Introduzione: Le fratture distali di radio e ulna sono le più frequentemente riscontrate nei cani di razza toy. Queste fratture sono caratterizzate da un moncone distale di ridotte dimensioni che rende difficile l’inserimento di adeguati mezzi di sintesi. Per ovviare a questo problema si è pensato di utilizzare le placche LCP a T, questi impianti presentano una porzione orizzontale che permette di inserire da 2 a 3 viti nel moncone distale. Obiettivi: L’intento di questo studio è di valutare il trattamento delle fratture distali di radio e ulna nei cani di razza toy mediante placca a T dedicata e il tasso di insorgenza di complicanze. In particolar modo sono stati analizzati i follow-up radiografici su lungo periodo, prendendo in considerazione soprattutto i pazienti in cui non era stata effettuata la rimozione dei mezzi di sintesi Materiali e metodi: Sono state prese in considerazione le cartelle cliniche di 17 cani di razza toy (20 fratture) trattati presso l’ospedale veterinario universitario, affetti da frattura distale di radio e ulna di cui abbiamo considerato: il segnalamento, il planning preoperatorio, la tecnica chirurgica utilizzata e la valutazione radiografica post-operatoria. I casi sono stati successivamente suddivisi in due gruppi: nel gruppo I sono stati inseriti i casi in cui non sono stati rimossi i mezzi di sintesi, Gruppo II in cui sono stati rimossi i mezzi di sintesi. Sono stati valutati i follow-up radiografici su lungo periodo e le eventuali complicanze riscontrate sono stati suddivise in maggiori, ovvero che richiedevano un ulteriore intervento chirurgico e minori, che non richiedevano un ulteriore intervento chirurgico. Risultati e Considerazioni: La consolidazione ossea è stata raggiunta nel 95% dei pazienti presi in esame, con un’incidenza di complicanze maggiori del 15%. In 16 casi su 20 è stato possibile eseguire un follow-up radiografico su lungo periodo (tempo medio 447 giorni). In 3 casi su 20 sono state evidenziate complicanze maggiori dovute principalmente a cedimento degli impianti e rifrattura post rimozione dei mezzi di sintesi, imputabili all’inserimento di impianti sovra o sottodimensionati nei 12 casi del gruppo II in nessun caso sono stati evidenziati segni di osteopenia nonostante la maggior parte delle placche presentasse fissazione rigida (WL medio: 27,82 %; PSD medio: 0,76) Questi risultati depongono a favore del fatto che la rimozione dei mezzi di sintesi debba essere valutata caso per caso. È stata evidenziata osteopenia dell’ulna in 2 casi che non ha comunque sviluppato complicanze maggiori. In base a questa considerazione possiamo ipotizzare che il riassorbimento ulnare non rappresenti un fattore di rischio per una successiva rifrattura. Il nostro studio, paragonato a studi precedenti, ha permesso di confermare l’efficacia delle placche LCP a T per il trattamento delle fratture del terzo distale di radio e ulna nei cani di razza toy.

Trattamento delle fratture distali di radio e ulna nei cani di razza toy con placca a T dedicata.

MENEGHEL, VIRGINIA
2019/2020

Abstract

Introduzione: Le fratture distali di radio e ulna sono le più frequentemente riscontrate nei cani di razza toy. Queste fratture sono caratterizzate da un moncone distale di ridotte dimensioni che rende difficile l’inserimento di adeguati mezzi di sintesi. Per ovviare a questo problema si è pensato di utilizzare le placche LCP a T, questi impianti presentano una porzione orizzontale che permette di inserire da 2 a 3 viti nel moncone distale. Obiettivi: L’intento di questo studio è di valutare il trattamento delle fratture distali di radio e ulna nei cani di razza toy mediante placca a T dedicata e il tasso di insorgenza di complicanze. In particolar modo sono stati analizzati i follow-up radiografici su lungo periodo, prendendo in considerazione soprattutto i pazienti in cui non era stata effettuata la rimozione dei mezzi di sintesi Materiali e metodi: Sono state prese in considerazione le cartelle cliniche di 17 cani di razza toy (20 fratture) trattati presso l’ospedale veterinario universitario, affetti da frattura distale di radio e ulna di cui abbiamo considerato: il segnalamento, il planning preoperatorio, la tecnica chirurgica utilizzata e la valutazione radiografica post-operatoria. I casi sono stati successivamente suddivisi in due gruppi: nel gruppo I sono stati inseriti i casi in cui non sono stati rimossi i mezzi di sintesi, Gruppo II in cui sono stati rimossi i mezzi di sintesi. Sono stati valutati i follow-up radiografici su lungo periodo e le eventuali complicanze riscontrate sono stati suddivise in maggiori, ovvero che richiedevano un ulteriore intervento chirurgico e minori, che non richiedevano un ulteriore intervento chirurgico. Risultati e Considerazioni: La consolidazione ossea è stata raggiunta nel 95% dei pazienti presi in esame, con un’incidenza di complicanze maggiori del 15%. In 16 casi su 20 è stato possibile eseguire un follow-up radiografico su lungo periodo (tempo medio 447 giorni). In 3 casi su 20 sono state evidenziate complicanze maggiori dovute principalmente a cedimento degli impianti e rifrattura post rimozione dei mezzi di sintesi, imputabili all’inserimento di impianti sovra o sottodimensionati nei 12 casi del gruppo II in nessun caso sono stati evidenziati segni di osteopenia nonostante la maggior parte delle placche presentasse fissazione rigida (WL medio: 27,82 %; PSD medio: 0,76) Questi risultati depongono a favore del fatto che la rimozione dei mezzi di sintesi debba essere valutata caso per caso. È stata evidenziata osteopenia dell’ulna in 2 casi che non ha comunque sviluppato complicanze maggiori. In base a questa considerazione possiamo ipotizzare che il riassorbimento ulnare non rappresenti un fattore di rischio per una successiva rifrattura. Il nostro studio, paragonato a studi precedenti, ha permesso di confermare l’efficacia delle placche LCP a T per il trattamento delle fratture del terzo distale di radio e ulna nei cani di razza toy.
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