The UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD) recognizes the right to inclusive education for all persons with disabilities1. However, recent research suggests that there are many barriers to the realisation of this right in the lived experience of children with disabilities, as regular schools with inclusive orientation still face many barriers and challenges. Therefore, taking a rights-based approach, this paper presents part of the results of a research project aimed at developing a clear understanding of inclusive education and identifying proper strategies to enhance it. The project's overall goal is to identify and analyse the factors that enable quality and effective pre-primary programmes for all children in inclusive early years settings, starting with the analysis of educational and training needs, such as the need for socialization, the need to increase one's autonomy in routine activities, to foster communicative 1 The definitions and methodologies used vary so greatly between countries that international comparisons still remain difficult. This also makes it hard for signatories of the CRPD to monitor their progress in implementing the Convention against a common set of indicators” (World Health Organization, The World Bank, 2012, pag. 24). 9 Nel 2007 l'OMS ha elaborato un'ulteriore classificazione per valutare la salute dei bambini e degli adolescenti in funzione del loro stadio di sviluppo e in rapporto all'ambiente in cui vivono (International Classification of Functioning, Disability and Health for Children and Youth (ICF–CY). 6 intentionality, to enhance attention and memorization and finally to encourage cooperation during group activities. The study uses the qualitative methodology and the case study design and it proposes a series of tailor-made activities used to implement cognitive, language and social development, such as playful activities, problem-solving and logical sequences, which have proven to be functional in supporting early childhood learning. The use of these techniques allows the development of social skills, interaction with others, mediation and competitiveness and the results of this study shows how such activities can be used to motivate children to improve those skills.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) riconosce il diritto all'istruzione inclusiva per tutte le persone con disabilità. Tuttavia, ricerche recenti mostrano che ancora molte solo le barriere che ostacolano la piena realizzazione di questo diritto. Infatti, sebbene sulla carta la scuola inclusiva sia un diritto per tutti e sebbene molte scuole presentino già orientamenti inclusivi, l'inclusione permane comunque un obiettivo non semplice da realizzare. Il presente studio, si propone quindi di partire dal lungo e complesso iter normativo che regolamenta l'inclusione scolastica, per presentare in un secondo momento i risultati empirici del progetto di ricerca vero e proprio, il cui obiettivo primario è quello di sviluppare una chiara comprensione di cosa significhi “educazione inclusiva”, nonché di individuare strategie e tecniche adeguate per implementarla in ambito educativo e didattico. Si tratta di identificare e analizzare i fattori che consentono programmi efficaci e di qualità per l'educazione pre-primaria, a partire da quella che è l'analisi dei bisogni educativi e formativi per una formazione efficace, quali il bisogno di socializzazione, di accrescere la propria autonomia nelle attività di routine, di favorire l'intenzionalità comunicativa, di potenziare la capacità di attenzione e memorizzazione ed infine di favorire la cooperazione durante le attività di gruppo. Il presente studio di caso si avvale inoltre di metodi di ricerca qualitativa e propone una serie di attività specifiche mirate al potenziamento dello sviluppo cognitivo, linguistico e sociale, quali attività ludiche, di problem-solving e sequenze logiche, dimostratesi appunto funzionali a supportare l'apprendimento nella prima infanzia. L'impiego di queste tecniche permette lo sviluppo di abilità sociali, d'interazione con gli altri, di mediazione e di competitività e pertanto i risultati di questo studio mostrano come le suddette attività possano essere utilizzate per motivare i bambini a migliorare tali competenze.

COSTRUIRE CONTESTI EDUCATIVI INCLUSIVI AL NIDO D' INFANZIA Una prospettiva psicopedagogica per promuovere l'educazione inclusiva per i bambini con disabilità nei servizi educativi per l'infanzia

PERUGIA, ANNA
2019/2020

Abstract

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) riconosce il diritto all'istruzione inclusiva per tutte le persone con disabilità. Tuttavia, ricerche recenti mostrano che ancora molte solo le barriere che ostacolano la piena realizzazione di questo diritto. Infatti, sebbene sulla carta la scuola inclusiva sia un diritto per tutti e sebbene molte scuole presentino già orientamenti inclusivi, l'inclusione permane comunque un obiettivo non semplice da realizzare. Il presente studio, si propone quindi di partire dal lungo e complesso iter normativo che regolamenta l'inclusione scolastica, per presentare in un secondo momento i risultati empirici del progetto di ricerca vero e proprio, il cui obiettivo primario è quello di sviluppare una chiara comprensione di cosa significhi “educazione inclusiva”, nonché di individuare strategie e tecniche adeguate per implementarla in ambito educativo e didattico. Si tratta di identificare e analizzare i fattori che consentono programmi efficaci e di qualità per l'educazione pre-primaria, a partire da quella che è l'analisi dei bisogni educativi e formativi per una formazione efficace, quali il bisogno di socializzazione, di accrescere la propria autonomia nelle attività di routine, di favorire l'intenzionalità comunicativa, di potenziare la capacità di attenzione e memorizzazione ed infine di favorire la cooperazione durante le attività di gruppo. Il presente studio di caso si avvale inoltre di metodi di ricerca qualitativa e propone una serie di attività specifiche mirate al potenziamento dello sviluppo cognitivo, linguistico e sociale, quali attività ludiche, di problem-solving e sequenze logiche, dimostratesi appunto funzionali a supportare l'apprendimento nella prima infanzia. L'impiego di queste tecniche permette lo sviluppo di abilità sociali, d'interazione con gli altri, di mediazione e di competitività e pertanto i risultati di questo studio mostrano come le suddette attività possano essere utilizzate per motivare i bambini a migliorare tali competenze.
ITA
The UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD) recognizes the right to inclusive education for all persons with disabilities1. However, recent research suggests that there are many barriers to the realisation of this right in the lived experience of children with disabilities, as regular schools with inclusive orientation still face many barriers and challenges. Therefore, taking a rights-based approach, this paper presents part of the results of a research project aimed at developing a clear understanding of inclusive education and identifying proper strategies to enhance it. The project's overall goal is to identify and analyse the factors that enable quality and effective pre-primary programmes for all children in inclusive early years settings, starting with the analysis of educational and training needs, such as the need for socialization, the need to increase one's autonomy in routine activities, to foster communicative 1 The definitions and methodologies used vary so greatly between countries that international comparisons still remain difficult. This also makes it hard for signatories of the CRPD to monitor their progress in implementing the Convention against a common set of indicators” (World Health Organization, The World Bank, 2012, pag. 24). 9 Nel 2007 l'OMS ha elaborato un'ulteriore classificazione per valutare la salute dei bambini e degli adolescenti in funzione del loro stadio di sviluppo e in rapporto all'ambiente in cui vivono (International Classification of Functioning, Disability and Health for Children and Youth (ICF–CY). 6 intentionality, to enhance attention and memorization and finally to encourage cooperation during group activities. The study uses the qualitative methodology and the case study design and it proposes a series of tailor-made activities used to implement cognitive, language and social development, such as playful activities, problem-solving and logical sequences, which have proven to be functional in supporting early childhood learning. The use of these techniques allows the development of social skills, interaction with others, mediation and competitiveness and the results of this study shows how such activities can be used to motivate children to improve those skills.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/28302