The 1480 Statutes of Saluzzo are the first regulatory document we possess that was adopted by the community of homines of Saluzzo. The ability to take this significant step forward – though Saluzzo has historically not been comparable to other major communes like Florence or Genoa – was certainly the result of over a century of political planning and a firm will by the community. This community was able to act as a genuine juridical entity in its dealings with the marquisal authority and skillfully exploited economic and political opportunities that arose to expand its institutional autonomy. In the introductory chapter, this research delves into this aspect of the commune's life and development before focusing, in the following chapters, on the various normative aspects found in the statutory text. The subsequent chapter examines the key features of public law, paying particular attention to the roles of the potestas and the Council of Credenza, while also addressing the various public offices established by communal law. Following this, the discussion moves to civil law and civil procedural law, which are each allocated their own section in the research. Unlike public law, these areas were necessarily incomplete, as they could only be fully understood when examined in conjunction with the provisions of ius commune. Finally, with a similar acknowledgment regarding the incompleteness of ius proprium, the thesis addresses criminal law and criminal procedural law, whose rules displayed a certain inconsistency, especially regarding the penalties prescribed for various offenses.
Gli Statuti di Saluzzo del 1480 sono il primo documento normativo a noi giunto di cui si sia dotata la comunità di «homines» di Saluzzo. La possibilità di compiere tale passo in avanti – per quanto Saluzzo non sia stata, storicamente, certamente paragonabile ad altri grandi comuni, quali Firenze o Genova – è stata certamente frutto di una programmazione politica e una volontà salda nel corso di più di un secolo da parte della comunità, la quale ha saputo trattare quale vero centro di imputazione giuridica con il potere marchionale e sfruttare le occasioni economiche e politiche che le si sono presentate, a favore di un proprio sempre maggiore spazio di autonomia istituzionale. Nel corso del capitolo introduttivo, la presente ricerca tratta proprio di tale aspetto della vita e dello sviluppo del comune, per poi soffermarsi, nei capitoli successivi, sui vari aspetti normativi presenti nel testo statutario. Il capitolo successivo, infatti, passa al vaglio gli aspetti caratterizzanti del diritto pubblico, con particolare riguardo alle figure del «potestas» e del Consiglio di credenza, ma non mancando di soffermarsi sui vari uffici pubblici previsti dal diritto comunale. Successivamente, si sviluppa il discorso sul diritto civile e sul diritto processuale civile, ai quali, rispettivamente, sono dedicate due sezioni della ricerca, senza dimenticare che, al contrario del diritto pubblico, tali materie erano necessariamente incomplete, poiché completabili solamente se esaminate congiuntamente a quanto previsto dallo «ius commune». Infine, con la medesima, dovuta, precisazione riguardante l’incompletezza dello «ius proprium», la tesi tratta del diritto penale e del diritto processuale penale, le cui norme constavano di una certa incoerenza con riguardo, soprattutto, alle pene previste per i vari delitti.
Ricerche storico-giuridiche sugli Statuti di Saluzzo del 1480
OREFICE, STEFANO
2023/2024
Abstract
Gli Statuti di Saluzzo del 1480 sono il primo documento normativo a noi giunto di cui si sia dotata la comunità di «homines» di Saluzzo. La possibilità di compiere tale passo in avanti – per quanto Saluzzo non sia stata, storicamente, certamente paragonabile ad altri grandi comuni, quali Firenze o Genova – è stata certamente frutto di una programmazione politica e una volontà salda nel corso di più di un secolo da parte della comunità, la quale ha saputo trattare quale vero centro di imputazione giuridica con il potere marchionale e sfruttare le occasioni economiche e politiche che le si sono presentate, a favore di un proprio sempre maggiore spazio di autonomia istituzionale. Nel corso del capitolo introduttivo, la presente ricerca tratta proprio di tale aspetto della vita e dello sviluppo del comune, per poi soffermarsi, nei capitoli successivi, sui vari aspetti normativi presenti nel testo statutario. Il capitolo successivo, infatti, passa al vaglio gli aspetti caratterizzanti del diritto pubblico, con particolare riguardo alle figure del «potestas» e del Consiglio di credenza, ma non mancando di soffermarsi sui vari uffici pubblici previsti dal diritto comunale. Successivamente, si sviluppa il discorso sul diritto civile e sul diritto processuale civile, ai quali, rispettivamente, sono dedicate due sezioni della ricerca, senza dimenticare che, al contrario del diritto pubblico, tali materie erano necessariamente incomplete, poiché completabili solamente se esaminate congiuntamente a quanto previsto dallo «ius commune». Infine, con la medesima, dovuta, precisazione riguardante l’incompletezza dello «ius proprium», la tesi tratta del diritto penale e del diritto processuale penale, le cui norme constavano di una certa incoerenza con riguardo, soprattutto, alle pene previste per i vari delitti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/2862