Le dinamiche sociali, per definizione, sono così potenti e indomabili che nessuna organizzazione o ente del terzo settore sarebbe in grado di affrontare autonomamente. Nella logica dei processi sociali e non solo la cooprogettazione serve a integrare mondi apparentemente distanti, definisce un accordo che permette di cooperare per superare le sfide odierne; Ogni organizzazione o ente segue da sempre dinamiche organizzative diverse per natura; ambire a restare in un contesto competitivo comporta una destrutturazione, ridefinizione delle dinamiche e logiche organizzative, generando nuove prospettive di cambiamento in ragione delle risorse e competenze esistenti. L'obiettivo della ricerca è approfondire se un'organizzazione costruita su una logica di tipo top-down possa snaturare o modellare alcuni aspetti dell'approccio finora adottato, avvalendosi di una logica di tipo botton-up come appunto il DesignThinking. La strategia applicata per raccogliere risposte è l'intervista semi-strutturata, verrà rivolta a soggetti di organizzazioni ed enti del terzo settore che nella maniera più personale possibile contribuiranno a rendere più chiaro e diretto il processo. Il risultato è il modernismo semantico. Sono tutti disponibili ad ambire a nuove prospettive? Il DT consente di gestire il cambiamento in maniera adeguata?
APPROCCIO AL DESIGN THINKING Considerazioni e prospettive per il cambiamento
AGLIANO, SILVIA
2019/2020
Abstract
Le dinamiche sociali, per definizione, sono così potenti e indomabili che nessuna organizzazione o ente del terzo settore sarebbe in grado di affrontare autonomamente. Nella logica dei processi sociali e non solo la cooprogettazione serve a integrare mondi apparentemente distanti, definisce un accordo che permette di cooperare per superare le sfide odierne; Ogni organizzazione o ente segue da sempre dinamiche organizzative diverse per natura; ambire a restare in un contesto competitivo comporta una destrutturazione, ridefinizione delle dinamiche e logiche organizzative, generando nuove prospettive di cambiamento in ragione delle risorse e competenze esistenti. L'obiettivo della ricerca è approfondire se un'organizzazione costruita su una logica di tipo top-down possa snaturare o modellare alcuni aspetti dell'approccio finora adottato, avvalendosi di una logica di tipo botton-up come appunto il DesignThinking. La strategia applicata per raccogliere risposte è l'intervista semi-strutturata, verrà rivolta a soggetti di organizzazioni ed enti del terzo settore che nella maniera più personale possibile contribuiranno a rendere più chiaro e diretto il processo. Il risultato è il modernismo semantico. Sono tutti disponibili ad ambire a nuove prospettive? Il DT consente di gestire il cambiamento in maniera adeguata?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/28284