I parametri quali-quantitativi del frumento tenero e duro sono influenzati dalla varietà, dall'andamento climatico e dalle pratiche colturali. In particolare, la concimazione azotata svolge un ruolo di primaria importanza. Gli studi della corretta agrotecnica sono rivolti a comprendere come effettuare la concimazione, con quali prodotti, dosi e tempistiche di applicazione. In supporto a queste decisioni si valuta l'impiego degli indici spettrali (NDVI, NDRE, N tester) al fine di stimare lo stato di salute della pianta a seconda della riflessione della luce in determinate lunghezze d'onda da parte della vegetazione. L'obiettivo della prova è stato quello di valutare la risposta di due varietà di frumento tenero (Bologna e Solehio) e duro (Antalis e Saragolla) a distinte modalità di concimazione attraverso gli indici spettrali e i parametri qualitativi e produttivi. Le strategie di concimazione variano per: tipologia di concime (nitrato ammonico (26% N), Basammon (26% N + 32,5% SO3) ed Entec (26% N + 32,5% SO3 a lento rilascio)), dose (80, 130 e 180 kg N/ha) ed epoche di somministrazione (accestimento e levata o solo accestimento). In generale si può affermare la presenza di un positivo effetto dose (generale e all'interno delle varietà) sui valori degli indici spettrali analizzati. Tuttavia, non sono evidenti grandi differenze per quanto riguarda l'applicazione di diversi concimi seppur risultino generalmente inferiori i valori dell'NDVI dalla ripresa vegetativa alla maturazione lattea distribuendo nitrato ammonico. L'analisi statistica del parametro AUCGC (Area Under Canopy Greenness Curve) supporta i risultati precedenti in quanto è visibile un effetto dose generale e all'interno delle varietà seppur non siano state evidenziate differenze sui dati variando le tipologie di concime. All'interno delle singole varietà la dose influisce sulla produzione (ad eccezione di Saragolla), sul peso ettolitrico (tranne Solehio) e sui parametri qualitativi (proteina e glutine) di Saragolla, Bologna e Solehio. I diversi concimi non hanno avuto effetti su tali parametri seppur su Bologna il nitrato ammonico abbia determinato il maggior contenuto di proteine e glutine. L'analisi dell'efficienza passa attraverso gli indici NUE ed ARE: è tipica la migliore utilizzazione dei nutrienti applicando dosi basse e intermedie (ciò vale sia in generale che all'interno delle varietà) mentre i concimi non incidono su tali indici. Infine, è stata effettuata una correlazione tra indici vegetazionali e i parametri quali-quantitativi per vedere se fosse possibile stimare quest'ultimi sulla base dei primi durante il ciclo colturale. In generale esiste una buona correlazione tra NDVI, NDRE e N tester con la produzione finale, specialmente con le misurazioni effettuate a partire dalla spigatura mentre non è presente una correlazione così buona con la proteina. Gli indici spettrali sono quindi un utile strumento per guidare la concimazione dei frumenti teneri in particolare per quanto riguarda l'effetto dose ma, in alcuni casi, anche per la tipologia di concime. L'applicazione degli indici spettrali può risultare dunque utile per stimare i parametri produttivi in modo tale da correggere la concimazione in corso d'opera, soprattutto con rilievi effettuati all'accestimento che permettono ancora di intervenire facilmente con una successiva concimazione sebbene una maggiore precisione delle misure si ottenga a partire dalla fioritura.

Concimazione solfo-azotata di frumento tenero e duro: impiego degli indici spettrali per la stima della produttività e della qualità

MELONI, RAFFAELE
2019/2020

Abstract

I parametri quali-quantitativi del frumento tenero e duro sono influenzati dalla varietà, dall'andamento climatico e dalle pratiche colturali. In particolare, la concimazione azotata svolge un ruolo di primaria importanza. Gli studi della corretta agrotecnica sono rivolti a comprendere come effettuare la concimazione, con quali prodotti, dosi e tempistiche di applicazione. In supporto a queste decisioni si valuta l'impiego degli indici spettrali (NDVI, NDRE, N tester) al fine di stimare lo stato di salute della pianta a seconda della riflessione della luce in determinate lunghezze d'onda da parte della vegetazione. L'obiettivo della prova è stato quello di valutare la risposta di due varietà di frumento tenero (Bologna e Solehio) e duro (Antalis e Saragolla) a distinte modalità di concimazione attraverso gli indici spettrali e i parametri qualitativi e produttivi. Le strategie di concimazione variano per: tipologia di concime (nitrato ammonico (26% N), Basammon (26% N + 32,5% SO3) ed Entec (26% N + 32,5% SO3 a lento rilascio)), dose (80, 130 e 180 kg N/ha) ed epoche di somministrazione (accestimento e levata o solo accestimento). In generale si può affermare la presenza di un positivo effetto dose (generale e all'interno delle varietà) sui valori degli indici spettrali analizzati. Tuttavia, non sono evidenti grandi differenze per quanto riguarda l'applicazione di diversi concimi seppur risultino generalmente inferiori i valori dell'NDVI dalla ripresa vegetativa alla maturazione lattea distribuendo nitrato ammonico. L'analisi statistica del parametro AUCGC (Area Under Canopy Greenness Curve) supporta i risultati precedenti in quanto è visibile un effetto dose generale e all'interno delle varietà seppur non siano state evidenziate differenze sui dati variando le tipologie di concime. All'interno delle singole varietà la dose influisce sulla produzione (ad eccezione di Saragolla), sul peso ettolitrico (tranne Solehio) e sui parametri qualitativi (proteina e glutine) di Saragolla, Bologna e Solehio. I diversi concimi non hanno avuto effetti su tali parametri seppur su Bologna il nitrato ammonico abbia determinato il maggior contenuto di proteine e glutine. L'analisi dell'efficienza passa attraverso gli indici NUE ed ARE: è tipica la migliore utilizzazione dei nutrienti applicando dosi basse e intermedie (ciò vale sia in generale che all'interno delle varietà) mentre i concimi non incidono su tali indici. Infine, è stata effettuata una correlazione tra indici vegetazionali e i parametri quali-quantitativi per vedere se fosse possibile stimare quest'ultimi sulla base dei primi durante il ciclo colturale. In generale esiste una buona correlazione tra NDVI, NDRE e N tester con la produzione finale, specialmente con le misurazioni effettuate a partire dalla spigatura mentre non è presente una correlazione così buona con la proteina. Gli indici spettrali sono quindi un utile strumento per guidare la concimazione dei frumenti teneri in particolare per quanto riguarda l'effetto dose ma, in alcuni casi, anche per la tipologia di concime. L'applicazione degli indici spettrali può risultare dunque utile per stimare i parametri produttivi in modo tale da correggere la concimazione in corso d'opera, soprattutto con rilievi effettuati all'accestimento che permettono ancora di intervenire facilmente con una successiva concimazione sebbene una maggiore precisione delle misure si ottenga a partire dalla fioritura.
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