La tesi in questione prende in esame un aspetto molto importante dal punto di vista ambientale, infatti attraverso l'uso degli animali allevati con sistemi pastorali in sostituzione della gestione tradizionale del verde potremmo andare ad avere molti pregi: permette di risparmiare soldi grazie all'eliminazione di alcuni sfalci meccanizzati, con una marcata razionalizzazione delle spese e una conseguente possibilità di riallocare risorse verso altri interventi di manutenzione del verde (non produce effetti diretti o indiretti sul Bilancio); offre una visione migliore dei parchi, con la presenza di animali da pascolo; consente alle persone di avvicinarsi il più possibile al mondo agricolo e naturale che spesso vengono messi in secondo piano e conosciuti solo grazie a programmi televisivi piuttosto che direttamente. Anch'essa però presenta degli svantaggi tra cui: la presenza di deiezioni che spesso vengono viste dai cittadini come antigienico e antiestetico (motivo per cui questa pratica viene usata in parchi a bassa frequenza di persone); gli animali non brucano tutta la vegetazione, ma solo quello che ritengono più appetibile. Per questo motivo si necessita di un intervento meccanizzato per rimuovere la restante parte delle piante; se gli animali vengono stazionati per troppo tempo in un posto, si crea un cumulo di deiezioni e una non ricrescita del prato erboso. Oltre a questo aspetto verranno approfonditi anche altre tecniche interconnesse tra cui: il ruolo eco della pastorizia, la pastorizia a livello europeo, relazione uomo-animale-ambito urbano e benessere animale. Attraverso una ricerca e una esperienza personale (visitando aziende e enti pubblici associati a questa pratica) è stato possibile stimare una differenza di essa tra due Città italiane molto rilevanti: Torino e Roma. Inoltre con la ricerca di diversi documenti è stata presa in esame anche una Capitale europea: Parigi. Attraverso questa interconnessione è possibile notare come diverse Città si siano impegnate nel cercare di adottare (anche se in modo differente) questa pratica, che potrebbe avere dei risvolti rilevanti nella nostra società. Per concludere verrà preso in esame l'ultimo tassello importante: quello sull'impatto ambientale. Attraverso questa tecnica di gestione del verde, l'impatto ambientale è nullo, infatti, azzera le normali emissioni di inquinanti e sonore dei mezzi agricoli che in genere vengono utilizzati per un tradizionale sfalcio.

La gestione delle aree verdi urbane con l'utilizzo della pastorizia

SOLINAS, FEDERICO ANTONIO
2019/2020

Abstract

La tesi in questione prende in esame un aspetto molto importante dal punto di vista ambientale, infatti attraverso l'uso degli animali allevati con sistemi pastorali in sostituzione della gestione tradizionale del verde potremmo andare ad avere molti pregi: permette di risparmiare soldi grazie all'eliminazione di alcuni sfalci meccanizzati, con una marcata razionalizzazione delle spese e una conseguente possibilità di riallocare risorse verso altri interventi di manutenzione del verde (non produce effetti diretti o indiretti sul Bilancio); offre una visione migliore dei parchi, con la presenza di animali da pascolo; consente alle persone di avvicinarsi il più possibile al mondo agricolo e naturale che spesso vengono messi in secondo piano e conosciuti solo grazie a programmi televisivi piuttosto che direttamente. Anch'essa però presenta degli svantaggi tra cui: la presenza di deiezioni che spesso vengono viste dai cittadini come antigienico e antiestetico (motivo per cui questa pratica viene usata in parchi a bassa frequenza di persone); gli animali non brucano tutta la vegetazione, ma solo quello che ritengono più appetibile. Per questo motivo si necessita di un intervento meccanizzato per rimuovere la restante parte delle piante; se gli animali vengono stazionati per troppo tempo in un posto, si crea un cumulo di deiezioni e una non ricrescita del prato erboso. Oltre a questo aspetto verranno approfonditi anche altre tecniche interconnesse tra cui: il ruolo eco della pastorizia, la pastorizia a livello europeo, relazione uomo-animale-ambito urbano e benessere animale. Attraverso una ricerca e una esperienza personale (visitando aziende e enti pubblici associati a questa pratica) è stato possibile stimare una differenza di essa tra due Città italiane molto rilevanti: Torino e Roma. Inoltre con la ricerca di diversi documenti è stata presa in esame anche una Capitale europea: Parigi. Attraverso questa interconnessione è possibile notare come diverse Città si siano impegnate nel cercare di adottare (anche se in modo differente) questa pratica, che potrebbe avere dei risvolti rilevanti nella nostra società. Per concludere verrà preso in esame l'ultimo tassello importante: quello sull'impatto ambientale. Attraverso questa tecnica di gestione del verde, l'impatto ambientale è nullo, infatti, azzera le normali emissioni di inquinanti e sonore dei mezzi agricoli che in genere vengono utilizzati per un tradizionale sfalcio.
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