Le infestazioni da strongili e ascaridi sono le malattie parassitarie più importanti che interessano gli equini. Le infezioni sostenute da ascaridi portano allo sviluppo di immunità per cui i soggetti più colpiti risultano essere i puledri mentre i piccoli strongili, insieme alle tenie, parassitano cavalli di tutte le età. Numerose sono le molecole utilizzate e attive contro i nematodi, trematodi e cestod. Il Pyrantel, tetraidropirimidina, viene utilizzata sottoforma di sale pamoato, ha un'azione diretta ed è un colinomimetico; l'ivermectina, lattone macrociclico, ha invece ha azione indiretta: il suo meccanismo d'azione è ritenuto più conseguente ad una interferenza sul sito di legame per il glutammato, contiguo al recettore per il GABA. Composto lipofilo e a spettro antielmintico molto ampio che comprende adulti e stadi larvali a localizzazione gastrointestinale e polmonare. La presenza di questi parassiti viene rilevata principalmente in seguito a esami copromicroscopici, cui seguono osservazione microscopica in camera di McMaster, metodica Mini- Flotac e Fill- Flotac. Numerosi studi hanno dimostrato la resistenza di ascaridi, strongili e tenie a tetraidropirimidine, lattoni macrociclici e benzimidazolici. I trattamenti frequenti e le basse dosi utilizzate hanno contribuito a incrementare i fenomeni di farmacoresistenza, soprattutto nei confronti i ciatostomi, che hanno la capacità di essere patogeni sia allo stadio adulto che larvale. Sono in grado inoltre di incistarsi a livello della parete inestinale proteggendosi così dall'azione dei farmaci. Porre una maggior attenzione a questi punti cruciali potrà favorire, in futuro, ad una diminuzione dell'insorgenza di resistenze nei confronti degli elminti degli equini. Tutto questo contribuirà anche a debellare i parassiti nei vari stadi larvali, in modo da ridurre notevolmente anche l'incidenza di poatologie gastroenteriche nei cavalli

Elmintiasi del cavallo:il problema della farmacoresistenza

CROSETTI, SARA
2019/2020

Abstract

Le infestazioni da strongili e ascaridi sono le malattie parassitarie più importanti che interessano gli equini. Le infezioni sostenute da ascaridi portano allo sviluppo di immunità per cui i soggetti più colpiti risultano essere i puledri mentre i piccoli strongili, insieme alle tenie, parassitano cavalli di tutte le età. Numerose sono le molecole utilizzate e attive contro i nematodi, trematodi e cestod. Il Pyrantel, tetraidropirimidina, viene utilizzata sottoforma di sale pamoato, ha un'azione diretta ed è un colinomimetico; l'ivermectina, lattone macrociclico, ha invece ha azione indiretta: il suo meccanismo d'azione è ritenuto più conseguente ad una interferenza sul sito di legame per il glutammato, contiguo al recettore per il GABA. Composto lipofilo e a spettro antielmintico molto ampio che comprende adulti e stadi larvali a localizzazione gastrointestinale e polmonare. La presenza di questi parassiti viene rilevata principalmente in seguito a esami copromicroscopici, cui seguono osservazione microscopica in camera di McMaster, metodica Mini- Flotac e Fill- Flotac. Numerosi studi hanno dimostrato la resistenza di ascaridi, strongili e tenie a tetraidropirimidine, lattoni macrociclici e benzimidazolici. I trattamenti frequenti e le basse dosi utilizzate hanno contribuito a incrementare i fenomeni di farmacoresistenza, soprattutto nei confronti i ciatostomi, che hanno la capacità di essere patogeni sia allo stadio adulto che larvale. Sono in grado inoltre di incistarsi a livello della parete inestinale proteggendosi così dall'azione dei farmaci. Porre una maggior attenzione a questi punti cruciali potrà favorire, in futuro, ad una diminuzione dell'insorgenza di resistenze nei confronti degli elminti degli equini. Tutto questo contribuirà anche a debellare i parassiti nei vari stadi larvali, in modo da ridurre notevolmente anche l'incidenza di poatologie gastroenteriche nei cavalli
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