Nanni Balestrini è stato un autore poliedrico, infatti le sue opere hanno spaziato dalla poesia al romanzo sperimentale, dal romanzo industriale alle arti visive. Vogliamo tutto è stato il suo romanzo che indubbiamente ha riscosso maggiore successo. In questa tesi non si prenderanno in considerazione gli aspetti storici e politici del testo, ma si leggerà Vogliamo tutto come fosse semplicemente un'opera letteraria, che si può inserire nel filone letterario del romanzo industriale. Sarà analizzata, in particolare, la figura del protagonista, Alfonso Natella,il giovane operaio meridionale a cui è anche dedicato il libro. Il romanzo secondo l'autore dovrebbe cantare le gesta dell'operaio massa, che verso la fine degli anni Sessanta lavora nelle grandi fabbriche del Nord e che nella primavera del 1969 è protagonista di importanti scioperi all'interno dello stabilimento di Mirafiori. Queste lotte sfoceranno poi alla battaglia di corso Traiano, descritta con toni epici nel libro. Nell'elaborato si proverà a dimostrare quanto Alfonso non sia un operaio massa tipico, ma presenti caratteristiche spiccatamente individuali che lo rendono un eroe impulsivo e irriverente, e che, pertanto, non può rappresentare l'intera classe operaia. Si tratta di un soggetto che odia il lavoro e si scontra in continuazione con capi, ingegneri e tutto ciò che rappresenta la gerarchia di fabbrica. Dall'analisi del testo si proverà a dimostrare come il racconto delle gesta di Alfonso sia poco credibile dal punto di vista della ricostruzione storica. La tesi, infine, cercherà di motivare la scelta dell'autore di dare la parola ad un operaio tanto irriverente quanto poco attendibile.

Alfonso Natella: un operaio massa sui generis. Vogliamo tutto come opera letteraria.

ALBERTO, CLAUDIO
2019/2020

Abstract

Nanni Balestrini è stato un autore poliedrico, infatti le sue opere hanno spaziato dalla poesia al romanzo sperimentale, dal romanzo industriale alle arti visive. Vogliamo tutto è stato il suo romanzo che indubbiamente ha riscosso maggiore successo. In questa tesi non si prenderanno in considerazione gli aspetti storici e politici del testo, ma si leggerà Vogliamo tutto come fosse semplicemente un'opera letteraria, che si può inserire nel filone letterario del romanzo industriale. Sarà analizzata, in particolare, la figura del protagonista, Alfonso Natella,il giovane operaio meridionale a cui è anche dedicato il libro. Il romanzo secondo l'autore dovrebbe cantare le gesta dell'operaio massa, che verso la fine degli anni Sessanta lavora nelle grandi fabbriche del Nord e che nella primavera del 1969 è protagonista di importanti scioperi all'interno dello stabilimento di Mirafiori. Queste lotte sfoceranno poi alla battaglia di corso Traiano, descritta con toni epici nel libro. Nell'elaborato si proverà a dimostrare quanto Alfonso non sia un operaio massa tipico, ma presenti caratteristiche spiccatamente individuali che lo rendono un eroe impulsivo e irriverente, e che, pertanto, non può rappresentare l'intera classe operaia. Si tratta di un soggetto che odia il lavoro e si scontra in continuazione con capi, ingegneri e tutto ciò che rappresenta la gerarchia di fabbrica. Dall'analisi del testo si proverà a dimostrare come il racconto delle gesta di Alfonso sia poco credibile dal punto di vista della ricostruzione storica. La tesi, infine, cercherà di motivare la scelta dell'autore di dare la parola ad un operaio tanto irriverente quanto poco attendibile.
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