The valorisation of downstream waste from officinal herbal and agri-food production is one of the most ambitious targets in the development of an increasingly sustainable and circular economy. In this context, the development of even more sustainable processes exploiting the use of so called enabling technologies could pave the way to the efficient waste valorization. In this thesis, some examples of Piemonte's waste valorisation were taken into accounts: the downstream waste of officinal herbs production and that coming from wine. In this regard, the link between the two processes has been studied aiming to document the recovery and valorization of waste into added value products. More in detail, it has been documented how the "Sygnum Herbal Laboratory" (Carignano (TO)) supplies its aqueous productive waste (in particular the waste coming from the production of active products on the immune system and with antibacterial and antiviral properties) to the winery "Canovella" ( Monferrato (AL)). This company enhances the aqueous “Sygnum” waste by using them in order to implement and support the natural immune defence capabilities of their vitis vinifera crops. On the other hand, waste products coming from wine production could also be exploited. In this context, was documented how the cosmetic company Aulina di Racconigi (CN) uses the emollient action of grape seed oil and the antioxidant activity of grape skins and vine leaves extracts in the formulation of some of their products. As a final example, the activity of the herbal company Valverbe di Melle (CN) was evaluated. This company reuses the “waste” water coming from the natural dehydration of plant drugs, in the preparation of cosmetic products with an emollient and antiseptics action. In summary, this thesis has shown how the waste valorization of some Piedmontese production activities could contribute to the development of a circular and sustainable economy.

Il recupero e la valorizzazione degli scarti di produzione della filiera erboristica, così come di quella agroalimentare, è uno degli obbiettivi più ambiziosi nell'ambito dello sviluppo di un'economia sempre più sostenibile e circolare. In questo contesto, lo sviluppo di processi di valorizzazione degli scarti basati sull'applicazione di tecnologie sempre più sostenibili e performati in termini di rese e consumi energetici, potrebbe essere una delle strategie vincenti. In questa tesi sono stati presi in considerazione alcuni esempi di valorizzazione degli scarti produttivi della filiera erboristica e vitivinicola Piemontese. A tal riguardo è stato approfondito il legame esistente tra le due filiere in un'ottica di riciclo finalizzato all'ottenimento di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto. Al centro dello studio condotto in questa tesi vi sono quattro realtà produttive piemontesi: tre aziende legate al settore erboristico e una vitivinicola che funge da nesso di congiunzione tra esse. A partire dalla realtà del settore erboristico, è stato documentato come il “Laboratorio erboristico Sygnum” di Carignano (TO) fornisca i propri scarti acquosi di produzione (in particolare gli scarti di produzione di prodotti con azione sul sistema immunitario e ad azione antibatterica e antivirale ad ampio spettro) all'azienda vitivinicola “Canovella”, con sede sulle colline del Monferrato (AL). Tale azienda, valorizza gli scarti acquosi “Sygnum” utilizzandoli a scopo preventivo nelle proprie coltivazioni di Vitis vinifera, al fine di implementarne e sostenerne le naturali capacità di difesa immunitaria. D'altro canto, anche i prodotti di scarto legati alla produzione vitivinicola potrebbero essere valorizzati e, proprio in questo contesto, è stata documentata l'attività dell'azienda cosmetica Aulina di Racconigi (CN) che utilizza l'azione emolliente dell'olio di vinaccioli e quella antiossidante dei polifenoli estratti da bucce dell'uva e dalle foglie di vite, nella formulazione di alcuni dei suoi prodotti ad alto valore aggiunto. Quale ultimo esempio di valorizzazione di prodotti di scarto è stata documentata l'attività dell'azienda erboristica “Valverbe” di Melle (CN), che riutilizza le acque di scarto provenienti dalla naturale disidratazione delle droghe vegetali da essa utilizzate per la preparazione di prodotti da filtro, nella preparazione di prodotti cosmetici ad azione emolliente, lenitiva ed antisettica. In sintesi, attraverso questa tesi è stato dimostrato come la valorizzazione degli scarti della filiera erboristica e vitivinicola Piemontese possano concorrere allo sviluppo di un'economia circolare e sempre più sostenibile.

