This thesis reconstructs the political path of the popular movement in the commune of Moncalieri between 1328 and 1367. It has been possible to trace a coherent development process in these decades, which finds numerous comparisons in the historiography concerning the “Popolo” in the communes of the north-central Italy during the late Middle Ages. Nevertheless, this process also reveals some important differences, which make the case of Moncalieri original and interesting, primarily due to its condition of commune submitted to the princes of Savoia-Acaia, the lords of Piedmont at the end of the Middle Ages. By analysing numerous registers of the “Ordinati”, the reports of the communal council meetings, and several others fiscal, administrative and legal documents, mostly unpublished, it has been possible to identify four phases of the “Popolo” of Moncalieri and of the urban political conflict. Between 1328 and 1337, the popular movement was informal and largely ousted from the communal institution. When the prince Giacomo of Savoia-Acaia founded the society of “Popolo”, in 1337-1338, the movement became a major protagonist in the urban political life: it gained a new structure and joined the commune, influencing it from the inside. Later, from 1342 to 1359, the popular movement, now institutionalized in the society of “Popolo”, governed the commune of Moncalieri; during this phase, the society's rectors gained a central institutional function, as they intervened in almost all the decisions taken by the council and the commune. Lastly, from 1360 a phase of decline hit the society: the struggles between Giacomo of Savoia-Acaia and his cousin, Amedeo VI, count of Savoia led to deep transformations in the administration of the princedom of Piedmont. In this new context, the societies of “Popolo” no longer played a crucial role for the lord and we can see a political marginalisation of the society of Moncalieri. The society continued to have a central institutional function, but his freedom was increasingly limited by the Savoy officers and by the pression of the conjuncture. When Piedmont returned under the control of Giacomo of Savoia-Acaia, in 1363, the society was suppressed. In those years, on the one hand, a new urban elite, composed by ex-members of the society of “Popolo” and aristocrats, emerged; on the other hand, a new informal popular movement reassembled, and started opposing the new ruling class. The political action of the “Popolo” of Moncalieri focused on some classical themes of the popular movements in the communes of north-central Italy: among them, fiscality, management of finances, a large participation in the institution and the control of violence. However, a truly innovative element can be highlighted in comparison to the main popular governments reconstructed by the historiography: the role played by the lord, the prince of Savoia-Acaia, Giacomo. The prince was a true protagonist of the story of the “Popolo” of Moncalieri: he supported the popular side, he turned the movement into a society, and intervened several times in its favour.
La tesi ricostruisce il percorso politico del movimento popolare del comune di Moncalieri dal 1328 al 1367. Nel corso di questi circa quarant'anni si è potuto rintracciare un processo di sviluppo coerente che trova numerosi riscontri nella storiografia riguardante il Popolo nei comuni dell'Italia centro-settentrionale durante il basso medioevo. Tuttavia, vi sono anche alcune importanti differenze che rendono il caso moncalierese originale e interessante, soprattutto in relazione alla sua condizione di comune sottomesso ai principi di Savoia-Acaia, i signori del Piemonte negli ultimi secoli del medioevo. Attraverso l'analisi di molteplici registri di Ordinati, i resoconti del consiglio cittadino, e di numerosi altri documenti fiscali, amministrativi e legislativi, in larga parte inediti, si sono potute ricostruire quattro fasi del Popolo moncalierese e della lotta politica cittadina. Nel periodo 1328-1337, il movimento popolare è informale e in larga parte estromesso dall'istituzione comunale. Con la fondazione della società di Popolo da parte del principe di Savoia-Acaia, Giacomo, nel 1337-1338, il movimento diventa protagonista della vita politica cittadina, si struttura e comincia ad influenzare il comune dall'interno. In seguito, dal 1342 al 1359, il movimento popolare, istituzionalizzato in società di Popolo, governa il comune di Moncalieri; in questa fase, i rettori della società hanno una funzione istituzionale centrale, intervenendo in quasi tutte le decisioni prese dal comune. Infine, dagli anni '60 del Trecento si assiste al declino della società: le lotte che oppongono Giacomo di Savoia-Acaia al cugino Amedeo VI, conte di Savoia, portano a profonde trasformazioni nella gestione del principato piemontese. Nel nuovo contesto, le società di Popolo non svolgono più un ruolo nevralgico per il signore e si assiste a una marginalizzazione politica della società di Moncalieri; essa continua ad avere una funzione istituzionale centrale, ma la sua libertà è sempre più limitata dagli ufficiali sabaudi e dalla pressione della congiuntura. Con il ritorno dell'appannaggio piemontese a Giacomo di Savoia-Acaia, nel 1363, la società è sciolta. Si assiste alla composizione di una nuova élite cittadina mista di popolari e aristocratici e alla ricomposizione di un movimento popolare informale che si oppone a tale classe dirigente. L'azione politica del Popolo di Moncalieri si rivolge ad alcuni temi classici dei movimenti popolari dei comuni dell'Italia centro-settentrionale: fra i più importanti, la fiscalità, la gestione delle finanze, la partecipazione all'istituzione e il controllo della violenza. Un elemento che è decisamente innovativo rispetto al quadro di riferimento ricostruito dalla storiografia, però, è il ruolo giocato dal signore, il principe di Savoia-Acaia, Giacomo. Il principe diviene un vero protagonista della vicenda del Popolo di Moncalieri, sostenendo la parte dei popolari, istituzionalizzandola e intervenendo numerose volte in suo favore.
