He elegido, para concluir mi trienio académico, concentrarme en un acontecimiento en particular: la muerte del poeta español Federico García Lorca. Sin embargo, antes de referirme a este acontecimiento, quiero explicar las principales razones que me han llevado en esta dirección. Asistí, durante el tercer año académico, a un curso que tenía como objeto principal de estudio el poeta granadino. Es justo subrayar que su "Romancero gitano", una de las obras maestras de García Lorca, ha hecho nacer en mí un sincero interés por el autor y su mundo: Andalucía, la sensibilidad hacia el pueblo gitano, la relación difícil con la sexualidad, la resistencia a los nacionalismos. El objeto de la tesis es la noticia de la muerte de Federico García Lorca, ocurrida oficialmente el 18 de agosto de 1936: el objetivo es partir de este acontecimiento y explotarlo para analizar la distinta narración, del mismo hecho histórico, por dos bandos opuestos, como republicanos y nacionalistas. Lo interesante ha sido adentrarse en la descripción misma de lo sucedido, entre desmentidas y confirmadas, entre denuncias y falsas atribuciones, para luego llegar, a través de la lectura de porciones de artículos de periódico, a un completo y satisfactorio escenario global. Fue realmente apasionante estudiar cómo la información fue transmitida por los nacionalistas, para omitir o distorsionar la realidad; de la misma manera, ha sido curioso tratar de entender las dificultades de encontrar información detallada y veraz de los medios de comunicación republicanos, en lugar de las redacciones extranjeras. El enfoque diametralmente opuesto para hacer frente a la noticia de un acontecimiento tan grave y desconcertante ha producido numerosos artículos de periódico contrastantes: cada una de las dos áreas de influencia ideológico-política ha tratado de contar su propia verdad y desacreditar, cuando sea posible, la otra parte. Es un aspecto tremendamente fascinante de esta búsqueda: la "relatividad" de la realidad, que puede ser falsa y verdadera al mismo tiempo, porque está escrita en las columnas de un periódico. El control de la información y la maquinaria de la propaganda y la censura siempre han sido temas sensibles que me han fascinado, porque implican inevitablemente al mundo del periodismo, mi ambición laboral y mi gran pasión. A pesar de que me he detenido en un acontecimiento ocurrido en 1936, los temas que se han encontrado son de muy actualidad: desde la verificación de las fuentes que han emitido una determinada noticia, hasta la veracidad de esta última, para llegar a la constatación real de las que hoy podrían ser robadas como fake news, que evidentemente no nacieron en el mundo de la comunicación digital pero, propuestas en otras formas, ya estaban presentes mucho antes de la llegada de la web y de los social-media.
Ho scelto, per concludere il mio triennio accademico, di focalizzarmi su un evento in particolare: la morte del poeta spagnolo Federico García Lorca. Prima di soffermarmi su questo avvenimento però, desidero spiegare le motivazioni principali che mi hanno spinto in questa direzione. Ho frequentato, durante il terzo anno accademico, un corso che aveva come oggetto principale di studio il poeta granadino. È giusto sottolineare come il suo "Romancero gitano", una delle opere maestre di García Lorca, abbia fatto nascere in me un sincero interesse verso l'autore ed il suo mondo: l'Andalusia, la sensibilità verso il popolo gitano, il rapporto difficile con la sessualità, la resistenza ai nazionalismi. L'oggetto della tesi è la notizia della morte di Federico García Lorca, avvenuta ufficialmente il 18 agosto del 1936: l'obiettivo è quello di partire da questo evento e sfruttarlo per analizzare la differente narrazione, del medesimo fatto storico, da parte di due fazioni contrapposte quali repubblicani e nazionalisti. Interessante è stato addentrarsi nella descrizione stessa dell'accaduto, tra smentite e conferme, tra denunce e false attribuzioni, per poi giungere, attraverso la lettura di porzioni di articoli di giornale, ad un pieno e soddisfacente scenario complessivo. È stato davvero appassionante studiare come l'informazione sia stata veicolata da parte dei nazionalisti, volti a omettere o distorcere la realtà; in egual modo è stato curioso cercare di comprendere le difficoltà di reperire informazioni dettagliate e veritiere da parte delle testate di area repubblicana, piuttosto che dalle redazioni estere. L'approccio diametralmente opposto nell'affrontare la notizia di un avvenimento tanto grave e sconvolgente ha prodotto numerosissimi articoli di giornale contrastanti: ognuna delle due aree di influenza ideologico-politica ha cercato di raccontare la propria verità e di screditare, dove fosse possibile, la controparte. È un aspetto tremendamente affascinante di questa ricerca: la “relatività” della realtà, che può essere falsa e vera allo stesso tempo, perché scritta sulle colonne di un giornale. Il controllo dell'informazione e la macchina della propaganda e della censura sono da sempre tematiche sensibili che mi affascinano, perché coinvolgono inevitabilmente il mondo del giornalismo, mia ambizione lavorativa e mia grande passione. Nonostante io mi sia soffermato su un avvenimento accaduto nel 1936, le tematiche riscontrate sono di strettissima attualità: dalla verifica delle fonti che hanno diramato una determinata notizia, alla veridicità di quest'ultima, per arrivare all'effettiva constatazione di quelle che oggi potrebbero essere derubricate quali fake news, che evidentemente non sono nate in seno al mondo della comunicazione digitale ma, proposte in altre forme, erano già presenti ben prima dell'avvento del web e dei social-media.
