Nella dissertazione si affronta il tema del cibo trasportato nella letteratura. Si prende come riferimento l'autrice Sidonie-Gabrielle Colette, scrittrice francese poliedrica e amante del buon cibo. Nel corso dell'analisi, si analizza la "ricetta" di scrittura di Colette che spiega attraverso la metafora dei "sessanta spicchi d'aglio". L'obiettivo è mostrare l'attenzione che la scrittrice utilizza per descrivere. Le descrizioni sono dettagliate e veritiere. Il senso del dettaglio Colette lo ha ereditato da Balzac. Nella scrittura di Colette troviamo anche influenze da parte di Proust, scrittore da lei molto ammirato e con cui ha potuto stringere un legame personale. Numerose sono i riferimenti all'autore.

Colette, cibo e letteratura

TESTA, FEDERICA
2020/2021

Abstract

Nella dissertazione si affronta il tema del cibo trasportato nella letteratura. Si prende come riferimento l'autrice Sidonie-Gabrielle Colette, scrittrice francese poliedrica e amante del buon cibo. Nel corso dell'analisi, si analizza la "ricetta" di scrittura di Colette che spiega attraverso la metafora dei "sessanta spicchi d'aglio". L'obiettivo è mostrare l'attenzione che la scrittrice utilizza per descrivere. Le descrizioni sono dettagliate e veritiere. Il senso del dettaglio Colette lo ha ereditato da Balzac. Nella scrittura di Colette troviamo anche influenze da parte di Proust, scrittore da lei molto ammirato e con cui ha potuto stringere un legame personale. Numerose sono i riferimenti all'autore.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/28401