Pediatric poisoning is a frequent phenomenon, which in some cases is one of the manifestations of "Treatment Pathologies", in particular Child Neglect, understood as a failure in parental supervision of minors. Child Neglect is the most widespread form of child maltreatment and there are many risk factors that contribute to its development. The consequences of Neglect can be particularly serious up to the minor's death. The early detection and intervention is therefore essential, as is the correct classification and multidisciplinary management of the patient. Acute poisonings and intoxications in children represent, in Italy, 3% of hospital admissions and 7% of emergency admissions, with a mortality between 0.1% and 0.3%. Exposure to substances responsible for poisoning can be indirect, they can be accidentally ingested if left unattended or, more serious, they can be intentionally administered by an adult. The signs and symptoms of acute pediatric poisonings are generally neurological. Chronic poisonings, on the other hand, have a non-specific presentation and are often diagnosed with toxicological analyzes on matrices that allow to detect the chronicity of the intake, such as hair, which allows to reconstruct exposure to a substance even after months or years thanks to the analysis of the individual segments. Acute poisoning can be an alarm signal and be the first clinical evidence of chronic drug administration. Forensic Toxicology plays a fundamental role in framing minors with symptoms of poisoning, in the presence of suspicion or risk factors for Child Neglect. A systematic retrospective investigation was carried out on the phenomenon of poisoning by exogenous substances in pediatric age in the province of Turin, aimed at distinguishing three main scenarios (accidental, voluntary intoxication and forms of Child Neglect) and highlighting their main characteristics. The data dating back to the three-year period 2016-2019 from the "Bambi" clinic of the Regina Margherita Children's Hospital in Turin, specializing in the abuse and mistreatment of minors, was used, selecting 13 cases of poisoning / intoxication with suspicion of Neglect. The data relating to 13 cases were analyzed, collected in tables regarding the reconstruction of poisoning, risk factors, patient management and any reporting to the A.G. In three cases, a toxicological investigation was conducted on the hair, essential for the recognition of chronic exposure to the substances in question and for the identification of a situation of serious harm to minors. Despite the low sample size, it was possible to systematically assess the extent of Child Neglect linked to medications and drug poisoning / intoxication in minors in Piedmont, distinguishing between accidental cases, voluntary on the part of the parents or intentional cases on the part of the minor for recreational purposes. In conclusion, the importance of Forensic Toxicology was confirmed as a tool for discriminating between accidental poisoning and chronic exposure to the substances in question. In addition, the creation of a national database on the phenomenon would be essential to also allow the development and application of adequate protocols by health professionals, for the recognition, management and early reporting of such situations of prejudice for minors.
L’avvelenamento in età pediatrica è un fenomeno frequente, che in alcuni casi rientra tra le manifestazioni delle “Patologie delle Cure”, in particolare di Child Neglect, inteso come un fallimento nella supervisione dei minori da parte dei genitori. Il Child Neglect è la forma più diffusa di Maltrattamento nei confronti dei minori e molti sono i fattori di rischio che concorrono al suo sviluppo. Le conseguenze del Neglect possono essere particolarmente gravi sino all’exitus del minore. La precocità della rilevazione e dell’intervento è pertanto fondamentale, così come il corretto inquadramento e la gestione multidisciplinare del paziente. Gli avvelenamenti e le intossicazioni acuti in età pediatrica rappresentano, in Italia, il 3% dei ricoveri ospedalieri ed il 7% dei ricoveri d’urgenza, con una mortalità tra lo 0.1% e lo 0.3%. L’esposizione alle sostanze responsabili di avvelenamenti può essere indiretta, possono essere ingerite accidentalmente se lasciate incustodite o, caso più grave, possono essere somministrate intenzionalmente da un adulto. I segni ed i sintomi degli avvelenamenti acuti in età pediatrica sono generalmente di tipo neurologico. Gli avvelenamenti cronici, invece, hanno presentazione aspecifica e spesso vengono diagnosticati con analisi tossicologiche su matrici che consentono di rilevare la cronicità dell’assunzione, come il capello, che permette di ricostruire l’esposizione ad una sostanza anche a distanza di mesi o anni, grazie all’analisi dei singoli segmenti. Un avvelenamento acuto può rappresentare un segnale di allarme ed essere la prima evidenza clinica di una somministrazione cronica della sostanza. La Tossicologia Forense ha un ruolo fondamentale nell’inquadramento di minori con sintomi di avvelenamento, in presenza di sospetto o fattori di rischio per Child Neglect. È stata svolta un’indagine retrospettiva sistematica sul fenomeno degli avvelenamenti da sostanze esogene in età pediatrica nella provincia di Torino, volta a distinguere tre principali scenari (intossicazioni accidentali, volontarie e forme di Child Neglect) e ad evidenziarne le principali caratteristiche. Sono stati utilizzati i dati risalenti al triennio 2016-2019 dell’ambulatorio “Bambi” dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, specializzato in abuso e maltrattamento dei minori, selezionando 13 casi di avvelenamento/intossicazione con sospetto di Neglect. Sono stati analizzati i dati relativi ai 13 casi, raccolti in tabelle riguardanti la ricostruzione dell’avvelenamento, i fattori di rischio, la gestione dei pazienti e l’eventuale segnalazione presso l’A.G. In tre casi è stata condotta un’indagine tossicologica sul capello, fondamentale per il riconoscimento di un’esposizione cronica alle sostanze in esame e per l’identificazione di una situazione di grave pregiudizio per i minori. Nonostante la scarsa numerosità campionaria, è stato possibile valutare in modo sistematico l’entità del Child Neglect legato ad avvelenamenti/intossicazioni da farmaci e sostanze stupefacenti nei minori in Piemonte, distinguendo tra casi accidentali, volontari da parte dei genitori o intenzionali da parte del minore a scopo ricreativo. In conclusione, è stata confermata l’importanza della Tossicologia Forense come strumento di discriminazione tra avvelenamenti accidentali ed esposizioni croniche alle sostanze in esame. Inoltre, la creazione di una banca dati nazionale riguardo il fenomeno sarebbe fondamentale per permettere anche lo sviluppo e l’applicazione di adeguati protocolli da parte dei sanitari, per il riconoscimento, la gestione e la segnalazione precoce di tali situazioni di pregiudizio per i minori.
