INTRODUZIONE: Il virus che causa l'attuale epidemia di coronavirus prende il nome di Severe Acute Respiratory Syndrome – Coronavirus-2 (SARS-CoV-2). L'11 febbraio 2020 l'OMS denominava la patologia respiratoria ad esso collegata Corona Virus Disease (COVID-19). I pazienti affetti da polmonite interstiziale da COVID-19 necessitano spesso di assistenza ventilatoria non invasiva di medio/alto livello. Obbiettivo dello studio è quello di valutare retrospettivamente l'efficacia di un intervento infermieristico con team leader/case manager esperto in pneumologia/ventilazione rispetto ad assistenza standard nel favorire il ritorno ad una respirazione spontanea e all'utilizzo di supporti di ventilazione non invasivi in un campione di pazienti con polmonite da COVID-19 ricoverati in terapia subintensiva (SICU). MATERIALI E METODI: Con disegno di studio caso-controllo è stato esaminato retrospettivamente un campione di 28 pazienti con diagnosi di polmonite interstiziale da SARS-CoV-2 ricoverati presso il Presidio Ospedaliero Cardinal Massaia di Asti dal 6 Marzo al 6 Maggio 2020. Il campione è stato successivamente suddiviso in due gruppi uno di intervento (n=14) ed uno di controllo (n=14). Il gruppo di intervento ha ricevuto assistenza da un Nucleo di Ventilazione composto da infermieri e medici della Pneumologia dell'Azienda Sanitaria Locale di Asti (ASL-AT). RISULTATI: Tra le due coorti prese in considerazione esiste una differenza in termini di giornate di degenza di 1,7 gg. Il numero di coloro che necessitavano di ulteriore ossigenoterapia alla dimissione era doppio nel gruppo di controllo (14%) rispetto a quello di intervento (7%). Esiste una differenza di 14 gg tra le due coorti in merito al numero massimo di giorni trascorsi prima di tornare a respirazione spontanea dopo NIV. Il dato di ritorno al respiro in aria ambiente si riduce di 2,4 gg nel gruppo di intervento. Infine si è osservato che i pazienti con assistenza specialistica iniziavano il ciclo di CN mediamente dopo 13,1 gg rispetto ai 16 gg del gruppo di controllo. DISCUSSIONE: La situazione di emergenza sperimentata ha evidenziato come fattore rilevante la necessità di competenze avanzate. L'APN utilizza conoscenze e capacità avanzate ed esperte per sviluppare, coordinare e valutare un piano di assistenza per situazioni cliniche altamente complesse ed imprevedibili, con l'obbiettivo di migliorare la salute e qualità di vita del paziente. Il presente studio pone le basi per il riconoscimento formale delle competenze avanzate dell'infermiere esperto in pneumologia/ventilazione. È dirimente che questo venga implementato in tutte le realtà assistenziali.
La gestione infermieristica della ventilazione nei pazienti con infezione da SARS-CoV-2
MUSSO, GIORGIA
2019/2020
Abstract
INTRODUZIONE: Il virus che causa l'attuale epidemia di coronavirus prende il nome di Severe Acute Respiratory Syndrome – Coronavirus-2 (SARS-CoV-2). L'11 febbraio 2020 l'OMS denominava la patologia respiratoria ad esso collegata Corona Virus Disease (COVID-19). I pazienti affetti da polmonite interstiziale da COVID-19 necessitano spesso di assistenza ventilatoria non invasiva di medio/alto livello. Obbiettivo dello studio è quello di valutare retrospettivamente l'efficacia di un intervento infermieristico con team leader/case manager esperto in pneumologia/ventilazione rispetto ad assistenza standard nel favorire il ritorno ad una respirazione spontanea e all'utilizzo di supporti di ventilazione non invasivi in un campione di pazienti con polmonite da COVID-19 ricoverati in terapia subintensiva (SICU). MATERIALI E METODI: Con disegno di studio caso-controllo è stato esaminato retrospettivamente un campione di 28 pazienti con diagnosi di polmonite interstiziale da SARS-CoV-2 ricoverati presso il Presidio Ospedaliero Cardinal Massaia di Asti dal 6 Marzo al 6 Maggio 2020. Il campione è stato successivamente suddiviso in due gruppi uno di intervento (n=14) ed uno di controllo (n=14). Il gruppo di intervento ha ricevuto assistenza da un Nucleo di Ventilazione composto da infermieri e medici della Pneumologia dell'Azienda Sanitaria Locale di Asti (ASL-AT). RISULTATI: Tra le due coorti prese in considerazione esiste una differenza in termini di giornate di degenza di 1,7 gg. Il numero di coloro che necessitavano di ulteriore ossigenoterapia alla dimissione era doppio nel gruppo di controllo (14%) rispetto a quello di intervento (7%). Esiste una differenza di 14 gg tra le due coorti in merito al numero massimo di giorni trascorsi prima di tornare a respirazione spontanea dopo NIV. Il dato di ritorno al respiro in aria ambiente si riduce di 2,4 gg nel gruppo di intervento. Infine si è osservato che i pazienti con assistenza specialistica iniziavano il ciclo di CN mediamente dopo 13,1 gg rispetto ai 16 gg del gruppo di controllo. DISCUSSIONE: La situazione di emergenza sperimentata ha evidenziato come fattore rilevante la necessità di competenze avanzate. L'APN utilizza conoscenze e capacità avanzate ed esperte per sviluppare, coordinare e valutare un piano di assistenza per situazioni cliniche altamente complesse ed imprevedibili, con l'obbiettivo di migliorare la salute e qualità di vita del paziente. Il presente studio pone le basi per il riconoscimento formale delle competenze avanzate dell'infermiere esperto in pneumologia/ventilazione. È dirimente che questo venga implementato in tutte le realtà assistenziali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/27189