L'utilizzo di prodotti cosmetici contenenti estratti o composti di origine vegetale può causare effetti avversi sulla salute dei consumatori se i vegetali di partenza contenevano sostanze contaminanti. La letteratura scientifica riporta studi sulla la presenza di contaminanti organici ed inorganici in alcune piante: in molti casi la contaminazione era causata da elevate concentrazioni di metalli potenzialmente tossici, come mercurio, piombo e cadmio. Le principali fonti di metalli ed altri elementi (es. arsenico) nelle piante sono i terreni su cui esse sono state coltivate, le acque superficiali, sotterranee e di irrigazione, i fertilizzanti, la ricaduta di particolato atmosferico ed i processi di raccolta e di trattamento (es.triturazione). In questa tesi ho puntato l'attenzione sull'impiego di alcune piante usate in campo cosmetico e sui metalli contenuti in esse. Ho trattato anche le normative riguardo alla sicurezza dei cosmetici in vigore in varie parti del mondo ed i potenziali effetti tossici dei metalli pesanti più comunemente presenti nei cosmetici (As, Cd, Cr, Hg, Ni e Pb). Mi sono soffermata su alcuni derivati vegetali utilizzati in campo cosmetico, come l'henné (Lawsonia inermis), la corteccia di noce (Juglans regia L) e l'Ubtan, una preparazione contenente curcuma (Curcuma Longa), cece (Cicer arietinum L) e legno di sandalo (Santalum album L). Dagli studi che esaminato ho potuto evincere come, in alcuni paesi, i cosmetici non sono soggetti a controlli stringenti come invece avviene nella Comunità Europea, quindi i consumatori sono più esposti ai potenziali effetti tossici dovuti alla presenza di metalli pesanti. In particolare è stato condotto uno studio su campioni di henné e corteccia di noce acquistati in varie erboristerie di Bengasi (Libia); questi prodotti sono ampiamente utilizzati dalle donne libiche. È stato determinato il contenuto di Pb, Cd e As utilizzando l'ICP-MS dopo una digestione acida a microonde. I risultati mostravano le seguenti concentrazioni (in µg/g): per l'henné, Pb 15,13; Cd 6,30; As 0,68; per la corteccia di noce: Pb 23,16; Cd 10,18; As 1,17. Si può osservare come le più alte concentrazioni di metalli pesanti sono state trovate nella corteccia di noce; il 90% dei campioni conteneva livelli di Pb e Cd molto superiori ai limiti tollerabili stabiliti dalla normativa statunitense, canadese e italiana. L'Ubtan è una preparazione a base di erbe tradizionali indiane utilizzata per la cura della pelle. In uno studio condotto in India è stato determinato il contenuto di metalli pesanti tramite spettrometria di assorbimento atomico. Dai risultati è emersa la presenza (in µg/g) di: Hg 0,002, Pb 1,924 e Cd 0,188.Il campione era conforme ai limiti tollerabili della legislazione indiana, statunitense, canadese e italiana. Tuttavia, se la preparazione non è formulata correttamente, i consumatori sono esposti al rischio di allergie, irritazioni o lesioni cutanee.Gli autori dello studio sottolineano che bisogna stabilire una standardizzazione della qualità e della sicurezza per questa formulazione cosmetica tradizionale. In conclusione, la presenza di elevate concentrazioni di metalli pesanti nei cosmetici di origine vegetale è dannosa per la pelle e per l'organismo umano in generale; vorrei segnalare la necessità che tutti i paesi siano dotati di una normativa sui cosmetici e che venga effettuato un controllo costante e rigoroso sui prodotti immessi sul mercato,per valutarne l'adeguatezza in termini di sicurezza.

Caratterizzazione della presenza di metalli nelle piante ad uso cosmetico

POP, CRISTINA SABINA
2019/2020

Abstract

L'utilizzo di prodotti cosmetici contenenti estratti o composti di origine vegetale può causare effetti avversi sulla salute dei consumatori se i vegetali di partenza contenevano sostanze contaminanti. La letteratura scientifica riporta studi sulla la presenza di contaminanti organici ed inorganici in alcune piante: in molti casi la contaminazione era causata da elevate concentrazioni di metalli potenzialmente tossici, come mercurio, piombo e cadmio. Le principali fonti di metalli ed altri elementi (es. arsenico) nelle piante sono i terreni su cui esse sono state coltivate, le acque superficiali, sotterranee e di irrigazione, i fertilizzanti, la ricaduta di particolato atmosferico ed i processi di raccolta e di trattamento (es.triturazione). In questa tesi ho puntato l'attenzione sull'impiego di alcune piante usate in campo cosmetico e sui metalli contenuti in esse. Ho trattato anche le normative riguardo alla sicurezza dei cosmetici in vigore in varie parti del mondo ed i potenziali effetti tossici dei metalli pesanti più comunemente presenti nei cosmetici (As, Cd, Cr, Hg, Ni e Pb). Mi sono soffermata su alcuni derivati vegetali utilizzati in campo cosmetico, come l'henné (Lawsonia inermis), la corteccia di noce (Juglans regia L) e l'Ubtan, una preparazione contenente curcuma (Curcuma Longa), cece (Cicer arietinum L) e legno di sandalo (Santalum album L). Dagli studi che esaminato ho potuto evincere come, in alcuni paesi, i cosmetici non sono soggetti a controlli stringenti come invece avviene nella Comunità Europea, quindi i consumatori sono più esposti ai potenziali effetti tossici dovuti alla presenza di metalli pesanti. In particolare è stato condotto uno studio su campioni di henné e corteccia di noce acquistati in varie erboristerie di Bengasi (Libia); questi prodotti sono ampiamente utilizzati dalle donne libiche. È stato determinato il contenuto di Pb, Cd e As utilizzando l'ICP-MS dopo una digestione acida a microonde. I risultati mostravano le seguenti concentrazioni (in µg/g): per l'henné, Pb 15,13; Cd 6,30; As 0,68; per la corteccia di noce: Pb 23,16; Cd 10,18; As 1,17. Si può osservare come le più alte concentrazioni di metalli pesanti sono state trovate nella corteccia di noce; il 90% dei campioni conteneva livelli di Pb e Cd molto superiori ai limiti tollerabili stabiliti dalla normativa statunitense, canadese e italiana. L'Ubtan è una preparazione a base di erbe tradizionali indiane utilizzata per la cura della pelle. In uno studio condotto in India è stato determinato il contenuto di metalli pesanti tramite spettrometria di assorbimento atomico. Dai risultati è emersa la presenza (in µg/g) di: Hg 0,002, Pb 1,924 e Cd 0,188.Il campione era conforme ai limiti tollerabili della legislazione indiana, statunitense, canadese e italiana. Tuttavia, se la preparazione non è formulata correttamente, i consumatori sono esposti al rischio di allergie, irritazioni o lesioni cutanee.Gli autori dello studio sottolineano che bisogna stabilire una standardizzazione della qualità e della sicurezza per questa formulazione cosmetica tradizionale. In conclusione, la presenza di elevate concentrazioni di metalli pesanti nei cosmetici di origine vegetale è dannosa per la pelle e per l'organismo umano in generale; vorrei segnalare la necessità che tutti i paesi siano dotati di una normativa sui cosmetici e che venga effettuato un controllo costante e rigoroso sui prodotti immessi sul mercato,per valutarne l'adeguatezza in termini di sicurezza.
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