The thesis work was carried out in collaboration a student of master's degree course in Conservation and Restoration of Cultural Heritage at the Centre for Conservation and Restoration La Venaria Reale . The handmade dress under examination is an evening dress of the '20s, in blue silk, decorated with a white beaded embroidery and belongs to the Civic Museums of Modena. The dress showed consumptions on the entire surface, lacerations on the back and near the sleeves, which detached from the body of the dress. The aim of the present thesis is to study some material aspects related to the dress, in order to answer the questions posed by the restorer and to better recognize the techniques used for the production of the constituent materials. A diagnostic plan has been programmed and it included analysis with optical microscopy, infrared reflectography in false colour, reflectance spectrometry with fiber optics (FORS) and X-ray induced fluorescence spectrometry (XRF). With the optical microscope it was possible to confirm that the fiber of the fabric is silk and that the sewing threads are made of mercerized cotton. In addition, it allowed to know the type of framework and the morphology of the degradation processes. The IR reflectography in false colour showed the homogeneity of the fabric and sewing yarns. The FORS analysis was carried out to reveal which dye was applied to the fabric; unfortunately the very dark colour did not favor the analysis, but there was an indication that it could be Indigo-carmine, an artificial derivative of Indigotina. The XRF technique has provided information both on the composition of the matrix of the beads, confirming that it is glass, and on the presence of a possible tin-based charge on the silk fabric. Another hypothesis, which could not be verified, is that this element was used as a mordant for dyeing. Based on the knowledge of results acquired through the diagnostic investigation, the restorer healed the gaps, according to the shape and decorative model studied, and then she carried out a sandwich consolidation, because of the fragility of the fibers. Fabrics and yarns used for the restoration were dyed in order to reproduce the colour of the original dress.
Il lavoro di tesi è stato svolto in parallelo e a supporto di una tesi laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, svolta presso il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Il manufatto considerato nel lavoro di restauro è un abito da sera degli anni '20, in seta blu, decorato con un ricamo a perline bianche e proveniente dai Musei Civici di Modena. Sul vestito erano visibili consunzioni su tutta la superficie, lacerazioni sul retro e in prossimità delle maniche, pervenute staccate dal resto. L'obiettivo della presente tesi è quello di studiare l'oggetto per rispondere alle domande che la restauratrice si è posta e riconoscere meglio le tecniche impiegate per la produzione dei materiali costituenti l'abito e le decorazioni. È stato programmato un piano diagnostico che ha previsto analisi con microscopia ottica, riflettografia infrarossa in falso colore, spettrometria di riflettanza con fibre ottiche (FORS) e spettrometria di fluorescenza indotta da raggi X (XRF). Con il microscopio ottico è stato possibile confermare che la fibra del tessuto è seta e che i filati di cucitura sono in cotone mercerizzato. In aggiunta, la tecnica ha permesso di indagare il tipo di armatura e le caratteristiche del degrado. La riflettografia IR in falso colore ha mostrato l'omogeneità del tessuto e dei filati di cucitura. L'analisi FORS è stata effettuata per rivelare quale fosse il colorante applicato al tessuto; purtroppo il colore molto scuro non ha favorito l'analisi, ma si è avuta una indicazione sul fatto che potesse trattarsi di Indigo-carmine, un derivato artificiale dell'Indigotina. La tecnica XRF ha fornito informazioni sia sulla composizione della matrice delle perline, confermando che si tratti di vetro, sia sulla presenza di una probabile carica a base di stagno sul tessuto in seta. Un'altra ipotesi, che non è stata comunque possibile verificare, é che questo elemento sia stato impiegato come mordente per la tintura. Basandosi sulle conoscenze acquisite attraverso l'indagine diagnostica, la restauratrice è intervenuta risarcendo le lacune, secondo forma e modello decorativo studiato, e successivamente ha effettuato un consolidamento a sandwich per compensare i problemi strutturali legati alla fragilità della fibra. Inoltre, i tessuti e i filati inseriti sono stati sottoposti alla tintura al fine di riprodurre la tonalità cromatica della superficie originale.
Indagine diagnostica a supporto dello studio e del restauro di un abito da sera degli anni '20 dei Musei Civici di Modena
MEZZATESTA, ILARIA
2018/2019
Abstract
Il lavoro di tesi è stato svolto in parallelo e a supporto di una tesi laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, svolta presso il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Il manufatto considerato nel lavoro di restauro è un abito da sera degli anni '20, in seta blu, decorato con un ricamo a perline bianche e proveniente dai Musei Civici di Modena. Sul vestito erano visibili consunzioni su tutta la superficie, lacerazioni sul retro e in prossimità delle maniche, pervenute staccate dal resto. L'obiettivo della presente tesi è quello di studiare l'oggetto per rispondere alle domande che la restauratrice si è posta e riconoscere meglio le tecniche impiegate per la produzione dei materiali costituenti l'abito e le decorazioni. È stato programmato un piano diagnostico che ha previsto analisi con microscopia ottica, riflettografia infrarossa in falso colore, spettrometria di riflettanza con fibre ottiche (FORS) e spettrometria di fluorescenza indotta da raggi X (XRF). Con il microscopio ottico è stato possibile confermare che la fibra del tessuto è seta e che i filati di cucitura sono in cotone mercerizzato. In aggiunta, la tecnica ha permesso di indagare il tipo di armatura e le caratteristiche del degrado. La riflettografia IR in falso colore ha mostrato l'omogeneità del tessuto e dei filati di cucitura. L'analisi FORS è stata effettuata per rivelare quale fosse il colorante applicato al tessuto; purtroppo il colore molto scuro non ha favorito l'analisi, ma si è avuta una indicazione sul fatto che potesse trattarsi di Indigo-carmine, un derivato artificiale dell'Indigotina. La tecnica XRF ha fornito informazioni sia sulla composizione della matrice delle perline, confermando che si tratti di vetro, sia sulla presenza di una probabile carica a base di stagno sul tessuto in seta. Un'altra ipotesi, che non è stata comunque possibile verificare, é che questo elemento sia stato impiegato come mordente per la tintura. Basandosi sulle conoscenze acquisite attraverso l'indagine diagnostica, la restauratrice è intervenuta risarcendo le lacune, secondo forma e modello decorativo studiato, e successivamente ha effettuato un consolidamento a sandwich per compensare i problemi strutturali legati alla fragilità della fibra. Inoltre, i tessuti e i filati inseriti sono stati sottoposti alla tintura al fine di riprodurre la tonalità cromatica della superficie originale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/28316