Il lavoro fa parte di un progetto di studio sui movimenti locali del gracchio alpino. Gli individui dovevano essere monitorati e tramite l'osservazione sul campo e mediante l'uso di ricevitori GPS. A causa dell'epidemia di Covid-19 non è stato però possibile procedere alle catture. Si è quindi proceduto per ora con la sola osservazione diretta, con l'intenzione di proseguire lo studio nel 2021 col monitoraggio GPS. Viene in primis presentata la specie oggetto di studio, il gracchio alpino Pyrrhocorax graculus, nonché lo scopo del lavoro e le aree di monitoraggio: per un arco temporale che va dalla seconda metà di luglio 2020 alla prima metà di settembre 2020 sono stati monitorati, con osservazione diretta in campo, gli spostamenti di due popolazioni di gracchio alpino in Val d'Aosta, nella conca di Dondena (Champorcher) e nei comuni di Cervinia e Valtournenche. Nel primo sito la popolazione, composta da un centinaio di individui, utilizza come area di roost il versante settentrionale della Rosa dei Banchi, per poi spostarsi durante il giorno nelle praterie alpine nella valle della Rosa dei Banchi e sui pendii meridionali del Mont Delà per il foraggiamento. La maggior parte delle osservazioni ha riguardato gruppi di taglia compresa tra i 21 e i 60 individui. La popolazione della Valtournenche è numericamente più abbondante – è stato individuato un flock di 200 individui. Sito di roost sono le pareti rocciose delle Grandes Mourailles; da questo, in agosto, quotidianamente i gracchi raggiungono per il foraggiamento le praterie sul versante opposto della valle, sopra Valtournenche. A settembre invece tendono a rimanere nei prati sottostanti il roost. Oltre ai siti frequentati e ai pattern di spostamento giornalieri, il monitoraggio sul campo ha consentito di osservare anche le interazioni dei gracchi con altre specie, nonché di effettuare ulteriori analisi svincolate dal focus proprio della ricerca. Si sono potuti così raccogliere dati sul gracchio corallino Pyrrhocorax pyrrhocorax, specie che, sulle Alpi, occupa il medesimo territorio dei gracchi alpini, le praterie d'alta quota al di sopra della timberline (linea degli alberi), e che risulta ecologicamente dominante, anche se numericamente inferiore. Mentre in Valtournenche sono stati osservati pochi esemplari di gracchio corallino, e mai più di tre assieme, a Dondena dalla seconda metà di agosto la popolazione di corallini ammonta a un'ottantina di individui, che trascorrono la giornata nei prati circostanti il rifugio Dondena. Nella tesi vengono comunque comparate le due metodologie di monitoraggio, ovvero l'osservazione in campo e la telemetria GPS, analizzando i vantaggi e gli svantaggi che ciascuna presenta. L'utilizzo combinato delle due tecniche risulta essere la scelta migliore, poiché queste andrebbero a compensarsi a vicenda, ottimizzando così i relativi punti di forza e viceversa minimizzando le carenze.
Il monitoraggio dei movimenti locali degli uccelli: telemetria versus rilevamenti in campo. Il caso del gracchio alpino Pyrrhocorax graculus
BASSO, CECILIA
2019/2020
Abstract
Il lavoro fa parte di un progetto di studio sui movimenti locali del gracchio alpino. Gli individui dovevano essere monitorati e tramite l'osservazione sul campo e mediante l'uso di ricevitori GPS. A causa dell'epidemia di Covid-19 non è stato però possibile procedere alle catture. Si è quindi proceduto per ora con la sola osservazione diretta, con l'intenzione di proseguire lo studio nel 2021 col monitoraggio GPS. Viene in primis presentata la specie oggetto di studio, il gracchio alpino Pyrrhocorax graculus, nonché lo scopo del lavoro e le aree di monitoraggio: per un arco temporale che va dalla seconda metà di luglio 2020 alla prima metà di settembre 2020 sono stati monitorati, con osservazione diretta in campo, gli spostamenti di due popolazioni di gracchio alpino in Val d'Aosta, nella conca di Dondena (Champorcher) e nei comuni di Cervinia e Valtournenche. Nel primo sito la popolazione, composta da un centinaio di individui, utilizza come area di roost il versante settentrionale della Rosa dei Banchi, per poi spostarsi durante il giorno nelle praterie alpine nella valle della Rosa dei Banchi e sui pendii meridionali del Mont Delà per il foraggiamento. La maggior parte delle osservazioni ha riguardato gruppi di taglia compresa tra i 21 e i 60 individui. La popolazione della Valtournenche è numericamente più abbondante – è stato individuato un flock di 200 individui. Sito di roost sono le pareti rocciose delle Grandes Mourailles; da questo, in agosto, quotidianamente i gracchi raggiungono per il foraggiamento le praterie sul versante opposto della valle, sopra Valtournenche. A settembre invece tendono a rimanere nei prati sottostanti il roost. Oltre ai siti frequentati e ai pattern di spostamento giornalieri, il monitoraggio sul campo ha consentito di osservare anche le interazioni dei gracchi con altre specie, nonché di effettuare ulteriori analisi svincolate dal focus proprio della ricerca. Si sono potuti così raccogliere dati sul gracchio corallino Pyrrhocorax pyrrhocorax, specie che, sulle Alpi, occupa il medesimo territorio dei gracchi alpini, le praterie d'alta quota al di sopra della timberline (linea degli alberi), e che risulta ecologicamente dominante, anche se numericamente inferiore. Mentre in Valtournenche sono stati osservati pochi esemplari di gracchio corallino, e mai più di tre assieme, a Dondena dalla seconda metà di agosto la popolazione di corallini ammonta a un'ottantina di individui, che trascorrono la giornata nei prati circostanti il rifugio Dondena. Nella tesi vengono comunque comparate le due metodologie di monitoraggio, ovvero l'osservazione in campo e la telemetria GPS, analizzando i vantaggi e gli svantaggi che ciascuna presenta. L'utilizzo combinato delle due tecniche risulta essere la scelta migliore, poiché queste andrebbero a compensarsi a vicenda, ottimizzando così i relativi punti di forza e viceversa minimizzando le carenze.File | Dimensione | Formato | |
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