The study aims to investigate the issue of the consumption of food supplements, in order to assess current knowledge and offer prevention plans aimed at consumers. The aim is to deepen the following aspects: consumer information, knowledge and awareness; the methods and reasons that lead to take supplements; the safety of these products in the light of current scientific evidence. The scientific literature concerning safety and efficacy studies suggests that supplements are not always effective and that at times they can also be harmful (interactions with drugs, allergies, pathological states of the subject, etc.). Furthermore, scientific studies show that dietary supplements do not have healing and / or disease prevention capabilities. To assess the knowledge and information of the sample under study, a questionnaire was created using "Google Forms" and based on the relevant literature. It has been disseminating (in CAWI mode) within a group of people inserted in a university and / or health care setting (i.e. having a higher level of education) or sports, considering the hypothesis that they are more facilitated and prone to information, interest in health and, in general, to have an adequate perception of risk, as suggested by the literature describing the dynamics of Health Literacy. Poor knowledge, information and perception of risk in a health literate group would be an omen of just as much misinformation and unawareness within the average population. In the literature there are no validated models useful for calculating the perception of risk on the subject of supplements, so binary scores were applied to each response provided by each user. Then the scores were added up and each user was assigned a rating between 0 and 34. On average, the users obtained a score of 21 (dev. St. = 3.93): a result that confirms the initial hypothesis, ie that the target selected for the qualification and for the work setting, was "health literate". The study of the variance of risk perception scores does not suggest any significant gap in relation to the educational qualification, however it is observed that users who declared that they are interested in the topic of the correct use of supplements, obtained average risk perception scores higher than those who were not interested (21 and 18 respectively). Furthermore, the average risk perception scores of regular users are slightly lower than those who use them occasionally (20 / 20.5 vs 21 / 21.5). Some interesting data collected show that: only 12.5% ​​of respondents know that supplements are food; 44% of the interviewees indicated the web (producers' websites, various websites) as a useful source for finding information on the subject. 20% buy supplements online. 40% said they didn't tell their doctor about taking supplements. 76.3% of respondents believe that supplements are of little or no risk to health. From the point of view of prevention, it is necessary to apply a plan that provides for a close synergy between different professional figures and institutions: only in this way can it be considered effective. It is advisable to act, first of all, on the guarantee of product safety throughout the supply chain through a suitable plan applied by the supervisory bodies and by the analysis laboratories; secondly, it is necessary to intervene on the communication level to spread knowledge and information, making use of the collaboration of doctors, pharmacists, media and local and national public bodies, through information and / or awareness campaigns and with the dissemination of reliable information through vademecum, commercials and other documents.

