Il monte sottomarino Marsili è un complesso vulcanico nel settore meridionale del Mar Tirreno che a causa della sua estensione risulta essere il più grande vulcano dell'area mediterranea. È ubicato a Nord dell'arco vulcanico eoliano ed è associato alla subduzione della placca ionica sotto l'arco calabrese (Iezzi et al. 2014). I prodotti magmatici del Marsili, dal punto di vista composizionale, appartengono all'associazione calcalcalina e variano da basalti a trachiti (Tamburrino et al. 2009). Recentemente, nel bacino oceanico del Marsili l'analisi delle mappe magnetiche ha stabilito la presenza di sette bande sub-parallele di anomalia magnetica negativa-positiva, che rappresentano la prima prova di anomalie magnetiche oceaniche nel Mar Tirreno (Nicolosi et al. 2006). In questo studio l'attenzione è concentrata sul carotaggio COR02 effettuato nel 2006 dalla crociera oceanografica “Prometheus” (Caso et al. 2010; Iezzi et al. 2014), la carota con una lunghezza complessiva di 95 cm è costituita da sedimenti e tefra. Più precisamente si è cercato di investigare perché sia presente una bassa suscettività magnetica nei tefra rispetto a quella registrata nei sedimenti. A tal fine sono state effettuate misure sulla suscettività magnetica e magnetizzazione rimanente. Ciò ha permesso di individuare le differenti fasi magnetiche che contribuiscono alle caratteristiche magnetiche dei campioni esaminati. I dati ottenuti fanno supporre che la diminuzione dell'intensità della magnetizzazione e della suscettività magnetica con la profondità siano correlati con una diminuzione della concentrazione di minerali ferromagnetici ma non è da escludere anche l'incremento di fasi ad alta coercitività con l'incremento della profondità, la cui presenza viene attribuita a processi di alterazione.

Caratterizzazione magnetica di sedimenti e tefra di una carota del Monte Marsili (Mar Tirreno)

BERTONI, FLAVIO
2019/2020

Abstract

Il monte sottomarino Marsili è un complesso vulcanico nel settore meridionale del Mar Tirreno che a causa della sua estensione risulta essere il più grande vulcano dell'area mediterranea. È ubicato a Nord dell'arco vulcanico eoliano ed è associato alla subduzione della placca ionica sotto l'arco calabrese (Iezzi et al. 2014). I prodotti magmatici del Marsili, dal punto di vista composizionale, appartengono all'associazione calcalcalina e variano da basalti a trachiti (Tamburrino et al. 2009). Recentemente, nel bacino oceanico del Marsili l'analisi delle mappe magnetiche ha stabilito la presenza di sette bande sub-parallele di anomalia magnetica negativa-positiva, che rappresentano la prima prova di anomalie magnetiche oceaniche nel Mar Tirreno (Nicolosi et al. 2006). In questo studio l'attenzione è concentrata sul carotaggio COR02 effettuato nel 2006 dalla crociera oceanografica “Prometheus” (Caso et al. 2010; Iezzi et al. 2014), la carota con una lunghezza complessiva di 95 cm è costituita da sedimenti e tefra. Più precisamente si è cercato di investigare perché sia presente una bassa suscettività magnetica nei tefra rispetto a quella registrata nei sedimenti. A tal fine sono state effettuate misure sulla suscettività magnetica e magnetizzazione rimanente. Ciò ha permesso di individuare le differenti fasi magnetiche che contribuiscono alle caratteristiche magnetiche dei campioni esaminati. I dati ottenuti fanno supporre che la diminuzione dell'intensità della magnetizzazione e della suscettività magnetica con la profondità siano correlati con una diminuzione della concentrazione di minerali ferromagnetici ma non è da escludere anche l'incremento di fasi ad alta coercitività con l'incremento della profondità, la cui presenza viene attribuita a processi di alterazione.
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