L'elemento del legamento crociato anteriore riveste un'importanza unica all'interno dell'articolazione del ginocchio, risultando indispensabile per praticare attività motorie intense. In particolare si è fatto riferimento alla disciplina dello sci alpino, quella con la maggiore incidenza di lesioni di questo legamento. L'obiettivo è stato quello di stabilire un percorso di riatletizzazione adatto, senza guardare alla singola parte infortunata ma espandendo la visuale al corpo intero, analizzando i fattori di rischio e le metodologie di allenamento che possono essere più efficaci. Sono stati presi in considerazione articoli e libri sul tema, sia specifici dello sci alpino sia generali, confrontando dati, riflessioni e proposte. La prima parte, discorsiva, si occupa di illustrare le varie caratteristiche anatomiche, meccaniche e cinematiche, la seconda fase è più descrittiva, e raccoglie i dati e le analisi di diversi autori sulle metodiche di riatletizzazione; l'ultima parte è più riflessiva, poiché cerca di trarre una conclusione sul ritorno allo sport e su nuovi infortuni. Ne deriva che la presenza di un legamento forte garantisce una preziosa stabilità, e perché questo accada la fase di riatletizzazione deve prevedere una cura della tecnica e della postura, oltre ad adeguate progressioni di lavori di forza, pliometria, equilibrio, core e resistenza, in modo da neutralizzare i fattori di rischio. È stato infine determinato che in ottica del ritorno in pista la decisione deve essere presa collaborativamente, considerando che esiste un'alta percentuale di incorrere in un secondo infortunio. Si conclude che la lesione al legamento crociato anteriore è molto delicata, ed è fondamentale programmare un lavoro che assista il neo legamento nell'adattamento: gli allenamenti esaminati apportano grossi benefici per un recupero funzionale allo sci alpino, non escludendo tuttavia la possibilità di nuovi traumi.

Lesione al legamento crociato anteriore nello sci alpino: analisi e metodologie di riatletizzazione

FERRARO, LUCA
2019/2020

Abstract

L'elemento del legamento crociato anteriore riveste un'importanza unica all'interno dell'articolazione del ginocchio, risultando indispensabile per praticare attività motorie intense. In particolare si è fatto riferimento alla disciplina dello sci alpino, quella con la maggiore incidenza di lesioni di questo legamento. L'obiettivo è stato quello di stabilire un percorso di riatletizzazione adatto, senza guardare alla singola parte infortunata ma espandendo la visuale al corpo intero, analizzando i fattori di rischio e le metodologie di allenamento che possono essere più efficaci. Sono stati presi in considerazione articoli e libri sul tema, sia specifici dello sci alpino sia generali, confrontando dati, riflessioni e proposte. La prima parte, discorsiva, si occupa di illustrare le varie caratteristiche anatomiche, meccaniche e cinematiche, la seconda fase è più descrittiva, e raccoglie i dati e le analisi di diversi autori sulle metodiche di riatletizzazione; l'ultima parte è più riflessiva, poiché cerca di trarre una conclusione sul ritorno allo sport e su nuovi infortuni. Ne deriva che la presenza di un legamento forte garantisce una preziosa stabilità, e perché questo accada la fase di riatletizzazione deve prevedere una cura della tecnica e della postura, oltre ad adeguate progressioni di lavori di forza, pliometria, equilibrio, core e resistenza, in modo da neutralizzare i fattori di rischio. È stato infine determinato che in ottica del ritorno in pista la decisione deve essere presa collaborativamente, considerando che esiste un'alta percentuale di incorrere in un secondo infortunio. Si conclude che la lesione al legamento crociato anteriore è molto delicata, ed è fondamentale programmare un lavoro che assista il neo legamento nell'adattamento: gli allenamenti esaminati apportano grossi benefici per un recupero funzionale allo sci alpino, non escludendo tuttavia la possibilità di nuovi traumi.
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