Lo studio si propone di approfondire il tema del consumo degli integratori alimentari, al fine di valutare le attuali conoscenze e offrire dei piani di prevenzione rivolti ai consumatori. Lo scopo è di approfondire i seguenti aspetti: l'informazione, la conoscenza e la consapevolezza dei consumatori; le modalità e i motivi che spingono ad assumere integratori; la sicurezza di tali prodotti alla luce delle attuali evidenze scientifiche. La letteratura scientifica inerente gli studi di sicurezza ed efficacia, suggerisce che non sempre gli integratori sono efficaci e che a volte possono anche essere dannosi (interazioni con i farmaci, allergie, stati patologici del soggetto, ecc). Inoltre, gli studi scientifici dimostrano che i supplementi alimentari non vantano capacità curative e/o di prevenzione delle malattie. Per valutare la conoscenza e l'informazione da parte del campione oggetto di studio, è stato creato un questionario utilizzando "Moduli Google" e basandosi sulla letteratura inerente. E' stato divulgando (in modalità CAWI) all'interno di un gruppo di persone inserite in un setting lavorativo universitario e/o sanitario (cioè aventi un grado di scolarità più elevato) o sportivo, considerando l'ipotesi che esse siano più agevolate e propense all'informazione, all'interesse per la salute e, in generale, ad avere un'adeguata percezione del rischio, così come suggerisce la letteratura che descrive le dinamiche dell'Health Literacy. Scarsa conoscenza, informazione e percezione del rischio in un gruppo "health literate" sarebbe presagio di altrettanta disinformazione e inconsapevolezza all'interno della popolazione media. In letteratura non esistono modelli validati utili a calcolare la percezione del rischio sul tema degli integratori, quindi sono stati applicati dei punteggi binari ad ogni risposta fornita da ciascun utente. Dopodiché i punteggi sono stati sommati ed è stata assegnata, ad ogni utente, una valutazione fra 0 e 34. In media, gli utenti hanno ottenuto un punteggio pari a 21 (dev. st.=3,93): risultato che conferma l'ipotesi iniziale, ovvero che il target selezionato per il titolo di studio e per il setting lavorativo, fosse "health literate". Lo studio della varianza dei punteggi di percezione del rischio non suggerisce alcun gap significativo in relazione al titolo di studio tuttavia si osserva che gli utenti che hanno dichiarato di essere interessati al tema del corretto uso degli integratori, hanno ottenuto dei punteggi medi di percezione del rischio maggiori rispetto a chi non era interessato (rispettivamente 21 e 18). Inoltre i punteggi medi di percezione del rischio degli utilizzatori abituali, sono leggermente inferiori rispetto a chi li utilizza saltuariamente (20/20,5 vs 21/21,5). Alcuni dati interessanti raccolti mostrano che: solo il 12,5% dei rispondenti sa che gli integratori sono alimenti; il 44% degli intervistati ha indicato il web come fonte utile per reperire informazioni in merito al tema. Il 20% acquista supplementi online. Il 40% ha detto di non aver riferito al proprio medico di far uso di integratori. Il 76,3% degli intervistati ritiene che gli integratori siano poco o per niente rischiosi per la salute. Dal punto di vista della prevenzione, è necessario applicare un piano che preveda una stretta sinergia fra diverse figure professionale e istituzioni: solo in questo modo potrà ritenersi efficace. E' opportuno agire, in primo luogo, sulla garanzia di sicurezza dei prodotti lungo tutta la filiera attraverso un idoneo piano applicato dagli organi di vigilanza e dai laboratori di analisi; in secondo luogo, si deve intervenire sul piano comunicazionale per diffondere conoscenza e informazione, avvalendosi della collaborazione di medici, farmacisti, media e enti pubblici locali e nazionali, attraverso campagne informative e/o di sensibilizzazione e con la divulgazione di informazioni attendibili tramite vademecum, spot e altri documenti.

La percezione del rischio e la disinformazione: il caso degli integratori alimentari a base di vitamine e minerali

