Date le circostanze attuali e i diversi problemi di carattere ambientale, ecologico, sociale, economico e finanziario che la società contemporanea è costretta ad affrontare, si parla, sempre più spesso, di dar vita a delle iniziative e a dei programmi finalizzati alla realizzazione di atteggiamenti più responsabili e solidali, più attenti nei confronti dell'ambiente e dell'ecosistema in linea generale e tendenti al benessere collettivo e non esclusivamente a quello individuale. Per raggiungere questo scopo, non è necessario andare molto lontano, in quanto uno degli strumenti di cambiamento più significativi è, in realtà, molto vicino: correggere il proprio stile di consumo. Allora, realizzare un “consumo critico”, che si allontana dalla tradizionale modalità di acquisto e di consumo di beni e servizi e che critica i consueti meccanismi di produzione, commercializzazione, distribuzione e consumo, appare la soluzione più semplice ed efficace per apportare dei cambiamenti migliorativi ad una società per troppo tempo vittima di una logica improntata sull'iperconsumismo, sullo spreco, sul benessere individuale e su un atteggiamento totalmente superficiale ed egoistico verso tutto ciò che sta intorno. Questa tesi è finalizzata a rispondere alle seguenti domande:  In che modo le differenti idee relative al nuovo modo di concepire il consumo sono effettivamente applicate nella realtà e che impatto hanno sulla società?  Si può concludere che la società sta progressivamente accogliendo in modo favorevole nuove iniziative improntate su un consumo “alter” oppure le barriere culturali, economiche e sociali sono ancora troppo elevate per una reale realizzazione di programmi di consumo critico? Per rispondere a tali quesiti, è stata oggetto di studio la Cascina Roccafranca, uno dei principali enti del territorio torinese che promuove iniziative finalizzate a sviluppare diversi programmi che convergono sotto l'etichetta di “consumo critico”. In particolar luogo, è stato valutato come tale ente si organizza e opera e se, in particolar luogo, tale istituzione riesce a raggiungere realmente i suoi obiettivi o se lo sviluppo di programmi finalizzati alla realizzazione di un circuito di consumo sostenibile risulta ancora lontano da una vera concretizzazione. Dunque, lo studio e la valutazione dei meccanismi che stanno alla base del funzionamento della Cascina, nonché la conoscenza dettagliata di tutti i suoi più rilevanti programmi, ci permettono di capire come tale ente opera nella promozione di un nuovo modo di concepire il consumo e le relazioni inter individuali e se, soprattutto, le problematiche che insorgono durante lo sviluppo delle attività costituiscono una barriera ancora invalicabile o meno.
L'universo del consumo critico: il caso della Cascina Roccafranca
CUCÈ, TERESA
2019/2020
Abstract
Date le circostanze attuali e i diversi problemi di carattere ambientale, ecologico, sociale, economico e finanziario che la società contemporanea è costretta ad affrontare, si parla, sempre più spesso, di dar vita a delle iniziative e a dei programmi finalizzati alla realizzazione di atteggiamenti più responsabili e solidali, più attenti nei confronti dell'ambiente e dell'ecosistema in linea generale e tendenti al benessere collettivo e non esclusivamente a quello individuale. Per raggiungere questo scopo, non è necessario andare molto lontano, in quanto uno degli strumenti di cambiamento più significativi è, in realtà, molto vicino: correggere il proprio stile di consumo. Allora, realizzare un “consumo critico”, che si allontana dalla tradizionale modalità di acquisto e di consumo di beni e servizi e che critica i consueti meccanismi di produzione, commercializzazione, distribuzione e consumo, appare la soluzione più semplice ed efficace per apportare dei cambiamenti migliorativi ad una società per troppo tempo vittima di una logica improntata sull'iperconsumismo, sullo spreco, sul benessere individuale e su un atteggiamento totalmente superficiale ed egoistico verso tutto ciò che sta intorno. Questa tesi è finalizzata a rispondere alle seguenti domande: In che modo le differenti idee relative al nuovo modo di concepire il consumo sono effettivamente applicate nella realtà e che impatto hanno sulla società? Si può concludere che la società sta progressivamente accogliendo in modo favorevole nuove iniziative improntate su un consumo “alter” oppure le barriere culturali, economiche e sociali sono ancora troppo elevate per una reale realizzazione di programmi di consumo critico? Per rispondere a tali quesiti, è stata oggetto di studio la Cascina Roccafranca, uno dei principali enti del territorio torinese che promuove iniziative finalizzate a sviluppare diversi programmi che convergono sotto l'etichetta di “consumo critico”. In particolar luogo, è stato valutato come tale ente si organizza e opera e se, in particolar luogo, tale istituzione riesce a raggiungere realmente i suoi obiettivi o se lo sviluppo di programmi finalizzati alla realizzazione di un circuito di consumo sostenibile risulta ancora lontano da una vera concretizzazione. Dunque, lo studio e la valutazione dei meccanismi che stanno alla base del funzionamento della Cascina, nonché la conoscenza dettagliata di tutti i suoi più rilevanti programmi, ci permettono di capire come tale ente opera nella promozione di un nuovo modo di concepire il consumo e le relazioni inter individuali e se, soprattutto, le problematiche che insorgono durante lo sviluppo delle attività costituiscono una barriera ancora invalicabile o meno.File | Dimensione | Formato | |
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