Le banche commerciali godono tradizionalmente della fiducia dei cittadini, i quali depositano i propri risparmi in un conto corrente, risparmi che – per dirla rozzamente – le banche trasformano in investimenti produttivi per l'economia. Le banche centrali invece, gestiscono le valute dei paesi e controllano l'offerta di moneta, con l'obiettivo principale di promuovere la stabilità dei prezzi. In altri termini, decidono le cosiddette politiche monetarie, e garantiscono la liquidità necessaria perché gli istituti bancari del sistema non corrano il rischio di crisi. Tuttavia, questo potere oligopolistico in possesso delle banche centrali e delle banche in generale può comportare conseguenze non desiderate, aventi a che fare con la circostanza per la quale un fallimento di tali istituti provocherebbe rischi intollerabili per l'economia. Infatti, le banche sono spesso beneficiarie (e di fatto le prime beneficiarie) di aiuti statali in caso di rischio di fallimento; proprio come è successo nel 2008, a seguito del crollo di Lehman Brothers, uno dei principali istituti di intermediazione finanziaria statunitense, too big to fail. In quello stesso anno emerge la prima moneta digitale decentralizzata della storia, Bitcoin. L'obiettivo del proponente Nakamoto era quello di eliminare il potere oligopolistico dagli istituti di credito, attraverso la creazione di una moneta che si possa utilizzare per trasferire denaro da un utente a un altro (peer-to-peer), senza la necessità d'intermediazione da parte di un organismo di credito. Questo elaborato si pone l'obiettivo di analizzare il fenomeno delle criptovalute e nello specifico di Bitcoin, attuando un confronto con la moneta standard utilizzata quotidianamente nei sistemi economici, con lo scopo ultimo di comprendere se effettivamente le monete digitali siano in grado di sostituire quelle fiduciarie. L'elaborato è diviso in cinque capitoli. Nel primo capitolo si ripercorre velocemente la storia della moneta, dal principio ai giorni nostri e il funzionamento teorico di Bitcoin, considerando anche parametri quali il valore di mercato e la quantità in circolazione. Il secondo capitolo invece, illustra il funzionamento pratico di Bitcoin, prendendo in considerazione il fondamentale meccanismo della Blockchain, ma anche i problemi legati alla sicurezza. Nel terzo capitolo l'attenzione è posta sui vantaggi e sugli svantaggi di Bitcoin. Il quarto capitolo darà luogo al confronto tra Bitcoin e fiat money, con particolare riguardo per l'opinione degli istituiti bancari in merito all'utilizzo delle criptovalute e ai fondamenti teorici del loro utilizzo. Il quinto e ultimo capitolo analizza le più conosciute tra le altre criptovalute, e cioè le cosiddette altcoin, considerando il funzionamento e gli obiettivi che hanno condotto alla loro creazione.
Bitcoin e criptovalute. Una tecnologia rivoluzionaria al servizio del sistema monetario, tra problemi e opportunità
TABOR, AMBRA
2019/2020
Abstract
Le banche commerciali godono tradizionalmente della fiducia dei cittadini, i quali depositano i propri risparmi in un conto corrente, risparmi che – per dirla rozzamente – le banche trasformano in investimenti produttivi per l'economia. Le banche centrali invece, gestiscono le valute dei paesi e controllano l'offerta di moneta, con l'obiettivo principale di promuovere la stabilità dei prezzi. In altri termini, decidono le cosiddette politiche monetarie, e garantiscono la liquidità necessaria perché gli istituti bancari del sistema non corrano il rischio di crisi. Tuttavia, questo potere oligopolistico in possesso delle banche centrali e delle banche in generale può comportare conseguenze non desiderate, aventi a che fare con la circostanza per la quale un fallimento di tali istituti provocherebbe rischi intollerabili per l'economia. Infatti, le banche sono spesso beneficiarie (e di fatto le prime beneficiarie) di aiuti statali in caso di rischio di fallimento; proprio come è successo nel 2008, a seguito del crollo di Lehman Brothers, uno dei principali istituti di intermediazione finanziaria statunitense, too big to fail. In quello stesso anno emerge la prima moneta digitale decentralizzata della storia, Bitcoin. L'obiettivo del proponente Nakamoto era quello di eliminare il potere oligopolistico dagli istituti di credito, attraverso la creazione di una moneta che si possa utilizzare per trasferire denaro da un utente a un altro (peer-to-peer), senza la necessità d'intermediazione da parte di un organismo di credito. Questo elaborato si pone l'obiettivo di analizzare il fenomeno delle criptovalute e nello specifico di Bitcoin, attuando un confronto con la moneta standard utilizzata quotidianamente nei sistemi economici, con lo scopo ultimo di comprendere se effettivamente le monete digitali siano in grado di sostituire quelle fiduciarie. L'elaborato è diviso in cinque capitoli. Nel primo capitolo si ripercorre velocemente la storia della moneta, dal principio ai giorni nostri e il funzionamento teorico di Bitcoin, considerando anche parametri quali il valore di mercato e la quantità in circolazione. Il secondo capitolo invece, illustra il funzionamento pratico di Bitcoin, prendendo in considerazione il fondamentale meccanismo della Blockchain, ma anche i problemi legati alla sicurezza. Nel terzo capitolo l'attenzione è posta sui vantaggi e sugli svantaggi di Bitcoin. Il quarto capitolo darà luogo al confronto tra Bitcoin e fiat money, con particolare riguardo per l'opinione degli istituiti bancari in merito all'utilizzo delle criptovalute e ai fondamenti teorici del loro utilizzo. Il quinto e ultimo capitolo analizza le più conosciute tra le altre criptovalute, e cioè le cosiddette altcoin, considerando il funzionamento e gli obiettivi che hanno condotto alla loro creazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/27593