This thesis aims to investigate the impact that the therapist's disability produces on the therapeutic relationship. To this end, the literature concerning the therapist with disabilities has been analyzed and a pilot research on the subject has been conducted. In the first part, the paper briefly retraces the evolution that the concepts of transference and countertransference have undergone over time, analyzing the vision that some important classical authors have of these mechanisms, as well as some contemporary authors and then focuses on a series of preparatory issues to the continuation of the treatment, such as the concept of self disclosure and denial. We analyze, then, the literature on the impact that the serious illnesses of analysts have on the therapeutic process, trying to bring out the debate that has developed between "classical" analysts and those who have a more relational approach, and then conclude the theoretical part with an in-depth examination of the literature on the therapist with disabilities. The next part of this work is a pilot research, conducted through a series of semi-structured interviews, on the impact that the therapist's disability has on the relationship with the patient. The research involved six therapists with different education and different disabilities and focused on the following aspects: the educational path of the interviewed therapists; the representation that therapists have of their patients; the impact of the disability on the relationship between therapist and patient, especially with regard to the way in which the therapist communicates his/her disability to the patients, the representation that the patients of the therapist with disabilities have (also through dreams) and the characteristics of the therapeutic encounter; finally, the therapeutic alliance and the particular dynamics that transference and countertransference can assume in the therapeutic process. The conclusions highlight the aspects that this pilot research would seem to confirm, or not, of what emerged in the literature, finally indicating some issues that could be the subject of a more extensive and structured future research.
Questa tesi si pone l'obiettivo di indagare l'impatto che la disabilità del terapeuta produce sul rapporto terapeutico. A questo fine è stata analizzata la letteratura riguardante il terapeuta con disabilità ed è stata condotta una ricerca pilota sul tema. Nella prima parte l'elaborato ripercorre brevemente l'evoluzione che i concetti di transfert e di controtransfert hanno subìto nel corso del tempo, analizzando la visione che hanno di questi meccanismi alcuni importanti autori classici, nonché alcuni autori contemporanei e si sofferma poi su una serie di tematiche propedeutiche al prosieguo della trattazione, quali il concetto di self disclosure e quello di negazione. Si analizza, quindi, la letteratura riguardante l'impatto che le gravi malattie degli analisti hanno sul processo terapeutico, cercando di fare emergere il dibattito che su questo tema si è sviluppato fra analisti “classici” e coloro che hanno un approccio maggiormente relazionale, per poi concludere la parte teorica con una disamina approfondita della letteratura riguardante il terapeuta con disabilità. La parte successiva di questo lavoro è una ricerca pilota, condotta attraverso una serie di interviste semi strutturate, sull'impatto che la disabilità del terapeuta ha sul rapporto con il paziente. La ricerca ha coinvolto sei terapeuti con diversa formazione e diverse disabilità e si è soffermata sui seguenti aspetti: il percorso formativo dei terapeuti intervistati; la rappresentazione che i terapeuti hanno dei loro pazienti; l'impatto della disabilità nel rapporto fra terapeuta e paziente, in particolar modo riguardo alle modalità di comunicazione della propria disabilità ai pazienti, alla rappresentazione che hanno i pazienti del terapeuta con disabilità (anche attraverso i sogni) e alle caratteristiche dell'incontro terapeutico; infine l'alleanza terapeutica e le particolari dinamiche che il transfert e il controtransfert possono assumere nel processo terapeutico. Nelle conclusioni si evidenziano gli aspetti che questa ricerca pilota sembrerebbe confermare, o meno, di quanto emerso in letteratura, indicando infine alcune tematiche che più nello specifico potrebbero essere oggetto di una ricerca futura più ampia e strutturata.
Il terapeuta ferito: Una ricerca pilota sull'impatto della disabilità del terapeuta nel rapporto con il paziente
VANNICELLI, IVAN
2019/2020
Abstract
Questa tesi si pone l'obiettivo di indagare l'impatto che la disabilità del terapeuta produce sul rapporto terapeutico. A questo fine è stata analizzata la letteratura riguardante il terapeuta con disabilità ed è stata condotta una ricerca pilota sul tema. Nella prima parte l'elaborato ripercorre brevemente l'evoluzione che i concetti di transfert e di controtransfert hanno subìto nel corso del tempo, analizzando la visione che hanno di questi meccanismi alcuni importanti autori classici, nonché alcuni autori contemporanei e si sofferma poi su una serie di tematiche propedeutiche al prosieguo della trattazione, quali il concetto di self disclosure e quello di negazione. Si analizza, quindi, la letteratura riguardante l'impatto che le gravi malattie degli analisti hanno sul processo terapeutico, cercando di fare emergere il dibattito che su questo tema si è sviluppato fra analisti “classici” e coloro che hanno un approccio maggiormente relazionale, per poi concludere la parte teorica con una disamina approfondita della letteratura riguardante il terapeuta con disabilità. La parte successiva di questo lavoro è una ricerca pilota, condotta attraverso una serie di interviste semi strutturate, sull'impatto che la disabilità del terapeuta ha sul rapporto con il paziente. La ricerca ha coinvolto sei terapeuti con diversa formazione e diverse disabilità e si è soffermata sui seguenti aspetti: il percorso formativo dei terapeuti intervistati; la rappresentazione che i terapeuti hanno dei loro pazienti; l'impatto della disabilità nel rapporto fra terapeuta e paziente, in particolar modo riguardo alle modalità di comunicazione della propria disabilità ai pazienti, alla rappresentazione che hanno i pazienti del terapeuta con disabilità (anche attraverso i sogni) e alle caratteristiche dell'incontro terapeutico; infine l'alleanza terapeutica e le particolari dinamiche che il transfert e il controtransfert possono assumere nel processo terapeutico. Nelle conclusioni si evidenziano gli aspetti che questa ricerca pilota sembrerebbe confermare, o meno, di quanto emerso in letteratura, indicando infine alcune tematiche che più nello specifico potrebbero essere oggetto di una ricerca futura più ampia e strutturata.File | Dimensione | Formato | |
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