Cronic headache is among one of the top ten causes of disability in the world. However, subsequently a legislative process that lasted 20 years, italian senate approved a law which recognized primary headache disorder as disabling neurological disease. The headache disorder occurs as a complex disorder, difficult to diagnose and etiopathogenic. The most common primary headaches are migraine, cluster headache and tension-type headache. The work focused in particular on the analysis of the tensive type, the most frequent one (86% of the general population), while not leaving out the comparison with the other two types. The painful form is described as a sensation of strong compression in the head which, unlike the migraine type, occurs in a non-pulsating and frequently bilateral manner, not increased by physical activity and with few or no accompanying symptoms. Three main types of tension-type headache defined on the basis of seizure frequency have been recognized: sporadic episodic tension-type headache, frequent episodic and chronic. The chosen approach was of a chronological-evolutionary nature, starting from the most ancient etiopathogenic hypotheses, up to the present day and a more strictly psychosomatic characterization of the disorder. The deepening of the theory of containment and of the development of thought functions according to Bion then gradually led us to the Analytic Field Theory (AFT), in the consideration that this could be the most effective approach for the reinterpretation of a somatic disorder psychic so complex. The historical evolution of this theory has been traced back, from the conceptualization of the Barangers to the new model of the oneiric field, passing through the research of Foulkes and Bion, thanks above all to the contributions of Italian authors such as Corrao, Riolo, Gaburri, Neri and Ferro: a multidimensional conception, where the oneiric dimension of the field acquires an ever greater importance as it is capable of making the patient re-dream, both in the dream and in the here and in the hour of the session, his 'unthought thoughts'. The purpose of the analysis conducted by the analyst will be to serve as an example, acting as a container and dreaming for the patient that which alone he would not be able to dream and, in so doing, let the same dreaming and dream skills gradually develop in him containment. The purpose of the analysis conducted by the analyst will be to serve as an example, acting as a box and dreaming for the patient that which alone he would not be able to dream and, in so doing, let the same dreaming and dream skills gradually develop in him containment. Some clinical cases that emerged during an experience of group-analytic psychotherapy were extrapolated. The dynamics chosen for the reinterpretation of the cases were those of incontinence / hypercontinence, strategies for managing and containing the elements in excess or elements retained by the patient that would cause headache symptoms. Through the use of AFT it seems to be possible to reduce the symptoms without focusing on it, helping the patient to re-dream the contents not thought of, reducing headache attacks and developing his own alpha function. The clinical cases chosen for the reinterpretation of the disorder refer to subjects suffering from primary headache without further specification of type, being able to implement the therapy indifferently both in cases of tension, migraine, or cluster.
La cefalea cronica si configura come tra le prime dieci cause al mondo di disabilità. Tuttavia in Italia, solo l'8 luglio del 2020, dopo un iter di quasi vent'anni, è stata approvata al Senato la legge che ha riconosciuto la cefalea primaria cronica come malattia neurologica invalidante. Il disturbo cefalalgico si presenta come un disturbo complesso, di difficile inquadramento diagnostico ed eziopatogenico. Le cefalee primarie più comuni sono l'emicrania, la cefalea a grappolo e la cefalea di tipo tensivo. Il lavoro, affinché non risultasse dispersivo, si è concentrato in particolare sull'analisi della tipologia tensiva, la più frequente (86% della popolazione generale), pur non tralasciando il confronto con le altre due tipologie. La forma dolorosa viene descritta come una sensazione di forte compressione alla testa che, differentemente dalla tipologia emicranica, si manifesta in maniera non pulsante e frequentemente bilaterale, non aggravato dall'attività fisica e con pochi o nessun sintomo di accompagnamento. Sono state riconosciute tre principali tipologie di cefalea di tipo tensivo definite in base alla frequenza delle crisi: cefalea di tipo tensivo episodica sporadica, episodica frequente e cronica. L'impostazione scelta è stata di carattere cronologico-evolutiva, partendo dalle ipotesi eziopatogeniche più antiche, sino ad arrivare ai giorni nostri e ad una caratterizzazione del disturbo in un'ottica più propriamente psicosomatica. L'approfondimento della teoria del contenimento e dello sviluppo delle funzioni del pensiero secondo Bion ci hanno condotti poi, gradualmente, alla Teoria del Campo Analitico (TCA), nella considerazione che possa essere, questo, l'approccio più efficace per la rilettura di un disturbo somato-psichico così complesso. Di tale teoria è stata ripercorsa l'evoluzione storica, dalla concettualizzazione dei coniugi Baranger fino ad arrivare, passando attraverso le ricerche di Foulkes e Bion, al nuovo modello di campo onirico grazie soprattutto ai contributi di autori italiani come Corrao, Riolo, Gaburri, Neri e Ferro: una concezione multidimensionale, dove la dimensione onirica del campo acquisisce una rilevanza sempre maggiore poiché capace di far risognare il paziente, sia nel sogno che nel qui e nell'ora della seduta, i suoi 'pensieri non pensati'. Lo scopo dell'analisi condotta dall'analista sarà quello di fungere da esempio, funzionando da contenitore e sognando per il paziente ciò che da solo non riuscirebbe a sognare e, così facendo, lasciare che in lui si sviluppino gradualmente le stesse capacità sognanti e di contenimento. Sono stati estrapolati alcuni casi clinici emersi nel corso di un'esperienza di psicoterapia gruppo-analitica. Le dinamiche scelte per la rilettura dei casi sono state quelle di incontinenza/ipercontinenza, strategie di gestione e contenimento degli elementi in esubero o degli elementi trattenuti dal paziente che provocherebbero la sintomatologia cefalalgica. Attraverso il ricorso alla TCA sembra essere possibile ridurre la sintomatologia senza concentrarsi su di essa, aiutando il paziente a risognare i contenuti non pensati, riducendo gli attacchi di cefalea e sviluppando una propria funzione alfa. I casi clinici scelti per la rilettura del disturbo si riferiscono a soggetti affetti da cefalea primaria senza ulteriori specificazioni di tipologia, potendo attuarsi la terapia indifferentemente sia nei casi di natura tensiva, che emicranica, che a grappolo.
