Nell'elaborato finale l'argomento trattato è quello degli sprechi alimentari nella ristorazione scolastica. Il primo capitolo si focalizza sul significato della parola spreco, questo termine ha infatti differenti valenze e negli anni differenti enti e associazioni hanno cercato di dare la definizione più appropriata. In sintesi gli sprechi alimentari comprendono sia i cibi commestibili che vengono lasciati nel piatto e poi buttati sia le sovrapproduzioni, gli scarti di lavorazione, i cibi che non vengono consumati nei tempi previsti e tutti quelli che a causa di cattiva conservazione non sono più commestibili. Per capire bene il significato dello spreco alimentare è necessario fare poi la distinzione tra food loss e food waste e analizzare poi le cause che portano allo spreco le quali possono essere distinte in ragioni psicologiche, sociali e culturali. Una volta chiarito il significato dello spreco alimentare sono poi passata ad analizzare la quantità e la tipologia predominante di cibo che viene sprecato nella ristorazione scolastica essendo questo un settore molto interessante e con ancora tantissime problematiche. Tramite l'analisi di dati raccolti in più realtà ristorative di scuole primarie e secondarie è emerso che gli alimenti maggiormente rifiutati sono i contorni mentre i primi risultano i più graditi. Oltre a questa distinzione è poi necessario analizzare la percentuale di rifiuto verso specifiche tipologie di preparazione. Mi sono poi occupata di individuare le cause principali che causano questi scarti così da poter poi trovare a queste delle possibili soluzioni, tante sono infatti le soluzioni che già sono state adottate e che si stanno incrementando per ridurre questo problema, prima fra tutte la sensibilizzazione degli studenti. Ho scelto poi di soffermarsi sulla realtà delle mense universitarie perché rappresentano un oggetto di studio particolarmente interessante essendo frequentate da gruppi di persone molto eterogenei e con gusti diversificati, il rapporto di questa tipologia di studenti con il cibo è inoltre rappresentativa del valore che sapranno dare, in futuro, al cibo. Nelle realtà universitarie le iniziative contro lo spreco sono molte e mi sono soffermata ad analizzare in particolare l'iniziativa “orti di ateneo” proposta dall'università di Udine con il fine di sensibilizzare gli studenti sulla tematica del cibo e insegnare loro il giusto valore che si deve attribuire all'alimento di per sé ma anche a tutti gli sforzi che stanno dietro alle produzioni alimentari. Per capire poi quanto sia importante ridurre lo spreco ho individuato l'impatto che questo va a generare sull'ambiente attraverso l'analisi di tre parametri fondamentali ovvero carbon footprint, ecologica footprint e water footprint e soffermandomi anche sulla problematica dei rifiuti e dello smaltimento. I problemi sono tanti anche per quanto concerne l'aspetto economico.
Sprechi alimentari nella ristorazione scolastica
MARTANO, DILETTA
2019/2020
Abstract
Nell'elaborato finale l'argomento trattato è quello degli sprechi alimentari nella ristorazione scolastica. Il primo capitolo si focalizza sul significato della parola spreco, questo termine ha infatti differenti valenze e negli anni differenti enti e associazioni hanno cercato di dare la definizione più appropriata. In sintesi gli sprechi alimentari comprendono sia i cibi commestibili che vengono lasciati nel piatto e poi buttati sia le sovrapproduzioni, gli scarti di lavorazione, i cibi che non vengono consumati nei tempi previsti e tutti quelli che a causa di cattiva conservazione non sono più commestibili. Per capire bene il significato dello spreco alimentare è necessario fare poi la distinzione tra food loss e food waste e analizzare poi le cause che portano allo spreco le quali possono essere distinte in ragioni psicologiche, sociali e culturali. Una volta chiarito il significato dello spreco alimentare sono poi passata ad analizzare la quantità e la tipologia predominante di cibo che viene sprecato nella ristorazione scolastica essendo questo un settore molto interessante e con ancora tantissime problematiche. Tramite l'analisi di dati raccolti in più realtà ristorative di scuole primarie e secondarie è emerso che gli alimenti maggiormente rifiutati sono i contorni mentre i primi risultano i più graditi. Oltre a questa distinzione è poi necessario analizzare la percentuale di rifiuto verso specifiche tipologie di preparazione. Mi sono poi occupata di individuare le cause principali che causano questi scarti così da poter poi trovare a queste delle possibili soluzioni, tante sono infatti le soluzioni che già sono state adottate e che si stanno incrementando per ridurre questo problema, prima fra tutte la sensibilizzazione degli studenti. Ho scelto poi di soffermarsi sulla realtà delle mense universitarie perché rappresentano un oggetto di studio particolarmente interessante essendo frequentate da gruppi di persone molto eterogenei e con gusti diversificati, il rapporto di questa tipologia di studenti con il cibo è inoltre rappresentativa del valore che sapranno dare, in futuro, al cibo. Nelle realtà universitarie le iniziative contro lo spreco sono molte e mi sono soffermata ad analizzare in particolare l'iniziativa “orti di ateneo” proposta dall'università di Udine con il fine di sensibilizzare gli studenti sulla tematica del cibo e insegnare loro il giusto valore che si deve attribuire all'alimento di per sé ma anche a tutti gli sforzi che stanno dietro alle produzioni alimentari. Per capire poi quanto sia importante ridurre lo spreco ho individuato l'impatto che questo va a generare sull'ambiente attraverso l'analisi di tre parametri fondamentali ovvero carbon footprint, ecologica footprint e water footprint e soffermandomi anche sulla problematica dei rifiuti e dello smaltimento. I problemi sono tanti anche per quanto concerne l'aspetto economico.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
864685_tesidilettamartano.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
427.38 kB
Formato
Adobe PDF
|
427.38 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/27479