Introduction Most of the patients affected by the new coronavirus SARS-CoV-2 are men with the age over 65, and the elderly come to the Emergency Department in more serious conditions than the young. Objective To compare the clinical conditions of young and elderly patients who access the Emergency Department of the Martini Hospital in Turin, who have been diagnosed with SARS-CoV-2 infection and who have been hospitalized. Materials and Methods The data were obtained from the JHIS computer program used by healthcare personnel in the management of patients in the Emergency Department, in the period from February 25 to April 30, 2020. The sample was divided into two groups: patients with age> or <65 years. Results 348 patients with a diagnosis of COVID-19 were hospitalized, of which 216 were men (mean age of 69 years); 218 (63 %) patients were aged > 65 years and the older ones had more comorbidities than the younger ones. 93% of the elderly went to Emergency Department with the ambulance (p=0.000655), they waited at home fewer days from symptom onset (p=0.007282), and 54 % of the elderly were assigned a priority triage code in yellow/red (p=0.000224). 53% of younger patients did not require Oxygen Therapy (p<0.00001) and had a better respiratory situation, with higher values of the arterial partial pressure of Oxygen / inspired fraction of Oxygen ratio (p=0.000099). Conclusions The clinical conditions of patients entering the emergency room and requiring hospitalization in hospital are different depending on the age group. For older patients, careful monitoring of vital parameters laboratory and radiological tests and evaluation of respiratory failure through arterial blood gas analysis are require
Introduzione La maggior parte dei pazienti colpiti dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2 sono uomini con età maggiore di 65 anni, e gli anziani giungono in Pronto Soccorso in condizioni più gravi rispetto ai giovani. Obiettivo Confrontare le condizioni cliniche dei pazienti giovani e anziani che accedono presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini di Torino, a cui è stata diagnosticata l’infezione da SARS-CoV-2 e che sono stati ricoverati. Materiali e Metodi I dati sono stati ricavati dal programma informatico JHIS utilizzato dal personale sanitario nella gestione dei pazienti in Pronto Soccorso, nel periodo dal 25 febbraio al 30 aprile 2020. Il campione è stato diviso in due gruppi: pazienti con età > o < 65 anni. Risultati Sono stati ricoverati 348 pazienti con diagnosi di COVID-19 di cui 216 uomini, (età media di 69 anni); 218 (63%) pazienti avevano un’età maggiore a 65 anni e i più anziani avevano più comorbidità rispetto ai giovani. Il 93 % dei più anziani si è recato in P.S. con l’ambulanza (p=0.000655), hanno aspettato a domicilio meno giorni dall’insorgenza dei sintomi (p=0.007282), e al 54 % degli anziani è stato assegnato un codice di priorità in triage giallo/rosso (p=0.000224). Il 53 % dei pazienti più giovani non ha avuto bisogno di Ossigeno Terapia (p< 0.00001) ed aveva una situazione respiratoria migliore, con valori più elevati del rapporto della pressione parziale arteriosa di Ossigeno/frazione inspirata di Ossigeno (p=0.000099). Conclusioni Le condizioni cliniche dei pazienti che accedono in Pronto Soccorso e che richiedono il ricovero in ambiente ospedaliero sono diverse a seconda della fascia di età. Per i più anziani occorre un attento monitoraggio dei parametri vitali, degli esami di laboratorio e radiologici e dell’Insufficienza Respiratoria con l’esecuzione dell’Emogasanalisi Arteriosa.
Condizioni cliniche dei pazienti che accedono in Pronto Soccorso con infezione da SARS-CoV-2 e che necessitano del ricovero in ambiente ospedaliero: confronto tra pazienti giovani e anziani
AVARO, MARIKA
2019/2020
Abstract
Introduzione La maggior parte dei pazienti colpiti dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2 sono uomini con età maggiore di 65 anni, e gli anziani giungono in Pronto Soccorso in condizioni più gravi rispetto ai giovani. Obiettivo Confrontare le condizioni cliniche dei pazienti giovani e anziani che accedono presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini di Torino, a cui è stata diagnosticata l’infezione da SARS-CoV-2 e che sono stati ricoverati. Materiali e Metodi I dati sono stati ricavati dal programma informatico JHIS utilizzato dal personale sanitario nella gestione dei pazienti in Pronto Soccorso, nel periodo dal 25 febbraio al 30 aprile 2020. Il campione è stato diviso in due gruppi: pazienti con età > o < 65 anni. Risultati Sono stati ricoverati 348 pazienti con diagnosi di COVID-19 di cui 216 uomini, (età media di 69 anni); 218 (63%) pazienti avevano un’età maggiore a 65 anni e i più anziani avevano più comorbidità rispetto ai giovani. Il 93 % dei più anziani si è recato in P.S. con l’ambulanza (p=0.000655), hanno aspettato a domicilio meno giorni dall’insorgenza dei sintomi (p=0.007282), e al 54 % degli anziani è stato assegnato un codice di priorità in triage giallo/rosso (p=0.000224). Il 53 % dei pazienti più giovani non ha avuto bisogno di Ossigeno Terapia (p< 0.00001) ed aveva una situazione respiratoria migliore, con valori più elevati del rapporto della pressione parziale arteriosa di Ossigeno/frazione inspirata di Ossigeno (p=0.000099). Conclusioni Le condizioni cliniche dei pazienti che accedono in Pronto Soccorso e che richiedono il ricovero in ambiente ospedaliero sono diverse a seconda della fascia di età. Per i più anziani occorre un attento monitoraggio dei parametri vitali, degli esami di laboratorio e radiologici e dell’Insufficienza Respiratoria con l’esecuzione dell’Emogasanalisi Arteriosa.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Studio descrittivo retrospettivo presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini di Torino, A.S.L. Città di Torino
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