Background: The use of targeted therapies, such as vedolizumab and ustekinumab, has revolutionized the treatment of chronic inflammatory bowel disease (IBD). However, elective discontinuation of these drugs, especially in patients in remission or with mild side effects, is a topic of growing clinical and research interest. Objectives: The Study aims to investigate rates of disease recurrence after discontinuation of vedolizumab or ustekinumab in patients with IBD, assess response to retreatment, and identify possible predictors of disease recurrence. Methods: A multicenter retrospective observational study was conducted on a cohort of 36 adult patients diagnosed with IBD confirmed by ECCO-ESGAR guidelines who had discontinued treatment with vedolizumab or ustekinumab by March 2023, after at least one year of therapy in a well-controlled disease phase. Exclusion criteria included total colectomy surgery, retreatment, or drug change before disease recurrence or with moderate or severe clinical disease activity at the time of therapy discontinuation. A retrospective collection of demographic, medical history and clinical data was conducted for each patient through hospital records. Patients underwent outpatient follow-up with clinical, laboratory and endoscopic evaluation to detect early recurrence of disease. Response to retreatment was assessed using the Mayo partial score (pMAYO) for ulcerative colitis (UC) and the Harvey-Bradshaw index (HBI) for Crohn's disease (CD). In this case, patients undergoing ileo-pouch-anal anastomosis were excluded. Results: Thirty-six patients were enrolled in 5 centers, including 24 with UC and 12 with CD, with a slight prevalence of women (52.8%). The median age at discontinuation of therapy was 42.5 years (29.0-53.5). Fifty percent of patients discontinued treatment on clinical indication. The median duration of treatment was 30 months (18.5-37.5), while the median duration of disease until drug discontinuation was about 120.5 months (58.5-177.0). During follow-up at 12 months, 80% of patients were in remission without therapy, at 24 months 58.5% and at 48 months 48.3%. In CD patients, at 48 months 70% were in remission without therapy, in UC patients 40%. At univariate analysis, no significant predictors of disease recurrence emerged, but a higher risk of early disease recurrence was observed in patients with UC (HR = 3.23, 95%CI 0.93-11.17, p = 0.06). Among reprocessed patients, 83.3% achieved a new one-year corticosteroid-free clinical remission. Conclusions: 41.5% of patients with IBD presented with recurrence of disease within two years after discontinuation of therapy, regardless of the drug used. No significant predictors of disease recurrence emerged, although patients with UC showed more rapid signs of disease recurrence than those with CD. A second clinical remission was achieved in 83.3 percent of the reprocessed patients. Despite the small sample size and the absence of a control group, our Study shows that in case of discontinuation of biologic therapy and disease recurrence, effective retreatment is possible, but further and larger prospective Studies will be needed to identify predictors of disease recurrence to optimize the management of biologic therapies in IBD. Keywords: IBD, target therapy, remission, disease recurrence.
Premessa: L'utilizzo di terapie mirate, come vedolizumab e ustekinumab, ha rivoluzionato il trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD). Tuttavia, la sospensione elettiva di questi farmaci, soprattutto in pazienti in remissione o con lievi effetti collaterali, è un argomento di crescente interesse clinico e di ricerca. Obiettivi: Lo Studio si propone di indagare i tassi di ripresa di malattia dopo l'interruzione di vedolizumab o ustekinumab in pazienti con IBD, valutare la risposta al ritrattamento e identificare eventuali predittori di ripresa di malattia. Metodi: È stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo multicentrico su una coorte di 36 pazienti adulti con diagnosi di IBD confermata dalle linee guida ECCO-ESGAR, che avevano interrotto il trattamento con vedolizumab o ustekinumab entro marzo 2023, dopo almeno un anno di terapia in una fase di malattia ben controllata. Nei criteri di esclusione rientrano interventi di colectomia totale, ritrattamento o cambio di farmaco prima della ripresa di malattia o con un’attività clinica di malattia moderata o grave al momento dell'interruzione della terapia. Per ogni paziente è stata condotta una raccolta retrospettiva di dati demografici, anamnestici e clinici, attraverso le cartelle cliniche ospedaliere. I pazienti sono stati sottoposti a follow-up ambulatoriale, con valutazione clinica, laboratoristica ed endoscopica, al fine di individuare precocemente una ripresa di malattia. La risposta al ritrattamento è stata valutata utilizzando il punteggio parziale Mayo (pMAYO) per la colite ulcerosa (UC) e l’indice Harvey-Bradshaw (HBI) per la malattia di Crohn (CD). In questo caso, sono stati esclusi i pazienti sottoposti a ileo-pouch-anal anastomosis. Risultati: Sono stati arruolati 36 pazienti in 5 centri, di cui 24 con UC e 12 con CD, con una lieve prevalenza di donne (52.8%). L'età mediana all'interruzione della terapia era di 42.5 anni (29.0-53.5). Il 50% dei pazienti ha interrotto il trattamento su indicazione clinica. La durata mediana del trattamento era di 30 mesi (18.5-37.5), mentre la durata mediana della malattia fino all'interruzione del farmaco era di circa 120.5 mesi (58.5-177.0). Durante il follow-up a 12 mesi, l'80% dei pazienti era in remissione senza terapia, a 24 mesi il 58.5% e a 48 mesi il 48.3%. Nei pazienti con CD, a 48 mesi il 70% era in remissione senza terapia, nei pazienti con UC il 40%. All'analisi univariata, non sono emersi significativi predittori di ripresa di malattia, ma si è osservato un maggior rischio di ripresa di malattia precoce nei pazienti con UC (HR = 3.23, 95%CI 0.93-11.17, p = 0.06). Tra i pazienti ritrattati, l'83.3% ha raggiunto una nuova remissione clinica a un anno libera da corticosteroidi. Conclusioni: Il 41.5% dei pazienti con IBD ha presentato una ripresa di malattia entro due anni dalla sospensione della terapia, indipendentemente dal farmaco utilizzato. Non sono emersi predittori significativi di ripresa di malattia, anche se i pazienti con UC hanno mostrato più rapidamente segni di ripresa di malattia rispetto a quelli con CD. Nell'83.3% dei pazienti ritrattati è stata raggiunta una seconda remissione clinica. Nonostante la ridotta numerosità campionaria e l'assenza di un gruppo di controllo, il nostro Studio mostra che in caso di sospensione della terapia biologica e ripresa di malattia, è possibile un ritrattamento efficace, ma saranno necessari ulteriori e più ampi Studi prospettici per identificare predittori di ripresa di malattia che consentano di ottimizzare la gestione delle terapie biologiche nelle IBD. Parole chiave: IBD, target therapy, remissione, recidiva.