L'avvelenamento in età pediatrica: negligenza o accidentalità?
GOZZELINO, CAMILLA
2019/2020
Abstract
L’avvelenamento in età pediatrica è un fenomeno frequente, che in alcuni casi rientra tra le manifestazioni delle “Patologie delle Cure”, in particolare di Child Neglect, inteso come un fallimento nella supervisione dei minori da parte dei genitori. Il Child Neglect è la forma più diffusa di Maltrattamento nei confronti dei minori e molti sono i fattori di rischio che concorrono al suo sviluppo. Le conseguenze del Neglect possono essere particolarmente gravi sino all’exitus del minore. La precocità della rilevazione e dell’intervento è pertanto fondamentale, così come il corretto inquadramento e la gestione multidisciplinare del paziente. Gli avvelenamenti e le intossicazioni acuti in età pediatrica rappresentano, in Italia, il 3% dei ricoveri ospedalieri ed il 7% dei ricoveri d’urgenza, con una mortalità tra lo 0.1% e lo 0.3%. L’esposizione alle sostanze responsabili di avvelenamenti può essere indiretta, possono essere ingerite accidentalmente se lasciate incustodite o, caso più grave, possono essere somministrate intenzionalmente da un adulto. I segni ed i sintomi degli avvelenamenti acuti in età pediatrica sono generalmente di tipo neurologico. Gli avvelenamenti cronici, invece, hanno presentazione aspecifica e spesso vengono diagnosticati con analisi tossicologiche su matrici che consentono di rilevare la cronicità dell’assunzione, come il capello, che permette di ricostruire l’esposizione ad una sostanza anche a distanza di mesi o anni, grazie all’analisi dei singoli segmenti. Un avvelenamento acuto può rappresentare un segnale di allarme ed essere la prima evidenza clinica di una somministrazione cronica della sostanza. La Tossicologia Forense ha un ruolo fondamentale nell’inquadramento di minori con sintomi di avvelenamento, in presenza di sospetto o fattori di rischio per Child Neglect. È stata svolta un’indagine retrospettiva sistematica sul fenomeno degli avvelenamenti da sostanze esogene in età pediatrica nella provincia di Torino, volta a distinguere tre principali scenari (intossicazioni accidentali, volontarie e forme di Child Neglect) e ad evidenziarne le principali caratteristiche. Sono stati utilizzati i dati risalenti al triennio 2016-2019 dell’ambulatorio “Bambi” dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, specializzato in abuso e maltrattamento dei minori, selezionando 13 casi di avvelenamento/intossicazione con sospetto di Neglect. Sono stati analizzati i dati relativi ai 13 casi, raccolti in tabelle riguardanti la ricostruzione dell’avvelenamento, i fattori di rischio, la gestione dei pazienti e l’eventuale segnalazione presso l’A.G. In tre casi è stata condotta un’indagine tossicologica sul capello, fondamentale per il riconoscimento di un’esposizione cronica alle sostanze in esame e per l’identificazione di una situazione di grave pregiudizio per i minori. Nonostante la scarsa numerosità campionaria, è stato possibile valutare in modo sistematico l’entità del Child Neglect legato ad avvelenamenti/intossicazioni da farmaci e sostanze stupefacenti nei minori in Piemonte, distinguendo tra casi accidentali, volontari da parte dei genitori o intenzionali da parte del minore a scopo ricreativo. In conclusione, è stata confermata l’importanza della Tossicologia Forense come strumento di discriminazione tra avvelenamenti accidentali ed esposizioni croniche alle sostanze in esame. Inoltre, la creazione di una banca dati nazionale riguardo il fenomeno sarebbe fondamentale per permettere anche lo sviluppo e l’applicazione di adeguati protocolli da parte dei sanitari, per il riconoscimento, la gestione e la segnalazione precoce di tali situazioni di pregiudizio per i minori.File | Dimensione | Formato | |
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