Affettività in carcere: prospettive costituzionali.

This thesis delves into the constitutional rights of Italian prisoners, focusing on parenthood and sexuality within the prison context. Grounded in the principle of the humanity of punishment enshrined in Article 27, paragraph 3, of the Italian Constitution, the study examines how this principle supports the right of inmates to maintain meaningful emotional ties during incarceration. The first chapter outlines prisoners' parental rights in the international, European, and national contexts, highlighting the role of organizations such as BambiniSenzaSbarre and Antigone. The second chapter analyzes alternative sentencing measures in Italy, particularly house arrest, and the Constitutional Court’s role in balancing punitive-rehabilitative needs with the protection of family bonds. The final chapter explores the right to sexuality in prison, emphasizing the Court’s interventions to ensure this constitutional right, along with a comparison to other European countries where the right to sexuality in prison is already recognized. This comparative analysis provides reference models for Italy, underscoring how enhanced protection of prisoners' rights can improve penitentiary treatment without compromising internal security.

Questa tesi approfondisce i diritti costituzionali dei detenuti italiani, con un focus su genitorialità e sessualità all'interno del contesto carcerario. Basata sul principio di umanità della pena sancito dall’art. 27, comma 3, della Costituzione Italiana, l’indagine esamina come questo principio supporti il diritto dei detenuti a mantenere legami affettivi significativi durante la detenzione. Il primo capitolo definisce i diritti genitoriali dei detenuti nel contesto internazionale, europeo e nazionale, evidenziando il contributo di associazioni come BambiniSenzaSbarre e Antigone. Il secondo capitolo analizza le misure alternative alla detenzione in Italia, in particolare la detenzione domiciliare, e il ruolo della Corte costituzionale nel bilanciare esigenze punitivo-rieducative con la tutela degli affetti familiari. Il capitolo finale esplora il diritto alla sessualità in carcere, evidenziando gli interventi della Corte per garantire questo diritto costituzionale e includendo un confronto con altri Paesi europei in cui il diritto alla sessualità in carcere è già riconosciuto. Questa analisi comparativa offre modelli di riferimento per l’Italia, sottolineando come una maggiore tutela dei diritti dei detenuti possa migliorare il trattamento penitenziario senza compromettere la sicurezza interna.