L'utilizzo sempre più frequente di espressioni come globalizzazione, deregulation, ampliamento sottolineano come i mercati industriali sono soggetti a un'importante evoluzione che procede pari passo con l'economia di mercato. Quest'ultima impone una drastica riduzione dei tempi di produzione (time to market), un miglioramento della qualità dei prodotti, una perenne ricerca della redditività in termini finanziari e una corsa all'innovazione, la quale implica un'accelerazione dello sviluppo di nuovi prodotti al fine di soddisfare le richieste sempre più varie e flessibili da parte dei consumatori. Tutti questi elementi fanno sì che le imprese pongono la propria attenzione e i propri sforzi sulle attività caratteristiche, le cosiddette “core competencies”, ricercando all'esterno competenze specifiche mancanti, per poter raggiungere un vantaggio concorrenziale e dunque poter “sopravvivere” sul mercato. Naturalmente, prendendo come riferimento un mercato di dimensioni maggiori, il numero dei potenziali clienti aumenta e di conseguenza aumenta anche il numero delle proposte di vendita provenienti dalla concorrenza. Per questo motivo l'aspetto importante dal punto di vista strategico del cambiamento non è il numero degli operatori che comprano e vendono ma il mutamento degli operatori dal punto di vista logistico. Questa strategia di esternalizzare determinate attività o funzioni viene definita “outsourcing”, una scelta di tipo logico con forti implicazioni di natura organizzativa. Il mondo bancario non è rimasto estraneo ai cambiamenti e al ricorso all'esternalizzazione, con la peculiarità della presenza di un quadro normativo composto in maniera quasi unica dalle norme regolamentari della Banca d'Italia, delle istituzioni comunitarie e degli organismi internazionali, che permette ai vari istituti un grado di esternalizzazione delle attività elevato. La presente Tesi si compone di cinque capitoli. L'elaborato inizia con un breve excursus storico relativo alla nascita dell'outsourcing, per approfondirne poi la definizione sia da un punto di vista concettuale sia da un punto di vista operativo. Sempre all'interno del primo capitolo vengono analizzate le diverse tipologie di outsourcing e definiti i motivi che spingono le aziende a ricorrere ad una forma di esternalizzazione, per poi concludere con un focus sui relativi vantaggi e rischi derivanti dalla scelta. All'interno del secondo capitolo si descrive il processo di selezione da seguire per la scelta dei processi da esternalizzare. Il capitolo prosegue poi con un'analisi inerente alla negoziazione del contratto, al controllo e alla valutazione delle prestazioni, con un approfondimento dei vantaggi dal punto di vista gestionale. Il terzo capitolo analizza le implicazioni organizzative per l'azienda che decide di adottare l'outsourcing facendo riferimento alle diverse configurazioni organizzative di Mintzberg. Prendendo invece in considerazione la catena del valore di Porter, si studia il differente grado di integrazione tra la catena del valore del cliente e del fornitore. Nel quarto capitolo viene spiegata l'evoluzione del sistema bancario e le applicazioni dell'outsourcing nell'area creditizia, analizzandone la regolamentazione e la policy, ed evidenziando quali sono le principali tipologie di applicazione. L'ultimo capitolo è infine stato dedicato all'analisi del progetto di esternalizzazione tra Comete srl e una BCC del territorio.

L'OUTSOURCING IN AMBITO BANCARIO

CERATO, LODOVICA
2019/2020

Abstract

L'utilizzo sempre più frequente di espressioni come globalizzazione, deregulation, ampliamento sottolineano come i mercati industriali sono soggetti a un'importante evoluzione che procede pari passo con l'economia di mercato. Quest'ultima impone una drastica riduzione dei tempi di produzione (time to market), un miglioramento della qualità dei prodotti, una perenne ricerca della redditività in termini finanziari e una corsa all'innovazione, la quale implica un'accelerazione dello sviluppo di nuovi prodotti al fine di soddisfare le richieste sempre più varie e flessibili da parte dei consumatori. Tutti questi elementi fanno sì che le imprese pongono la propria attenzione e i propri sforzi sulle attività caratteristiche, le cosiddette “core competencies”, ricercando all'esterno competenze specifiche mancanti, per poter raggiungere un vantaggio concorrenziale e dunque poter “sopravvivere” sul mercato. Naturalmente, prendendo come riferimento un mercato di dimensioni maggiori, il numero dei potenziali clienti aumenta e di conseguenza aumenta anche il numero delle proposte di vendita provenienti dalla concorrenza. Per questo motivo l'aspetto importante dal punto di vista strategico del cambiamento non è il numero degli operatori che comprano e vendono ma il mutamento degli operatori dal punto di vista logistico. Questa strategia di esternalizzare determinate attività o funzioni viene definita “outsourcing”, una scelta di tipo logico con forti implicazioni di natura organizzativa. Il mondo bancario non è rimasto estraneo ai cambiamenti e al ricorso all'esternalizzazione, con la peculiarità della presenza di un quadro normativo composto in maniera quasi unica dalle norme regolamentari della Banca d'Italia, delle istituzioni comunitarie e degli organismi internazionali, che permette ai vari istituti un grado di esternalizzazione delle attività elevato. La presente Tesi si compone di cinque capitoli. L'elaborato inizia con un breve excursus storico relativo alla nascita dell'outsourcing, per approfondirne poi la definizione sia da un punto di vista concettuale sia da un punto di vista operativo. Sempre all'interno del primo capitolo vengono analizzate le diverse tipologie di outsourcing e definiti i motivi che spingono le aziende a ricorrere ad una forma di esternalizzazione, per poi concludere con un focus sui relativi vantaggi e rischi derivanti dalla scelta. All'interno del secondo capitolo si descrive il processo di selezione da seguire per la scelta dei processi da esternalizzare. Il capitolo prosegue poi con un'analisi inerente alla negoziazione del contratto, al controllo e alla valutazione delle prestazioni, con un approfondimento dei vantaggi dal punto di vista gestionale. Il terzo capitolo analizza le implicazioni organizzative per l'azienda che decide di adottare l'outsourcing facendo riferimento alle diverse configurazioni organizzative di Mintzberg. Prendendo invece in considerazione la catena del valore di Porter, si studia il differente grado di integrazione tra la catena del valore del cliente e del fornitore. Nel quarto capitolo viene spiegata l'evoluzione del sistema bancario e le applicazioni dell'outsourcing nell'area creditizia, analizzandone la regolamentazione e la policy, ed evidenziando quali sono le principali tipologie di applicazione. L'ultimo capitolo è infine stato dedicato all'analisi del progetto di esternalizzazione tra Comete srl e una BCC del territorio.
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