Questa tesi parla dell’interruzione volontaria di gravidanza, della sua storia e di come viene affrontato nei giorni nostri attraverso una attenta analisi delle sentenze della Corte costituzionale. Nel primo capitolo ho esaminato le sentenze più importanti della Corte Costituzionale in materia di aborto. Dalla sentenza del 1975 fino all’ordinanza del 2012, una attenta descrizione sui fatti accaduti in quegli anni e di come, grazie a queste decisioni della Corte Costituzionale, l’aborto si sia man mano “normalizzato”. L’arrivo della L. 194 del 1978 è stato un momento molto importante per le donne e ho cercato di descrivere gli articoli più importanti attraverso la sua lettura e l’aiuto di vari libri e articoli online (inseriti nella bibliografia e sitografia). Nel secondo, invece, parlo dei referendum abrogativi e della decisione del popolo italiano, che ha scelto di non abrogare parte della Legge 194. Di come, del 1981, il Partito Radicale e il movimento ProVita, per motivi molto diversi fra loro, avessero un “filo comune”: quello di far abrogare gran parte della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza attraverso due referendum abrogativi. I loro sforzi e la loro determinazione però non sono serviti, poiché il popolo decise di non abrogare gli articoli della Legge e si pronunciarono per il mantenimento di queste norme. Nel terzo descrivo i problemi che ancora oggi una donna deve affrontare quando sceglie interrompere una gravidanza, di come è cambiato il suo iter da quando in Italia è nel pieno id una pandemia globale, dei famosi contraccettivi di emergenza (la cosiddetta “pillola del giorno dopo”) e alcuni cambiamenti che sono stati apportati da diverse Regioni per quanto riguarda l’aborto farmacologico.
Giurisprudenza Costituzionale in materia di aborto
RICCARDI, MARIKA
2019/2020
Abstract
Questa tesi parla dell’interruzione volontaria di gravidanza, della sua storia e di come viene affrontato nei giorni nostri attraverso una attenta analisi delle sentenze della Corte costituzionale. Nel primo capitolo ho esaminato le sentenze più importanti della Corte Costituzionale in materia di aborto. Dalla sentenza del 1975 fino all’ordinanza del 2012, una attenta descrizione sui fatti accaduti in quegli anni e di come, grazie a queste decisioni della Corte Costituzionale, l’aborto si sia man mano “normalizzato”. L’arrivo della L. 194 del 1978 è stato un momento molto importante per le donne e ho cercato di descrivere gli articoli più importanti attraverso la sua lettura e l’aiuto di vari libri e articoli online (inseriti nella bibliografia e sitografia). Nel secondo, invece, parlo dei referendum abrogativi e della decisione del popolo italiano, che ha scelto di non abrogare parte della Legge 194. Di come, del 1981, il Partito Radicale e il movimento ProVita, per motivi molto diversi fra loro, avessero un “filo comune”: quello di far abrogare gran parte della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza attraverso due referendum abrogativi. I loro sforzi e la loro determinazione però non sono serviti, poiché il popolo decise di non abrogare gli articoli della Legge e si pronunciarono per il mantenimento di queste norme. Nel terzo descrivo i problemi che ancora oggi una donna deve affrontare quando sceglie interrompere una gravidanza, di come è cambiato il suo iter da quando in Italia è nel pieno id una pandemia globale, dei famosi contraccettivi di emergenza (la cosiddetta “pillola del giorno dopo”) e alcuni cambiamenti che sono stati apportati da diverse Regioni per quanto riguarda l’aborto farmacologico.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
812422_tesiaborto.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.04 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.04 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/28725