L’affermarsi e la divulgazione dei Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) elaborati dall’International Accounting Standards Boards (IASB) è conseguenza di un bisogno di armonizzazione i sistemi contabili al fine di regolamentare in maniera univoca e rendere comparabili i dati di bilancio di aziende appartenenti a Paesi diversi. La crisi economica e le nuove regole dell’Unione Europea hanno spinto verso un maggiore coordinamento interno delle decisioni di finanza pubblica. Si è cercato di definire dei principi contabili internazionali anche per le aziende pubbliche. L’International Public Sector Accounting Standards Board (IPSASB) ha pubblicato alcuni International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) per il settore pubblico. Questi delineano un’iniziativa di miglioramento ed armonizzazione dei sistemi informativi-contabili per le pubbliche amministrazioni. Tali principi sono ancora ad oggi poco utilizzati poiché legali alle realtà delle aziende private e non sempre riescono a tenere in considerazione le realtà delle aziende pubbliche. La legislazione italiana non è ancora intervenuta in materia di IPSAS, ha però tentato di rendere più conforme e confrontabili i documenti delle diverse pubbliche amministrazioni. I primi interventi in merito alla contabilità delle amministrazioni locali risalgono al 1979, dopo le novità introdotte nei bilanci delle Regioni e dello Stato. Il Decreto del Presidente della Repubblica del 19 giugno 1979 introduce l’obbligo di redigere il bilancio pluriennale , il bilancio di competenza e quello di cassa. I bilanci pluriennali degli Enti locali dovevano avere le medesime caratteristiche dei bilanci di Stato e Regioni, dovevano essere redatti col criterio della competenza, aggiornati annualmente e riferiti ad un periodo da tre a cinque anni. Negli anni 2000 l’esigenza di uniformare i sistemi contabili del settore pubblico tornò a farsi sentire, infatti, nel primo decennio furono emanate leggi a livello statale e regionale in materia contabile dal carattere innovativo che hanno concorso a differenziare i sistemi contabili degli interessati. Con il D.Lgs. 77/95 ed il TUEL del 2000, gli Enti locali eliminano un elemento fondamentale di armonizzazione ossia il bilancio di cassa. Nel 2009 con la legge del 31 dicembre n. 196 “Legge di contabilità e finanza pubblica” il Legislatore è voluto intervenire in modo sostanziale, ponendo all’art. 1 i due principi fondamentali: il coordinamento e l’armonizzazione della finanza pubblica. Questi principi vengono disciplinati dalla legge sul federalismo fiscali, infatti, il coordinamento della finanza pubblica presuppone la disponibilità di dati contabili raccordabili tra loro. Tra le principali caratteristiche previste si riportano: l’adozione di regole contabili uniformi, un piano dei conti comune e schemi di bilancio suddivisi in “programmi” e “missioni”. Il 23 giugno 2011 viene emanato il decreto legislativo n. 118 che ha disciplinato la riforma contabile degli enti territoriali e che verrà ulteriormente integrato e modificato da D.Lgs. 126/2014 con l’inserimento di norme di dettaglio ed allegati necessari per la riforma.
Il Sistema Informativo delle Operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE) per il controllo dei conti pubblici.
MIJNO, PAOLO
2019/2020
Abstract
L’affermarsi e la divulgazione dei Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) elaborati dall’International Accounting Standards Boards (IASB) è conseguenza di un bisogno di armonizzazione i sistemi contabili al fine di regolamentare in maniera univoca e rendere comparabili i dati di bilancio di aziende appartenenti a Paesi diversi. La crisi economica e le nuove regole dell’Unione Europea hanno spinto verso un maggiore coordinamento interno delle decisioni di finanza pubblica. Si è cercato di definire dei principi contabili internazionali anche per le aziende pubbliche. L’International Public Sector Accounting Standards Board (IPSASB) ha pubblicato alcuni International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) per il settore pubblico. Questi delineano un’iniziativa di miglioramento ed armonizzazione dei sistemi informativi-contabili per le pubbliche amministrazioni. Tali principi sono ancora ad oggi poco utilizzati poiché legali alle realtà delle aziende private e non sempre riescono a tenere in considerazione le realtà delle aziende pubbliche. La legislazione italiana non è ancora intervenuta in materia di IPSAS, ha però tentato di rendere più conforme e confrontabili i documenti delle diverse pubbliche amministrazioni. I primi interventi in merito alla contabilità delle amministrazioni locali risalgono al 1979, dopo le novità introdotte nei bilanci delle Regioni e dello Stato. Il Decreto del Presidente della Repubblica del 19 giugno 1979 introduce l’obbligo di redigere il bilancio pluriennale , il bilancio di competenza e quello di cassa. I bilanci pluriennali degli Enti locali dovevano avere le medesime caratteristiche dei bilanci di Stato e Regioni, dovevano essere redatti col criterio della competenza, aggiornati annualmente e riferiti ad un periodo da tre a cinque anni. Negli anni 2000 l’esigenza di uniformare i sistemi contabili del settore pubblico tornò a farsi sentire, infatti, nel primo decennio furono emanate leggi a livello statale e regionale in materia contabile dal carattere innovativo che hanno concorso a differenziare i sistemi contabili degli interessati. Con il D.Lgs. 77/95 ed il TUEL del 2000, gli Enti locali eliminano un elemento fondamentale di armonizzazione ossia il bilancio di cassa. Nel 2009 con la legge del 31 dicembre n. 196 “Legge di contabilità e finanza pubblica” il Legislatore è voluto intervenire in modo sostanziale, ponendo all’art. 1 i due principi fondamentali: il coordinamento e l’armonizzazione della finanza pubblica. Questi principi vengono disciplinati dalla legge sul federalismo fiscali, infatti, il coordinamento della finanza pubblica presuppone la disponibilità di dati contabili raccordabili tra loro. Tra le principali caratteristiche previste si riportano: l’adozione di regole contabili uniformi, un piano dei conti comune e schemi di bilancio suddivisi in “programmi” e “missioni”. Il 23 giugno 2011 viene emanato il decreto legislativo n. 118 che ha disciplinato la riforma contabile degli enti territoriali e che verrà ulteriormente integrato e modificato da D.Lgs. 126/2014 con l’inserimento di norme di dettaglio ed allegati necessari per la riforma.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/27378