This research investigates the digitalisation process affecting the Italian wealth management industry, with a particular focus on the advent of robo-advisory technologies. The final scope is to fill the academic gap existing for that country, emerged from a conducted literature review, and to compare the findings with those available for a more technologically developed country like Germany. A qualitative approach based on five one-to-one interviews with Italian industry experts has been used to gather up-to-date information with the aim of giving an as much as possible wide, contemporary vision on the topic, as well as of answering three main research questions, related to Italy’s current placement in the above-mentioned digitalisation process, to the odds of a potential replacement of human advisors by machines, and to possible improvements of the Italian financial literacy. The key findings have illustrated that, first of all, although Italy is currently far behind other countries like Germany in terms of digital competences, it is considered one of the most promising countries with regard to those matters. Secondly, Italian human advisors will unlikely be replaced by machines because of a series of different reasons related to cultural habits and market conformation. Lastly, robo-advisors’ adoption can be a trump card in the attempt of increasing Italian financial literacy, which is currently ranking penultimate in Europe. However, being the process at its early stage and having robo-advisors still room for improvements, it is advisable to wait for future developments in order to have a clearer understanding of the real implications of these new tools.

Questa ricerca analizza il processo di digitalizzazione che sta interessando il mercato italiano della gestione patrimoniale, con un focus particolare sull’avvento delle tecnologie dei consulenti robotici. Lo scopo finale è quello di colmare una lacuna scientifica presente per la suddetta nazione, emersa dopo aver condotto una revisione di fonti accademiche, e quello di compararne i risultati con quelli già esistenti per una nazione più avanzata tecnologicamente quale la Germania. Un approccio qualitativo basato su 5 interviste individuali ad esperti del settore è stato usato per raccogliere informazioni correnti, con lo scopo di fornire una quanto più possibile ampia e contemporanea prospettiva sulla tematica, oltre che a rispondere a tre principali domande di ricerca, relative all'attuale collocamento dell'Italia nel suddetto processo di digitalizzazione, alle probabilità di una potenziale sostituzione dei consulenti umani da parte delle macchine e a possibili miglioramenti dell'alfabetizzazione finanziaria italiana. I risultati principali hanno dimostrato che, prima di tutto, sebbene l'Italia sia attualmente molto indietro rispetto ad altri paesi come la Germania in termini di competenze digitali, essa è considerata uno dei paesi più promettenti in materia. In secondo luogo, che i consulenti umani italiani saranno difficilmente sostituiti da macchine a causa di una serie di motivi diversi e legati ad abitudini culturali e alla conformazione del mercato. Infine, che l'adozione di robo-advisors può essere una carta vincente nel tentativo di aumentare l'alfabetizzazione finanziaria italiana, che attualmente si trova al penultimo posto in Europa. Tuttavia, trovandosi il processo nella sua fase iniziale e avendo i robo-advisors ancora margine di miglioramento, è consigliato attendere gli sviluppi futuri al fine di avere una più chiara valutazione delle reali implicazioni di questi nuovi strumenti.

Il wealth management nell'era della digitalizzazione, la nascita dei robo-advisors in Italia

GIORGI, FEDERICO
2019/2020

Abstract

Questa ricerca analizza il processo di digitalizzazione che sta interessando il mercato italiano della gestione patrimoniale, con un focus particolare sull’avvento delle tecnologie dei consulenti robotici. Lo scopo finale è quello di colmare una lacuna scientifica presente per la suddetta nazione, emersa dopo aver condotto una revisione di fonti accademiche, e quello di compararne i risultati con quelli già esistenti per una nazione più avanzata tecnologicamente quale la Germania. Un approccio qualitativo basato su 5 interviste individuali ad esperti del settore è stato usato per raccogliere informazioni correnti, con lo scopo di fornire una quanto più possibile ampia e contemporanea prospettiva sulla tematica, oltre che a rispondere a tre principali domande di ricerca, relative all'attuale collocamento dell'Italia nel suddetto processo di digitalizzazione, alle probabilità di una potenziale sostituzione dei consulenti umani da parte delle macchine e a possibili miglioramenti dell'alfabetizzazione finanziaria italiana. I risultati principali hanno dimostrato che, prima di tutto, sebbene l'Italia sia attualmente molto indietro rispetto ad altri paesi come la Germania in termini di competenze digitali, essa è considerata uno dei paesi più promettenti in materia. In secondo luogo, che i consulenti umani italiani saranno difficilmente sostituiti da macchine a causa di una serie di motivi diversi e legati ad abitudini culturali e alla conformazione del mercato. Infine, che l'adozione di robo-advisors può essere una carta vincente nel tentativo di aumentare l'alfabetizzazione finanziaria italiana, che attualmente si trova al penultimo posto in Europa. Tuttavia, trovandosi il processo nella sua fase iniziale e avendo i robo-advisors ancora margine di miglioramento, è consigliato attendere gli sviluppi futuri al fine di avere una più chiara valutazione delle reali implicazioni di questi nuovi strumenti.
ENG
This research investigates the digitalisation process affecting the Italian wealth management industry, with a particular focus on the advent of robo-advisory technologies. The final scope is to fill the academic gap existing for that country, emerged from a conducted literature review, and to compare the findings with those available for a more technologically developed country like Germany. A qualitative approach based on five one-to-one interviews with Italian industry experts has been used to gather up-to-date information with the aim of giving an as much as possible wide, contemporary vision on the topic, as well as of answering three main research questions, related to Italy’s current placement in the above-mentioned digitalisation process, to the odds of a potential replacement of human advisors by machines, and to possible improvements of the Italian financial literacy. The key findings have illustrated that, first of all, although Italy is currently far behind other countries like Germany in terms of digital competences, it is considered one of the most promising countries with regard to those matters. Secondly, Italian human advisors will unlikely be replaced by machines because of a series of different reasons related to cultural habits and market conformation. Lastly, robo-advisors’ adoption can be a trump card in the attempt of increasing Italian financial literacy, which is currently ranking penultimate in Europe. However, being the process at its early stage and having robo-advisors still room for improvements, it is advisable to wait for future developments in order to have a clearer understanding of the real implications of these new tools.
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