I cambiamenti climatici rappresentano una sfida urgente e potenzialmente irreversibile per l'uomo e per il pianeta. Oggi il riscaldamento globale prodotto dalle attività umane ha già raggiunto il livello di circa 1°C in più rispetto al periodo pre-industriale (1850-1900) con un aumento di 0,87°C (±0,12°C) nel solo decennio 2006-2015. Cambiamenti climatici di tale entità non possono che influenzare diversi aspetti della società umana e in particolare il settore dell'agricoltura andando a modificare la disponibilità di terre coltivabili e di acqua, la fertilità del suolo e le rese produttive delle colture. Anche l'incidenza e la gravità delle malattie delle piante nonché il modo in cui patogeni e specie vegetali si relazionano sono influenzati dai cambiamenti climatici. La seguente ricerca è stata condotta su un patosistema ospite/patogeno costituito da lattuga e Fusarium oxysporum f. sp. lactucae al fine di esaminare gli effetti della temperatura e di concentrazioni crescenti di CO2 sullo sviluppo della tracheofusariosi e sull'efficacia di trattamenti con microrganismi e induttori di resistenza. Le temperature utilizzate per la prova sono state 20-24° C, 24-28° C e 28-32°C, mentre i livelli di anidride carbonica 400-450 ppm e 800-850 ppm. La modificazione dell'atmosfera è stata resa possibile coltivando le piante in apposite camere di crescita, anche dette fitotroni, presso il Centro Agroinnova. I microorganismi e i prodotti induttori di resistenza utilizzati per i trattamenti sono stati: Beauveria bassiana (ceppo ATCC 74040), Trichoderma asperellum (ceppo TV1), Streptomyces griseovirides K 61, fosfito di potassio e ossido di calcio ad alto titolo (22,10 % p/v). I migliori risultati sono stati ottenuti dal fosfito di potassio sia alle più basse temperature (gravità inferiore al 20%) che a quelle più alte (gravità intorno al 30%). L'ossido di calcio non si è dimostrato efficace quanto il fosfito di potassio; i suoi risultati migliori nell'arginare la malattia sono stati registrati a 20-24° C e 450 ppm di CO2. Nel caso di S. griseoviridis i risultati migliori si sono osservati a 20-24°C a 450 ppm di CO2 in tutte le ripetizioni con una gravità inferiore al 30%. T. asperellum seppur in linea con la tendenza generale di essere più efficace a temperature più basse, ha fatto registrare risultati spesso non significativamente differenti dal testimone non trattato. Si segnalano, infine, risultati interessanti per B. bassiana, rispetto agli altri due microorganismi, alle condizioni di 24-28° C e 450 ppm di CO2 dove la sua efficacia è stata paragonabile a quella del fosfito di potassio.

Valutazione dell'efficacia di trattamenti con microrganismi antagonisti e induttori di resistenza sul contenimento della tracheofusariosi della lattuga in condizioni simulate di cambiamento climatico.

BRAGGION, MICHELE
2019/2020

Abstract

I cambiamenti climatici rappresentano una sfida urgente e potenzialmente irreversibile per l'uomo e per il pianeta. Oggi il riscaldamento globale prodotto dalle attività umane ha già raggiunto il livello di circa 1°C in più rispetto al periodo pre-industriale (1850-1900) con un aumento di 0,87°C (±0,12°C) nel solo decennio 2006-2015. Cambiamenti climatici di tale entità non possono che influenzare diversi aspetti della società umana e in particolare il settore dell'agricoltura andando a modificare la disponibilità di terre coltivabili e di acqua, la fertilità del suolo e le rese produttive delle colture. Anche l'incidenza e la gravità delle malattie delle piante nonché il modo in cui patogeni e specie vegetali si relazionano sono influenzati dai cambiamenti climatici. La seguente ricerca è stata condotta su un patosistema ospite/patogeno costituito da lattuga e Fusarium oxysporum f. sp. lactucae al fine di esaminare gli effetti della temperatura e di concentrazioni crescenti di CO2 sullo sviluppo della tracheofusariosi e sull'efficacia di trattamenti con microrganismi e induttori di resistenza. Le temperature utilizzate per la prova sono state 20-24° C, 24-28° C e 28-32°C, mentre i livelli di anidride carbonica 400-450 ppm e 800-850 ppm. La modificazione dell'atmosfera è stata resa possibile coltivando le piante in apposite camere di crescita, anche dette fitotroni, presso il Centro Agroinnova. I microorganismi e i prodotti induttori di resistenza utilizzati per i trattamenti sono stati: Beauveria bassiana (ceppo ATCC 74040), Trichoderma asperellum (ceppo TV1), Streptomyces griseovirides K 61, fosfito di potassio e ossido di calcio ad alto titolo (22,10 % p/v). I migliori risultati sono stati ottenuti dal fosfito di potassio sia alle più basse temperature (gravità inferiore al 20%) che a quelle più alte (gravità intorno al 30%). L'ossido di calcio non si è dimostrato efficace quanto il fosfito di potassio; i suoi risultati migliori nell'arginare la malattia sono stati registrati a 20-24° C e 450 ppm di CO2. Nel caso di S. griseoviridis i risultati migliori si sono osservati a 20-24°C a 450 ppm di CO2 in tutte le ripetizioni con una gravità inferiore al 30%. T. asperellum seppur in linea con la tendenza generale di essere più efficace a temperature più basse, ha fatto registrare risultati spesso non significativamente differenti dal testimone non trattato. Si segnalano, infine, risultati interessanti per B. bassiana, rispetto agli altri due microorganismi, alle condizioni di 24-28° C e 450 ppm di CO2 dove la sua efficacia è stata paragonabile a quella del fosfito di potassio.
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