La struttura del Parlamento e i suoi "costi"

Il recente intervento di modifica al numero dei parlamentari da parte della legge cost. n. 1/2020 (sottoposta, con esito positivo, alla dura prova del referendum confermativo) ha riproposto sotto la lente d'ingrandimento della dottrina e dell'opinione pubblica il tema della struttura del parlamento e dei suoi “costi” (in termini sia economici che legislativi). L'elaborato ricostruisce la lunga vicenda storica italiana sul punto, cercando di analizzarne i profili maggiormente rilevanti, col fine ultimo di trarne un bilancio conclusivo, dal quale estrarre considerazioni anche in vista delle prospettive future di riforma del nostro bicameralismo. Il percorso comincia dall'epoca preunitaria e si districa tra il ventennio fascista, l'Assemblea Costituente e la nascita dell'Italia repubblicana, la stagione delle Commissioni bicamerali, il nuovo secolo e l'ultima modifica costituzionale: il tutto, seguendo il filo conduttore dei più importanti tentativi di modifica degli assetti istituzionali, oltre al dibattito parlamentare sul contenimento dei costi e sulle conseguenze a livello di produzione normativa in essi innescatosi.