Sulla morte di Federico García Lorca – La stampa dell'epoca
MASOTTI, CHRISTIAN
2019/2020
Abstract
Ho scelto, per concludere il mio triennio accademico, di focalizzarmi su un evento in particolare: la morte del poeta spagnolo Federico García Lorca. Prima di soffermarmi su questo avvenimento però, desidero spiegare le motivazioni principali che mi hanno spinto in questa direzione. Ho frequentato, durante il terzo anno accademico, un corso che aveva come oggetto principale di studio il poeta granadino. È giusto sottolineare come il suo "Romancero gitano", una delle opere maestre di García Lorca, abbia fatto nascere in me un sincero interesse verso l'autore ed il suo mondo: l'Andalusia, la sensibilità verso il popolo gitano, il rapporto difficile con la sessualità, la resistenza ai nazionalismi. L'oggetto della tesi è la notizia della morte di Federico García Lorca, avvenuta ufficialmente il 18 agosto del 1936: l'obiettivo è quello di partire da questo evento e sfruttarlo per analizzare la differente narrazione, del medesimo fatto storico, da parte di due fazioni contrapposte quali repubblicani e nazionalisti. Interessante è stato addentrarsi nella descrizione stessa dell'accaduto, tra smentite e conferme, tra denunce e false attribuzioni, per poi giungere, attraverso la lettura di porzioni di articoli di giornale, ad un pieno e soddisfacente scenario complessivo. È stato davvero appassionante studiare come l'informazione sia stata veicolata da parte dei nazionalisti, volti a omettere o distorcere la realtà; in egual modo è stato curioso cercare di comprendere le difficoltà di reperire informazioni dettagliate e veritiere da parte delle testate di area repubblicana, piuttosto che dalle redazioni estere. L'approccio diametralmente opposto nell'affrontare la notizia di un avvenimento tanto grave e sconvolgente ha prodotto numerosissimi articoli di giornale contrastanti: ognuna delle due aree di influenza ideologico-politica ha cercato di raccontare la propria verità e di screditare, dove fosse possibile, la controparte. È un aspetto tremendamente affascinante di questa ricerca: la “relatività” della realtà, che può essere falsa e vera allo stesso tempo, perché scritta sulle colonne di un giornale. Il controllo dell'informazione e la macchina della propaganda e della censura sono da sempre tematiche sensibili che mi affascinano, perché coinvolgono inevitabilmente il mondo del giornalismo, mia ambizione lavorativa e mia grande passione. Nonostante io mi sia soffermato su un avvenimento accaduto nel 1936, le tematiche riscontrate sono di strettissima attualità: dalla verifica delle fonti che hanno diramato una determinata notizia, alla veridicità di quest'ultima, per arrivare all'effettiva constatazione di quelle che oggi potrebbero essere derubricate quali fake news, che evidentemente non sono nate in seno al mondo della comunicazione digitale ma, proposte in altre forme, erano già presenti ben prima dell'avvento del web e dei social-media.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/28810