Il Disturbo Cafalalgico e la prospettiva psicosomatica. Alcune suggestioni di lettura secondo la Teoria del Campo Analitico.
MARAZZITA, HEIDI
2019/2020
Abstract
La cefalea cronica si configura come tra le prime dieci cause al mondo di disabilità. Tuttavia in Italia, solo l'8 luglio del 2020, dopo un iter di quasi vent'anni, è stata approvata al Senato la legge che ha riconosciuto la cefalea primaria cronica come malattia neurologica invalidante. Il disturbo cefalalgico si presenta come un disturbo complesso, di difficile inquadramento diagnostico ed eziopatogenico. Le cefalee primarie più comuni sono l'emicrania, la cefalea a grappolo e la cefalea di tipo tensivo. Il lavoro, affinché non risultasse dispersivo, si è concentrato in particolare sull'analisi della tipologia tensiva, la più frequente (86% della popolazione generale), pur non tralasciando il confronto con le altre due tipologie. La forma dolorosa viene descritta come una sensazione di forte compressione alla testa che, differentemente dalla tipologia emicranica, si manifesta in maniera non pulsante e frequentemente bilaterale, non aggravato dall'attività fisica e con pochi o nessun sintomo di accompagnamento. Sono state riconosciute tre principali tipologie di cefalea di tipo tensivo definite in base alla frequenza delle crisi: cefalea di tipo tensivo episodica sporadica, episodica frequente e cronica. L'impostazione scelta è stata di carattere cronologico-evolutiva, partendo dalle ipotesi eziopatogeniche più antiche, sino ad arrivare ai giorni nostri e ad una caratterizzazione del disturbo in un'ottica più propriamente psicosomatica. L'approfondimento della teoria del contenimento e dello sviluppo delle funzioni del pensiero secondo Bion ci hanno condotti poi, gradualmente, alla Teoria del Campo Analitico (TCA), nella considerazione che possa essere, questo, l'approccio più efficace per la rilettura di un disturbo somato-psichico così complesso. Di tale teoria è stata ripercorsa l'evoluzione storica, dalla concettualizzazione dei coniugi Baranger fino ad arrivare, passando attraverso le ricerche di Foulkes e Bion, al nuovo modello di campo onirico grazie soprattutto ai contributi di autori italiani come Corrao, Riolo, Gaburri, Neri e Ferro: una concezione multidimensionale, dove la dimensione onirica del campo acquisisce una rilevanza sempre maggiore poiché capace di far risognare il paziente, sia nel sogno che nel qui e nell'ora della seduta, i suoi 'pensieri non pensati'. Lo scopo dell'analisi condotta dall'analista sarà quello di fungere da esempio, funzionando da contenitore e sognando per il paziente ciò che da solo non riuscirebbe a sognare e, così facendo, lasciare che in lui si sviluppino gradualmente le stesse capacità sognanti e di contenimento. Sono stati estrapolati alcuni casi clinici emersi nel corso di un'esperienza di psicoterapia gruppo-analitica. Le dinamiche scelte per la rilettura dei casi sono state quelle di incontinenza/ipercontinenza, strategie di gestione e contenimento degli elementi in esubero o degli elementi trattenuti dal paziente che provocherebbero la sintomatologia cefalalgica. Attraverso il ricorso alla TCA sembra essere possibile ridurre la sintomatologia senza concentrarsi su di essa, aiutando il paziente a risognare i contenuti non pensati, riducendo gli attacchi di cefalea e sviluppando una propria funzione alfa. I casi clinici scelti per la rilettura del disturbo si riferiscono a soggetti affetti da cefalea primaria senza ulteriori specificazioni di tipologia, potendo attuarsi la terapia indifferentemente sia nei casi di natura tensiva, che emicranica, che a grappolo.File | Dimensione | Formato | |
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