Tassi e predittori di recidiva nei pazienti con Colite Ulcerosa e Malattia di Crohn dopo interruzione di Vedolizumab o Ustekinumab
DI MANSO, EUGENIO
2023/2024
Abstract
Premessa: L'utilizzo di terapie mirate, come vedolizumab e ustekinumab, ha rivoluzionato il trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD). Tuttavia, la sospensione elettiva di questi farmaci, soprattutto in pazienti in remissione o con lievi effetti collaterali, è un argomento di crescente interesse clinico e di ricerca. Obiettivi: Lo Studio si propone di indagare i tassi di ripresa di malattia dopo l'interruzione di vedolizumab o ustekinumab in pazienti con IBD, valutare la risposta al ritrattamento e identificare eventuali predittori di ripresa di malattia. Metodi: È stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo multicentrico su una coorte di 36 pazienti adulti con diagnosi di IBD confermata dalle linee guida ECCO-ESGAR, che avevano interrotto il trattamento con vedolizumab o ustekinumab entro marzo 2023, dopo almeno un anno di terapia in una fase di malattia ben controllata. Nei criteri di esclusione rientrano interventi di colectomia totale, ritrattamento o cambio di farmaco prima della ripresa di malattia o con un’attività clinica di malattia moderata o grave al momento dell'interruzione della terapia. Per ogni paziente è stata condotta una raccolta retrospettiva di dati demografici, anamnestici e clinici, attraverso le cartelle cliniche ospedaliere. I pazienti sono stati sottoposti a follow-up ambulatoriale, con valutazione clinica, laboratoristica ed endoscopica, al fine di individuare precocemente una ripresa di malattia. La risposta al ritrattamento è stata valutata utilizzando il punteggio parziale Mayo (pMAYO) per la colite ulcerosa (UC) e l’indice Harvey-Bradshaw (HBI) per la malattia di Crohn (CD). In questo caso, sono stati esclusi i pazienti sottoposti a ileo-pouch-anal anastomosis. Risultati: Sono stati arruolati 36 pazienti in 5 centri, di cui 24 con UC e 12 con CD, con una lieve prevalenza di donne (52.8%). L'età mediana all'interruzione della terapia era di 42.5 anni (29.0-53.5). Il 50% dei pazienti ha interrotto il trattamento su indicazione clinica. La durata mediana del trattamento era di 30 mesi (18.5-37.5), mentre la durata mediana della malattia fino all'interruzione del farmaco era di circa 120.5 mesi (58.5-177.0). Durante il follow-up a 12 mesi, l'80% dei pazienti era in remissione senza terapia, a 24 mesi il 58.5% e a 48 mesi il 48.3%. Nei pazienti con CD, a 48 mesi il 70% era in remissione senza terapia, nei pazienti con UC il 40%. All'analisi univariata, non sono emersi significativi predittori di ripresa di malattia, ma si è osservato un maggior rischio di ripresa di malattia precoce nei pazienti con UC (HR = 3.23, 95%CI 0.93-11.17, p = 0.06). Tra i pazienti ritrattati, l'83.3% ha raggiunto una nuova remissione clinica a un anno libera da corticosteroidi. Conclusioni: Il 41.5% dei pazienti con IBD ha presentato una ripresa di malattia entro due anni dalla sospensione della terapia, indipendentemente dal farmaco utilizzato. Non sono emersi predittori significativi di ripresa di malattia, anche se i pazienti con UC hanno mostrato più rapidamente segni di ripresa di malattia rispetto a quelli con CD. Nell'83.3% dei pazienti ritrattati è stata raggiunta una seconda remissione clinica. Nonostante la ridotta numerosità campionaria e l'assenza di un gruppo di controllo, il nostro Studio mostra che in caso di sospensione della terapia biologica e ripresa di malattia, è possibile un ritrattamento efficace, ma saranno necessari ulteriori e più ampi Studi prospettici per identificare predittori di ripresa di malattia che consentano di ottimizzare la gestione delle terapie biologiche nelle IBD. Parole chiave: IBD, target therapy, remissione, recidiva.File | Dimensione | Formato | |
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