagare con maggiore dettaglio i benefici e le limitazioni di tale approccio.
Laboratorio multisensoriale nell'ambito della pratica riabilitativa neuropsicomotoria in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico
AIRALDI, MARTINA
2021/2022
Abstract
Background Il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) è un disturbo del neurosviluppo eterogeneo geneticamente determinato. In Italia si stima che 1 bambino su 77 presenti una diagnosi di ASD, con una prevalenza maggiore nei maschi. È caratterizzato da un deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale e da un pattern di comportamenti, interessi o attività ristretti e ripetitivi, come l’iper- o iporeattività agli stimoli sensoriali o interessi insoliti verso aspetti sensoriali dell’ambiente. Le stanze Snoezelen® sono utilizzate per i bambini con ASD, perché molti dei loro comportamenti disadattivi sono correlati a carenze nel sistema sensoriale. Si tratta di spazi specializzati che contengono attrezzature atte a fornire esperienze sensoriali piacevoli. Allo stato delle conoscenze attuali e del contesto specifico, si osserva però la mancanza di sufficienti evidenze disponibili a sostegno dell’approccio Snoezelen rivolto ai soggetti pediatrici con ASD. Obiettivo L’obiettivo primario dell’elaborato è consistito nell’analisi, definizione e studio dei risvolti positivi di un percorso di laboratorio multisensoriale applicato in bambini con ASD. Strumenti e metodi La prima parte della metodologia di lavoro è consistita nel creare un cappello teorico introduttivo su ASD, integrazione sensoriale e approccio Snoezelen. Si è in seguito effettuata una ricerca bibliografica specifica sull’applicazione della metodologia Snoezelen nei soggetti pediatrici con ASD, consultando i principali database biomedici. Si è poi partecipato a due cicli di laboratorio multisensoriale composti da 8 sedute con frequenza settimanale. A tale percorso hanno partecipato bambini con ASD di livello grave in età scolare o prescolare, gestiti da due operatori di cui un TNPEE. Per tali sedute si è utilizzata una stanza di grandi dimensioni allestita appositamente in qualità di stanza Snoezelen. L’adulto ha avuto il compito di seguire gli interessi del bambino partendo dalla sua attività spontanea e di stimolare ed incoraggiare l'iniziativa. Si è osservato il comportamento del bambino all’interno della stanza in relazione all’ambiente, all’oggetto e all’adulto. Tali osservazioni hanno permesso di individuare i canali sensoriali utili all’autoregolazione e alla relazione. Risultati L’esperienza personale ha permesso di registrare, per tutti i soggetti in esame, un incremento di autoregolazione, calma e rilassamento, in linea con i principi fondanti la metodologia Snoezelen. In accordo con la crescita dei tassi di attenzione e curiosità, si è anche verificato un progresso nell’esplorazione dello spazio e delle apparecchiature sensoriali. È stata possibile inoltre l’instaurazione di relazioni significative operatore-bambino, che hanno permesso miglioramenti nella comunicazione non verbale e nell’imitazione vocale e visuo-motoria. Contestualmente, si è assistito alla diminuzione dell’etero-aggressività e della reattività sensoriale atipica. Conclusioni Dallo studio è emerso che, nonostante la carenza di evidenze specifiche a supporto, gli interventi di arricchimento ambientale e stimolazione sensoriale possono essere tecniche utili nell’ambito della presa in carico riabilitativa neuropsicomotoria dei bambini con ASD, per promuovere il benessere generale e la qualità di vita della famiglia. Il lavoro si conclude con il suggerimento di realizzare ulteriori studi futuri, volti ad indagare con maggiore dettaglio i benefici e le limitazioni di tale approccio.File | Dimensione | Formato | |
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