Leishmaniasis is a parasitic infection transmitted by the bite of an infected sandfly, a hematophagous Diptera of the Psychodidae subfamily. It is considered one of the most important diseases of the poorest country on earth. In particular, it affects mainly the tropical and subtropical areas, in particular, it is observed a high distribution in the area of South East Asia, East Africa, and South America, but its distribution is even endemic to the Mediterranean basin. The estimation of infected people is around 12 million with an increase in new cases of 0.9-1.6 million. There are four clinical forms: Asymptomatic infection; cutaneous leishmaniasis; Visceral leishmaniasis and mucocutaneous leishmaniasis. The symptoms may be similar to other diseases. For this reason, the diagnosis may be problematic. One of the hallmarks of Leishmania is its ability to overcome the immune response of the host, using macrophage, in which it’s clear the ability of the parasite to manipulate the intracellular signal, the immune functions, and the host metabolism. For example, it is observed that the parasite is able to inhibit the NF-Kb and NLRP3 pathways which lead to the decrease of the concentration of some pro-inflammatory molecules, which are involved in the development of silent infection, so that is not recognized by the main immune cells. Considering the metabolism of the host is observed an alternation of the L-arginine metabolism, which is an essential amino acids used in many metabolic pathways of mammal cells. On the contrary, the macrophage cells are able to react against the presence of the parasite, favouring its elimination, for example, it was observed that hypoxic conditions may favour the activation of the HIF-1α, which is regulated by MIF. In addition, it is useful to enlarge the knowledge of the strategies used by Leishmania and the macrophage in order to identify useful targets for the development of new therapies.
La Leishmaniosi è una infezione parassitaria che viene trasmessa all’uomo tramite la puntura di un flebotomo, un dittero ematofago appartenente alla famiglia delle Psycodidae Viene considerata una delle più importanti malattie neglette che colpisce le zone tropicali e subtropicali. Si osserva una maggiore distribuzione nelle aree del Sud Est asiatico, Est del Africa e dell’America Latina, ma risulta essere avere una distribuzione endemica anche nelle aree del Mediteranno. Ogni anno si registra un totale di casi infetti pari a 12 milioni con incremento annuo pari a 0,9-1,6 milioni. Esistono quattro manifestazioni cliniche principali: Infezione asintomatica; leishmaniosi cutanea; leishmaniosi viscerale; leishmaniosi mucocutanea, ma spesso la sintomatologia risulta essere simile ad altre patologie, motivo per il quale la diagnosi risulta essere spesso problematica. Una delle principali caratteristiche di Leishmania è la sua abilità nel evadere la risposta immunitaria del ospite, utilizzando come mezzo i macrofagi, nella quale risulta evidente la capacità del parassita nel manipolare i segnali intracellulari, le funzioni immunitarie e il metabolismo della cellula ospite. Una delle strategie che si è osservata è l’inibizione del pathway di NF-Kb e NLRP3 che porta alla diminuzione della concentrazione di alcune molecole pro-infiammatorie, che portano allo sviluppo di un’infezione silente, ovvero non riconosciuta dalle principali cellule dell’immunità. A livello metabolico si è osservata un’alternazione del metabolismo del L-arginina, aminoacido essenziale per numerosi pathway metabolici delle cellule dei mammiferi. Sebbene, questo parassita intracellulare risulti alterare le funzionalità del macrofago, quest’ultimo ha delle strategie che favoriscono l’eliminazione di leishmania, per esempio si è osservato come le condizioni ipossiche possano favorire l’attivazione di HIF-1α, regolato dall’attivazione di MIF in condizioni ipossiche. Sulla base di queste premesse, risulta utile ampliare la conoscenza delle strategie attuate da Leishmania e dal macrofago per l’individuazione di nuovi target utili allo sviluppo di nuove frontiere terapeutiche.
Leishmania amazonensis, osservazioni sull’immunopatogenesi
MALARA, ELEONORA
2019/2020
Abstract
La Leishmaniosi è una infezione parassitaria che viene trasmessa all’uomo tramite la puntura di un flebotomo, un dittero ematofago appartenente alla famiglia delle Psycodidae Viene considerata una delle più importanti malattie neglette che colpisce le zone tropicali e subtropicali. Si osserva una maggiore distribuzione nelle aree del Sud Est asiatico, Est del Africa e dell’America Latina, ma risulta essere avere una distribuzione endemica anche nelle aree del Mediteranno. Ogni anno si registra un totale di casi infetti pari a 12 milioni con incremento annuo pari a 0,9-1,6 milioni. Esistono quattro manifestazioni cliniche principali: Infezione asintomatica; leishmaniosi cutanea; leishmaniosi viscerale; leishmaniosi mucocutanea, ma spesso la sintomatologia risulta essere simile ad altre patologie, motivo per il quale la diagnosi risulta essere spesso problematica. Una delle principali caratteristiche di Leishmania è la sua abilità nel evadere la risposta immunitaria del ospite, utilizzando come mezzo i macrofagi, nella quale risulta evidente la capacità del parassita nel manipolare i segnali intracellulari, le funzioni immunitarie e il metabolismo della cellula ospite. Una delle strategie che si è osservata è l’inibizione del pathway di NF-Kb e NLRP3 che porta alla diminuzione della concentrazione di alcune molecole pro-infiammatorie, che portano allo sviluppo di un’infezione silente, ovvero non riconosciuta dalle principali cellule dell’immunità. A livello metabolico si è osservata un’alternazione del metabolismo del L-arginina, aminoacido essenziale per numerosi pathway metabolici delle cellule dei mammiferi. Sebbene, questo parassita intracellulare risulti alterare le funzionalità del macrofago, quest’ultimo ha delle strategie che favoriscono l’eliminazione di leishmania, per esempio si è osservato come le condizioni ipossiche possano favorire l’attivazione di HIF-1α, regolato dall’attivazione di MIF in condizioni ipossiche. Sulla base di queste premesse, risulta utile ampliare la conoscenza delle strategie attuate da Leishmania e dal macrofago per l’individuazione di nuovi target utili allo sviluppo di nuove frontiere terapeutiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/2694