Partendo dalle indagini di stampo fenomenologico condotte sul “Tempo vissuto”, si approfondirà quale sia il ruolo di questo costrutto nella psicopatologia, in particolare nell'esperienza del Disturbo di Panico. L'attenzione si focalizzerà su questo tipo di vissuto poiché gli attuali dati epidemiologici confermano il significativo aumento di tale disturbo nella popolazione (APA, 2013). In prima analisi si approfondirà il tema del Tempo vissuto, che insieme a Spazio e Corpo vissuti costituisce uno degli a-priori esistenziali dell' essere umano (Galimberti, 2006), con particolare riferimento all'esperienza soggettiva e a come questa possa sfociare in patologia a seconda dei diversi “modi d'esperienza” del tempo. Considerando che ogni soggetto è inserito in un particolare contesto sociale, ci si focalizzerà anche su quali possano essere le caratteristiche della contemporaneità che contribuiscono all'emergere sempre più frequente del Disturbo di Panico. Un' attenzione specifica verrà data al fenomeno della solitudine nell'attualità, considerandola come fattore che incide in maniera peculiare nell'esperienza del panico, tanto da poter chiamare l'attacco di panico “un' attacco acuto di solitudine” (Francesetti, 2005). Trasversalmente a tali argomenti si prenderà in considerazione l'impatto di ogni tema su una popolazione specifica, cioè quella dei giovani adulti (18-30 anni), che per le sue peculiari richieste evolutive (Arnett, 2007, 2000) si presume possa facilmente essere esposta ai vissuti di sofferenza propri del Disturbo di panico. Verranno infine esposti il metodo ed i risultati di un'indagine il cui obiettivo è stato valutare in che modo vengano vissuti il tempo, in particolare il futuro, e la solitudine in un campione italiano di giovani adulti, e su come queste variabili possano relazionarsi all'emergere di vissuti di ansia e panico.
Il giovane adulto nella postmodernità. Tempo Vissuto, Solitudine e l'esperienza del Panico.
GRADENIGO, CATERINA
2019/2020
Abstract
Partendo dalle indagini di stampo fenomenologico condotte sul “Tempo vissuto”, si approfondirà quale sia il ruolo di questo costrutto nella psicopatologia, in particolare nell'esperienza del Disturbo di Panico. L'attenzione si focalizzerà su questo tipo di vissuto poiché gli attuali dati epidemiologici confermano il significativo aumento di tale disturbo nella popolazione (APA, 2013). In prima analisi si approfondirà il tema del Tempo vissuto, che insieme a Spazio e Corpo vissuti costituisce uno degli a-priori esistenziali dell' essere umano (Galimberti, 2006), con particolare riferimento all'esperienza soggettiva e a come questa possa sfociare in patologia a seconda dei diversi “modi d'esperienza” del tempo. Considerando che ogni soggetto è inserito in un particolare contesto sociale, ci si focalizzerà anche su quali possano essere le caratteristiche della contemporaneità che contribuiscono all'emergere sempre più frequente del Disturbo di Panico. Un' attenzione specifica verrà data al fenomeno della solitudine nell'attualità, considerandola come fattore che incide in maniera peculiare nell'esperienza del panico, tanto da poter chiamare l'attacco di panico “un' attacco acuto di solitudine” (Francesetti, 2005). Trasversalmente a tali argomenti si prenderà in considerazione l'impatto di ogni tema su una popolazione specifica, cioè quella dei giovani adulti (18-30 anni), che per le sue peculiari richieste evolutive (Arnett, 2007, 2000) si presume possa facilmente essere esposta ai vissuti di sofferenza propri del Disturbo di panico. Verranno infine esposti il metodo ed i risultati di un'indagine il cui obiettivo è stato valutare in che modo vengano vissuti il tempo, in particolare il futuro, e la solitudine in un campione italiano di giovani adulti, e su come queste variabili possano relazionarsi all'emergere di vissuti di ansia e panico.File | Dimensione | Formato | |
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