Valorizzazione dei residui della filiera erboristica e vitivinicola piemontese

BEROTTI, MARTINA
2019/2020

Abstract

Il recupero e la valorizzazione degli scarti di produzione della filiera erboristica, così come di quella agroalimentare, è uno degli obbiettivi più ambiziosi nell'ambito dello sviluppo di un'economia sempre più sostenibile e circolare. In questo contesto, lo sviluppo di processi di valorizzazione degli scarti basati sull'applicazione di tecnologie sempre più sostenibili e performati in termini di rese e consumi energetici, potrebbe essere una delle strategie vincenti. In questa tesi sono stati presi in considerazione alcuni esempi di valorizzazione degli scarti produttivi della filiera erboristica e vitivinicola Piemontese. A tal riguardo è stato approfondito il legame esistente tra le due filiere in un'ottica di riciclo finalizzato all'ottenimento di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto. Al centro dello studio condotto in questa tesi vi sono quattro realtà produttive piemontesi: tre aziende legate al settore erboristico e una vitivinicola che funge da nesso di congiunzione tra esse. A partire dalla realtà del settore erboristico, è stato documentato come il “Laboratorio erboristico Sygnum” di Carignano (TO) fornisca i propri scarti acquosi di produzione (in particolare gli scarti di produzione di prodotti con azione sul sistema immunitario e ad azione antibatterica e antivirale ad ampio spettro) all'azienda vitivinicola “Canovella”, con sede sulle colline del Monferrato (AL). Tale azienda, valorizza gli scarti acquosi “Sygnum” utilizzandoli a scopo preventivo nelle proprie coltivazioni di Vitis vinifera, al fine di implementarne e sostenerne le naturali capacità di difesa immunitaria. D'altro canto, anche i prodotti di scarto legati alla produzione vitivinicola potrebbero essere valorizzati e, proprio in questo contesto, è stata documentata l'attività dell'azienda cosmetica Aulina di Racconigi (CN) che utilizza l'azione emolliente dell'olio di vinaccioli e quella antiossidante dei polifenoli estratti da bucce dell'uva e dalle foglie di vite, nella formulazione di alcuni dei suoi prodotti ad alto valore aggiunto. Quale ultimo esempio di valorizzazione di prodotti di scarto è stata documentata l'attività dell'azienda erboristica “Valverbe” di Melle (CN), che riutilizza le acque di scarto provenienti dalla naturale disidratazione delle droghe vegetali da essa utilizzate per la preparazione di prodotti da filtro, nella preparazione di prodotti cosmetici ad azione emolliente, lenitiva ed antisettica. In sintesi, attraverso questa tesi è stato dimostrato come la valorizzazione degli scarti della filiera erboristica e vitivinicola Piemontese possano concorrere allo sviluppo di un'economia circolare e sempre più sostenibile.
ITA
The valorisation of downstream waste from officinal herbal and agri-food production is one of the most ambitious targets in the development of an increasingly sustainable and circular economy. In this context, the development of even more sustainable processes exploiting the use of so called enabling technologies could pave the way to the efficient waste valorization. In this thesis, some examples of Piemonte's waste valorisation were taken into accounts: the downstream waste of officinal herbs production and that coming from wine. In this regard, the link between the two processes has been studied aiming to document the recovery and valorization of waste into added value products. More in detail, it has been documented how the "Sygnum Herbal Laboratory" (Carignano (TO)) supplies its aqueous productive waste (in particular the waste coming from the production of active products on the immune system and with antibacterial and antiviral properties) to the winery "Canovella" ( Monferrato (AL)). This company enhances the aqueous “Sygnum” waste by using them in order to implement and support the natural immune defence capabilities of their vitis vinifera crops. On the other hand, waste products coming from wine production could also be exploited. In this context, was documented how the cosmetic company Aulina di Racconigi (CN) uses the emollient action of grape seed oil and the antioxidant activity of grape skins and vine leaves extracts in the formulation of some of their products. As a final example, the activity of the herbal company Valverbe di Melle (CN) was evaluated. This company reuses the “waste” water coming from the natural dehydration of plant drugs, in the preparation of cosmetic products with an emollient and antiseptics action. In summary, this thesis has shown how the waste valorization of some Piedmontese production activities could contribute to the development of a circular and sustainable economy.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/28682