L'analisi di Venere e della sua ampia atmosfera ricca di nubi ci permette di valutare la presenza della vita. La superfice risulta essere un ambiente piuttosto inospitale; è caratterizzata infatti da una temperatura estremamente elevata ed è difficilmente abitabile da organismi simili a quelli terrestri. La prova di un oceano liquido nella storia passata fa ipotizzare l'esistenza della vita poi migrata o adattata in seguito al forte riscaldamento del pianeta. Anche l'ambiente atmosferico presenta alcune restrizioni al concetto di vita come siamo soliti immaginarlo ma nel complesso potrebbe avere un clima più ospitale di quello superficiale. Analizzando infatti i tre parametri considerati necessari per la vita nel Sistema Solare si nota come un solvente liquido si suppone possa essere ottenuto dall'acido solforico; l'energia potrebbe essere ricavata sfruttando gli elementi che compongono l'atmosfera come la CO2 o l'azoto o i solfati. Mentre la mancata presenza di elementi costitutivi potrebbe essere giustificata in altro modo. L'acqua rimane comunque il problema maggiormente limitante. L'origine della vita è ancora dibattuta, potrebbe essersi evoluta a partire dalla superficie, come dimostrato dalla presenza di un oceano antico e successivamente, con il cambiamento delle condizioni climatiche, essa potrebbe essere migrata sulle nubi. Un'altra ipotesi invece prende in considerazione il fatto che la vita sia stata trasportata dalla Terra con il vento o più probabilmente dalle navicelle spaziali non perfettamente sterili. Tali condizioni di vita, hanno condotto all'analisi di organismi quali funghi e batteri anche grazie alla loro capacità di produrre spore. I primi traggono vantaggio dall'esposizione a radiazioni anche per tempi lunghi ed esemplari a loro simili sono stati fotografati durante una missione sovietica. Tra i secondi, alcuni sono in grado di fissare i gas dell'atmosfera venusiana per ottenere l'energia necessaria alla crescita. Inoltre, lo studio dello spazio adiacente permette di avere maggiori informazioni sulla vita extraterrestre. Mentre il confronto tra alcuni microrganismi estremofili terrestri e quelli utilizzati sui veicoli spaziali potrebbe portare alla scoperta di organismi modello più vantaggiosi per gli studi successivi. Le ricerche attuali hanno evidenziato la presenza di fosfina nell'atmosfera venusiana segno promettente per la vita. Ma le incognite sono ancora molte e non ci sono prove certe dell'effettiva presenza di organismi su Venere e nella sua atmosfera; il campionamento fisico atmosferico potrebbe essere la svolta e portare le conferme richieste per avvalorare l'ipotesi della vita.

Ricerca della vita sulla superficie e nell'atmosfera di Venere

PAVAN, MARTA
2019/2020

Abstract

L'analisi di Venere e della sua ampia atmosfera ricca di nubi ci permette di valutare la presenza della vita. La superfice risulta essere un ambiente piuttosto inospitale; è caratterizzata infatti da una temperatura estremamente elevata ed è difficilmente abitabile da organismi simili a quelli terrestri. La prova di un oceano liquido nella storia passata fa ipotizzare l'esistenza della vita poi migrata o adattata in seguito al forte riscaldamento del pianeta. Anche l'ambiente atmosferico presenta alcune restrizioni al concetto di vita come siamo soliti immaginarlo ma nel complesso potrebbe avere un clima più ospitale di quello superficiale. Analizzando infatti i tre parametri considerati necessari per la vita nel Sistema Solare si nota come un solvente liquido si suppone possa essere ottenuto dall'acido solforico; l'energia potrebbe essere ricavata sfruttando gli elementi che compongono l'atmosfera come la CO2 o l'azoto o i solfati. Mentre la mancata presenza di elementi costitutivi potrebbe essere giustificata in altro modo. L'acqua rimane comunque il problema maggiormente limitante. L'origine della vita è ancora dibattuta, potrebbe essersi evoluta a partire dalla superficie, come dimostrato dalla presenza di un oceano antico e successivamente, con il cambiamento delle condizioni climatiche, essa potrebbe essere migrata sulle nubi. Un'altra ipotesi invece prende in considerazione il fatto che la vita sia stata trasportata dalla Terra con il vento o più probabilmente dalle navicelle spaziali non perfettamente sterili. Tali condizioni di vita, hanno condotto all'analisi di organismi quali funghi e batteri anche grazie alla loro capacità di produrre spore. I primi traggono vantaggio dall'esposizione a radiazioni anche per tempi lunghi ed esemplari a loro simili sono stati fotografati durante una missione sovietica. Tra i secondi, alcuni sono in grado di fissare i gas dell'atmosfera venusiana per ottenere l'energia necessaria alla crescita. Inoltre, lo studio dello spazio adiacente permette di avere maggiori informazioni sulla vita extraterrestre. Mentre il confronto tra alcuni microrganismi estremofili terrestri e quelli utilizzati sui veicoli spaziali potrebbe portare alla scoperta di organismi modello più vantaggiosi per gli studi successivi. Le ricerche attuali hanno evidenziato la presenza di fosfina nell'atmosfera venusiana segno promettente per la vita. Ma le incognite sono ancora molte e non ci sono prove certe dell'effettiva presenza di organismi su Venere e nella sua atmosfera; il campionamento fisico atmosferico potrebbe essere la svolta e portare le conferme richieste per avvalorare l'ipotesi della vita.
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