Il bisfenolo A, un composto sintetico utilizzato soprattutto nella produzione delle plastiche, appartiene alla classe degli Interferenti Endocrini (IE, ovvero una sostanza, o una miscela di sostanze, esogena in grado di interferire con le funzione del sistema endocrino). L'esposizione al BPA risulta particolarmente pericolosa se si verifica durante specifici “periodi critici” della vita, quando gli organismi sono più sensibili ai cambiamenti dell'ambiente ormonale, come avviene ad esempio durante la gravidanza, che rappresenta un periodo particolarmente sensibile all'esposizione di BPA non solo per il feto ma anche per la madre. In questo lavoro di tesi topi femmine adulte C57BL/6J (n=10/gruppo) sono esposte a un trattamento cronico (a partire dall'accoppiamento per 20 settimane) con una dose di BPA pari alla Dose Tollerabile Giornaliera indicata dall'EFSA (4µg/kg di peso corporeo/giorno). Il BPA è stato somministrato per via orale, disciolto in olio di mais (veicolo). Gli animali sono stati monitorati, valutandone il peso corporeo (giornalmente) e l'assunzione di cibo (una volta alla settimana), non evidenziando alcuna differenza in questi parametri tra i due gruppi sperimentali. Tuttavia, le madri trattate con BPA mostrano un più alto tasso di mortalità dei cuccioli e tendono a sviluppare un comportamento aggressivo nei confronti dei maschi durante l'accoppiamento. Il ruolo della vasopressina, a livello del sistema nervoso centrale, nel controllo dell'aggressività, di alcuni comportamenti materni e della risposta allo stress, è ben noto in letteratura. Pertanto, è stato analizzato il sistema vasopressina, tramite tecniche di immunoistochimica, nei nuclei ipotalamici paraventricolare (PVN), sovraottico (SON) e soprachiasmatico (SCN). L'analisi ha rivelato una riduzione della vasopressina sia nel PVN, e in particolare nella regione ventrale del nucleo, che nel SCN, mentre non è risultato alcun effetto a livello del SON. Questi risultati suggeriscono che l'esposizione al BPA può rappresentare un rischio anche in età adulta (dato il periodo di esposizione a lungo termine, la persistenza di questi composti nell'ambiente e la capacità dei bisfenoli di accumularsi in alcuni compartimenti del corpo), in particolare quando si verifica durante periodi delicati come la gravidanza.
Studio del trattamento cronico con bisfenolo A: effetti sul sistema ipotalamico vasopressinergico
BETTARELLI, MARTINA
2019/2020
Abstract
Il bisfenolo A, un composto sintetico utilizzato soprattutto nella produzione delle plastiche, appartiene alla classe degli Interferenti Endocrini (IE, ovvero una sostanza, o una miscela di sostanze, esogena in grado di interferire con le funzione del sistema endocrino). L'esposizione al BPA risulta particolarmente pericolosa se si verifica durante specifici “periodi critici” della vita, quando gli organismi sono più sensibili ai cambiamenti dell'ambiente ormonale, come avviene ad esempio durante la gravidanza, che rappresenta un periodo particolarmente sensibile all'esposizione di BPA non solo per il feto ma anche per la madre. In questo lavoro di tesi topi femmine adulte C57BL/6J (n=10/gruppo) sono esposte a un trattamento cronico (a partire dall'accoppiamento per 20 settimane) con una dose di BPA pari alla Dose Tollerabile Giornaliera indicata dall'EFSA (4µg/kg di peso corporeo/giorno). Il BPA è stato somministrato per via orale, disciolto in olio di mais (veicolo). Gli animali sono stati monitorati, valutandone il peso corporeo (giornalmente) e l'assunzione di cibo (una volta alla settimana), non evidenziando alcuna differenza in questi parametri tra i due gruppi sperimentali. Tuttavia, le madri trattate con BPA mostrano un più alto tasso di mortalità dei cuccioli e tendono a sviluppare un comportamento aggressivo nei confronti dei maschi durante l'accoppiamento. Il ruolo della vasopressina, a livello del sistema nervoso centrale, nel controllo dell'aggressività, di alcuni comportamenti materni e della risposta allo stress, è ben noto in letteratura. Pertanto, è stato analizzato il sistema vasopressina, tramite tecniche di immunoistochimica, nei nuclei ipotalamici paraventricolare (PVN), sovraottico (SON) e soprachiasmatico (SCN). L'analisi ha rivelato una riduzione della vasopressina sia nel PVN, e in particolare nella regione ventrale del nucleo, che nel SCN, mentre non è risultato alcun effetto a livello del SON. Questi risultati suggeriscono che l'esposizione al BPA può rappresentare un rischio anche in età adulta (dato il periodo di esposizione a lungo termine, la persistenza di questi composti nell'ambiente e la capacità dei bisfenoli di accumularsi in alcuni compartimenti del corpo), in particolare quando si verifica durante periodi delicati come la gravidanza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/28335