Il diabete mellito di tipo 2 (T2D) è un disordine metabolico che rappresenta una delle patologie croniche più diffuse a livello mondiale, con elevato indice di morbilità e mortalità. È caratterizzato da una combinazione di fattori genetici e ambientali, tra i quali l'età, il sovrappeso e la sedentarietà, associati a infiammazione cronica, insulino-resistenza e riduzione della secrezione di insulina, con conseguente danno multiorgano. L'obesità persistente genera specie reattive dell'ossigeno (ROS) e specie nitrosative (RNS), la cui sovrapproduzione, insieme alla riduzione dell'attività di enzimi antiossidanti, è alla base dell'insorgenza di disfunzione endoteliale e insulino-resistenza. Inoltre, lo stress ossidativo inibisce la secrezione di insulina nelle cellule 𝛽 pancreatiche, attivando la proteina di disaccoppiamento 2 (UCP-2), che, a sua volta, riduce il rapporto adenosina trifosfato (ATP) / adenosina difosfato (ADP), e quindi la risposta secretoria attivata dall'ATP. Questo meccanismo, indotto dall'iperglicemia e dal conseguente stato infiammatorio, è alla base della disfunzione pancreatica del T2D. Negli ultimi anni diversi metaboliti di origine vegetale, specialmente i sesquiterpeni, hanno ricevuto particolare attenzione come potenziali nutraceutici per il T2D, grazie ai loro effetti antiossidanti, antinfiammatori e ipoglicemizzanti, mediati da modulazione di enzimi, recettori e vie di segnalazione alterate nel T2D e nelle sue complicanze. Tra i sesquiterpeni, grande interesse da parte della comunità scientifica è stato rivolto al ß-caryophyllene (BCP). Il BCP mostra infatti un agonismo completo selettivo per il recettore dei cannabinoidi di tipo 2 (CB2R), che svolge un ruolo chiave nella modulazione della funzione immunitaria, del metabolismo, dell'infiammazione e rappresenta un bersaglio farmacologico per le patologie infiammatorie croniche. Il BCP possiede un'azione agonista sui sottotipi di recettori attivati da proliferatori perossisomiali, PPAR-α e PPAR-γ. Recenti studi che verranno analizzati in questa tesi, hanno evidenziato le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, e anti-ipoglicemizzanti del BCP, nonché il suo potenziale utilizzo per il recupero della funzione pancreatica nel T2D.

Il Beta-caryophyllene: una molecola promettente per il recupero della funzione pancreatica nel diabete di tipo 2

ABALAI, RALUCA ELENA
2019/2020

Abstract

Il diabete mellito di tipo 2 (T2D) è un disordine metabolico che rappresenta una delle patologie croniche più diffuse a livello mondiale, con elevato indice di morbilità e mortalità. È caratterizzato da una combinazione di fattori genetici e ambientali, tra i quali l'età, il sovrappeso e la sedentarietà, associati a infiammazione cronica, insulino-resistenza e riduzione della secrezione di insulina, con conseguente danno multiorgano. L'obesità persistente genera specie reattive dell'ossigeno (ROS) e specie nitrosative (RNS), la cui sovrapproduzione, insieme alla riduzione dell'attività di enzimi antiossidanti, è alla base dell'insorgenza di disfunzione endoteliale e insulino-resistenza. Inoltre, lo stress ossidativo inibisce la secrezione di insulina nelle cellule 𝛽 pancreatiche, attivando la proteina di disaccoppiamento 2 (UCP-2), che, a sua volta, riduce il rapporto adenosina trifosfato (ATP) / adenosina difosfato (ADP), e quindi la risposta secretoria attivata dall'ATP. Questo meccanismo, indotto dall'iperglicemia e dal conseguente stato infiammatorio, è alla base della disfunzione pancreatica del T2D. Negli ultimi anni diversi metaboliti di origine vegetale, specialmente i sesquiterpeni, hanno ricevuto particolare attenzione come potenziali nutraceutici per il T2D, grazie ai loro effetti antiossidanti, antinfiammatori e ipoglicemizzanti, mediati da modulazione di enzimi, recettori e vie di segnalazione alterate nel T2D e nelle sue complicanze. Tra i sesquiterpeni, grande interesse da parte della comunità scientifica è stato rivolto al ß-caryophyllene (BCP). Il BCP mostra infatti un agonismo completo selettivo per il recettore dei cannabinoidi di tipo 2 (CB2R), che svolge un ruolo chiave nella modulazione della funzione immunitaria, del metabolismo, dell'infiammazione e rappresenta un bersaglio farmacologico per le patologie infiammatorie croniche. Il BCP possiede un'azione agonista sui sottotipi di recettori attivati da proliferatori perossisomiali, PPAR-α e PPAR-γ. Recenti studi che verranno analizzati in questa tesi, hanno evidenziato le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, e anti-ipoglicemizzanti del BCP, nonché il suo potenziale utilizzo per il recupero della funzione pancreatica nel T2D.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
871804_tesibetacaryophyllene.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 967.71 kB
Formato Adobe PDF
967.71 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/28314