Lo studio dell'economia ha sempre enfatizzato l'idea del ciclo economico come modello di descrizione dell'andamento temporale delle variabili macroeconomiche e, in particolare, del prodotto interno lordo: in base a tali teorie, fasi di espansione e di crescita di un'economia si alternano a fasi di riduzione del Pil. L'esperienza giapponese nel corso degli anni Novanta del Novecento, ma in particolare il vissuto dell'economia europea e statunitense dopo la Grande Recessione, dimostrano però come i sistemi economici non siano sempre contraddistinti da fluttuazioni periodiche, ma anche da periodi prolungati di crescita del prodotto al di sotto del suo livello potenziale. Pertanto, l'intento del seguente elaborato è quello di descrivere le caratteristiche di tale fenomeno (conosciuto con l'espressione “stagnazione secolare”) ispirandosi alle osservazioni e ai dati raccolti negli anni susseguenti la crisi finanziaria del 2008, nonché di spiegare i fattori economici che hanno indotto tale fase di stagnazione, con particolare enfasi sul problema dello zero lower bound, l'aumento dell'offerta di risparmi e la riduzione della domanda di investimenti. Tali argomentazioni verranno trattate all'interno della prima sezione dell'elaborato. La restante parte del lavoro si articolerà in altre due brevi sezioni: la prima è dedicata alle possibili soluzioni a livello di politica economica, in particolare l'inapplicabilità della soluzione proposta da Krugman nel modello della trappola della liquidità e l'importanza della politica fiscale. L'ultima sezione sarà incentrata invece sugli aspetti peculiari del periodo di stagnazione nell'Eurozona.

STAGNAZIONE SECOLARE: CAUSE E POSSIBILI SOLUZIONI A UNO DEI PIU' GRANDI PROBLEMI DELL'ECONOMIA MODERNA

FALLETTI, SARA
2019/2020

Abstract

Lo studio dell'economia ha sempre enfatizzato l'idea del ciclo economico come modello di descrizione dell'andamento temporale delle variabili macroeconomiche e, in particolare, del prodotto interno lordo: in base a tali teorie, fasi di espansione e di crescita di un'economia si alternano a fasi di riduzione del Pil. L'esperienza giapponese nel corso degli anni Novanta del Novecento, ma in particolare il vissuto dell'economia europea e statunitense dopo la Grande Recessione, dimostrano però come i sistemi economici non siano sempre contraddistinti da fluttuazioni periodiche, ma anche da periodi prolungati di crescita del prodotto al di sotto del suo livello potenziale. Pertanto, l'intento del seguente elaborato è quello di descrivere le caratteristiche di tale fenomeno (conosciuto con l'espressione “stagnazione secolare”) ispirandosi alle osservazioni e ai dati raccolti negli anni susseguenti la crisi finanziaria del 2008, nonché di spiegare i fattori economici che hanno indotto tale fase di stagnazione, con particolare enfasi sul problema dello zero lower bound, l'aumento dell'offerta di risparmi e la riduzione della domanda di investimenti. Tali argomentazioni verranno trattate all'interno della prima sezione dell'elaborato. La restante parte del lavoro si articolerà in altre due brevi sezioni: la prima è dedicata alle possibili soluzioni a livello di politica economica, in particolare l'inapplicabilità della soluzione proposta da Krugman nel modello della trappola della liquidità e l'importanza della politica fiscale. L'ultima sezione sarà incentrata invece sugli aspetti peculiari del periodo di stagnazione nell'Eurozona.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/27830