Un "Popolo" tra comune e principe. Moncalieri, 1328-1367
DELMASTRO, UMBERTO MARIA
2019/2020
Abstract
La tesi ricostruisce il percorso politico del movimento popolare del comune di Moncalieri dal 1328 al 1367. Nel corso di questi circa quarant'anni si è potuto rintracciare un processo di sviluppo coerente che trova numerosi riscontri nella storiografia riguardante il Popolo nei comuni dell'Italia centro-settentrionale durante il basso medioevo. Tuttavia, vi sono anche alcune importanti differenze che rendono il caso moncalierese originale e interessante, soprattutto in relazione alla sua condizione di comune sottomesso ai principi di Savoia-Acaia, i signori del Piemonte negli ultimi secoli del medioevo. Attraverso l'analisi di molteplici registri di Ordinati, i resoconti del consiglio cittadino, e di numerosi altri documenti fiscali, amministrativi e legislativi, in larga parte inediti, si sono potute ricostruire quattro fasi del Popolo moncalierese e della lotta politica cittadina. Nel periodo 1328-1337, il movimento popolare è informale e in larga parte estromesso dall'istituzione comunale. Con la fondazione della società di Popolo da parte del principe di Savoia-Acaia, Giacomo, nel 1337-1338, il movimento diventa protagonista della vita politica cittadina, si struttura e comincia ad influenzare il comune dall'interno. In seguito, dal 1342 al 1359, il movimento popolare, istituzionalizzato in società di Popolo, governa il comune di Moncalieri; in questa fase, i rettori della società hanno una funzione istituzionale centrale, intervenendo in quasi tutte le decisioni prese dal comune. Infine, dagli anni '60 del Trecento si assiste al declino della società: le lotte che oppongono Giacomo di Savoia-Acaia al cugino Amedeo VI, conte di Savoia, portano a profonde trasformazioni nella gestione del principato piemontese. Nel nuovo contesto, le società di Popolo non svolgono più un ruolo nevralgico per il signore e si assiste a una marginalizzazione politica della società di Moncalieri; essa continua ad avere una funzione istituzionale centrale, ma la sua libertà è sempre più limitata dagli ufficiali sabaudi e dalla pressione della congiuntura. Con il ritorno dell'appannaggio piemontese a Giacomo di Savoia-Acaia, nel 1363, la società è sciolta. Si assiste alla composizione di una nuova élite cittadina mista di popolari e aristocratici e alla ricomposizione di un movimento popolare informale che si oppone a tale classe dirigente. L'azione politica del Popolo di Moncalieri si rivolge ad alcuni temi classici dei movimenti popolari dei comuni dell'Italia centro-settentrionale: fra i più importanti, la fiscalità, la gestione delle finanze, la partecipazione all'istituzione e il controllo della violenza. Un elemento che è decisamente innovativo rispetto al quadro di riferimento ricostruito dalla storiografia, però, è il ruolo giocato dal signore, il principe di Savoia-Acaia, Giacomo. Il principe diviene un vero protagonista della vicenda del Popolo di Moncalieri, sostenendo la parte dei popolari, istituzionalizzandola e intervenendo numerose volte in suo favore.File | Dimensione | Formato | |
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