VOTTERO BERNARDINA, ERIKA
2019/2020

Abstract

Lo studio si propone di approfondire il tema del consumo degli integratori alimentari, al fine di valutare le attuali conoscenze e offrire dei piani di prevenzione rivolti ai consumatori. Lo scopo è di approfondire i seguenti aspetti: l'informazione, la conoscenza e la consapevolezza dei consumatori; le modalità e i motivi che spingono ad assumere integratori; la sicurezza di tali prodotti alla luce delle attuali evidenze scientifiche. La letteratura scientifica inerente gli studi di sicurezza ed efficacia, suggerisce che non sempre gli integratori sono efficaci e che a volte possono anche essere dannosi (interazioni con i farmaci, allergie, stati patologici del soggetto, ecc). Inoltre, gli studi scientifici dimostrano che i supplementi alimentari non vantano capacità curative e/o di prevenzione delle malattie. Per valutare la conoscenza e l'informazione da parte del campione oggetto di studio, è stato creato un questionario utilizzando "Moduli Google" e basandosi sulla letteratura inerente. E' stato divulgando (in modalità CAWI) all'interno di un gruppo di persone inserite in un setting lavorativo universitario e/o sanitario (cioè aventi un grado di scolarità più elevato) o sportivo, considerando l'ipotesi che esse siano più agevolate e propense all'informazione, all'interesse per la salute e, in generale, ad avere un'adeguata percezione del rischio, così come suggerisce la letteratura che descrive le dinamiche dell'Health Literacy. Scarsa conoscenza, informazione e percezione del rischio in un gruppo "health literate" sarebbe presagio di altrettanta disinformazione e inconsapevolezza all'interno della popolazione media. In letteratura non esistono modelli validati utili a calcolare la percezione del rischio sul tema degli integratori, quindi sono stati applicati dei punteggi binari ad ogni risposta fornita da ciascun utente. Dopodiché i punteggi sono stati sommati ed è stata assegnata, ad ogni utente, una valutazione fra 0 e 34. In media, gli utenti hanno ottenuto un punteggio pari a 21 (dev. st.=3,93): risultato che conferma l'ipotesi iniziale, ovvero che il target selezionato per il titolo di studio e per il setting lavorativo, fosse "health literate". Lo studio della varianza dei punteggi di percezione del rischio non suggerisce alcun gap significativo in relazione al titolo di studio tuttavia si osserva che gli utenti che hanno dichiarato di essere interessati al tema del corretto uso degli integratori, hanno ottenuto dei punteggi medi di percezione del rischio maggiori rispetto a chi non era interessato (rispettivamente 21 e 18). Inoltre i punteggi medi di percezione del rischio degli utilizzatori abituali, sono leggermente inferiori rispetto a chi li utilizza saltuariamente (20/20,5 vs 21/21,5). Alcuni dati interessanti raccolti mostrano che: solo il 12,5% dei rispondenti sa che gli integratori sono alimenti; il 44% degli intervistati ha indicato il web come fonte utile per reperire informazioni in merito al tema. Il 20% acquista supplementi online. Il 40% ha detto di non aver riferito al proprio medico di far uso di integratori. Il 76,3% degli intervistati ritiene che gli integratori siano poco o per niente rischiosi per la salute. Dal punto di vista della prevenzione, è necessario applicare un piano che preveda una stretta sinergia fra diverse figure professionale e istituzioni: solo in questo modo potrà ritenersi efficace. E' opportuno agire, in primo luogo, sulla garanzia di sicurezza dei prodotti lungo tutta la filiera attraverso un idoneo piano applicato dagli organi di vigilanza e dai laboratori di analisi; in secondo luogo, si deve intervenire sul piano comunicazionale per diffondere conoscenza e informazione, avvalendosi della collaborazione di medici, farmacisti, media e enti pubblici locali e nazionali, attraverso campagne informative e/o di sensibilizzazione e con la divulgazione di informazioni attendibili tramite vademecum, spot e altri documenti.
Perception of risk and disinformation: the case of vitamin and mineral-based food supplements
The study aims to investigate the issue of the consumption of food supplements, in order to assess current knowledge and offer prevention plans aimed at consumers. The aim is to deepen the following aspects: consumer information, knowledge and awareness; the methods and reasons that lead to take supplements; the safety of these products in the light of current scientific evidence. The scientific literature concerning safety and efficacy studies suggests that supplements are not always effective and that at times they can also be harmful (interactions with drugs, allergies, pathological states of the subject, etc.). Furthermore, scientific studies show that dietary supplements do not have healing and / or disease prevention capabilities. To assess the knowledge and information of the sample under study, a questionnaire was created using "Google Forms" and based on the relevant literature. It has been disseminating (in CAWI mode) within a group of people inserted in a university and / or health care setting (i.e. having a higher level of education) or sports, considering the hypothesis that they are more facilitated and prone to information, interest in health and, in general, to have an adequate perception of risk, as suggested by the literature describing the dynamics of Health Literacy. Poor knowledge, information and perception of risk in a health literate group would be an omen of just as much misinformation and unawareness within the average population. In the literature there are no validated models useful for calculating the perception of risk on the subject of supplements, so binary scores were applied to each response provided by each user. Then the scores were added up and each user was assigned a rating between 0 and 34. On average, the users obtained a score of 21 (dev. St. = 3.93): a result that confirms the initial hypothesis, ie that the target selected for the qualification and for the work setting, was "health literate". The study of the variance of risk perception scores does not suggest any significant gap in relation to the educational qualification, however it is observed that users who declared that they are interested in the topic of the correct use of supplements, obtained average risk perception scores higher than those who were not interested (21 and 18 respectively). Furthermore, the average risk perception scores of regular users are slightly lower than those who use them occasionally (20 / 20.5 vs 21 / 21.5). Some interesting data collected show that: only 12.5% ​​of respondents know that supplements are food; 44% of the interviewees indicated the web (producers' websites, various websites) as a useful source for finding information on the subject. 20% buy supplements online. 40% said they didn't tell their doctor about taking supplements. 76.3% of respondents believe that supplements are of little or no risk to health. From the point of view of prevention, it is necessary to apply a plan that provides for a close synergy between different professional figures and institutions: only in this way can it be considered effective. It is advisable to act, first of all, on the guarantee of product safety throughout the supply chain through a suitable plan applied by the supervisory bodies and by the analysis laboratories; secondly, it is necessary to intervene on the communication level to spread knowledge and information, making use of the collaboration of doctors, pharmacists, media and local and national public bodies, through information and / or awareness campaigns and with the dissemination of reliable information through vademecum, commercials and other documents.
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
INTEGRATORI_COMPLETO.pdf

non disponibili

Descrizione: La percezione del rischio e la disinformazione: il caso degli integratori alimentari a base di vitamine e minerali
Dimensione 2.16 MB
Formato Adobe PDF
2.16 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/2692