Introduction: Eating Disorders are connoted by a persistent disturbance of eating-related behaviors that results in altered food consumption or intake and significantly impairs physical health or psychosocial functioning. Among these, the best known disorder with the highest mortality is Anorexia Nervosa. The aim of this thesis is to learn more about Peripersonal Space, a term for the space around the body within which interactions with other people, objects and the environment in general occur, and to evaluate how this area changes in patients with Anorexia Nervosa. Materials and Methods: The study underlying this thesis involved 46 patients (including 23 with Restricter phenotype and 21 with Binge-Purging phenotype) and 44 healthy controls. Participants were offered a battery of self-administered tests (focusing on eating, body and general psychopathology symptoms) and a video task lasting approximately 30 minutes. For the video, two actors (one male and one female) were recruited and filmed approaching from a distance of 4 meters at a constant speed. Five videos with different facial expressions were recorded for both actors. Finally, a non-social condition was added by virtually creating a video in which a ball rolls toward the camera along the same distance and at the same speed adopted by the actors. Participants were asked to imagine that the actor or object in the video was approaching and to stop the actor or object, by pressing the space bar on the laptop, when the subject of the video was at a distance perceived as comfortable for social interaction. An additional component of the study also involved participants answering a series of questions regarding their own condition regarding some symptoms of eating psychopathology and alertness status before and after the task to go deeper into the eating, physical, and general psychopathology component by providing responses rated on a VAS scale. Results and Conclusions: The analysis conducted by linear mixed model revealed that the peripersonal space of patients was significantly larger than that of controls. It was also found that both the group of patients with the pathology and the group of control subjects allowed for a greater closeness to the female actress than the male actor. In contrast, no correlation emerged between clinical and psychopathological variables and modulation of PPS in the patient group. However, a statistically significant relationship was observed between levels of self-esteem measured at Rosenberg and PPS: lower levels of self-esteem corresponded to increased PPS. In contrast, in healthy controls, mean PPS was statistically significantly associated with body dissatisfaction, dietary moderation, and weight concerns. Finally, in the control group, differences emerged between pre-task and post-task VAS, as if the healthy subjects tended to increase their personal comfort levels while taking the test. This was not the case in the group of patients with AN. The results obtained from this work may make it possible to expand existing knowledge about the characteristics of a complex disease such as AN and to use this knowledge to improve therapeutic offerings, with the development of new rehabilitation techniques in virtual reality or as add-ons to psychotherapy.
Introduzione: I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono connotati da un persistente disturbo di comportamenti legati all’alimentazione che determina un’alterazione nel consumo o nell’assorbimento di cibo e che danneggia significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale. Tra questi il disturbo più noto e con la mortalità più elevata è l’Anoressia Nervosa. L’obiettivo di questa tesi è di approfondire le conoscenze sullo Spazio Peripersonale, termine con cui viene indicato lo spazio intorno al corpo all’interno del quale si verificano le interazioni con le altre persone, con gli oggetti e con l’ambiente in generale, e valutare come questa area cambi nei pazienti con Anoressia Nervosa. Materiali e metodi: Lo studio alla base di questa tesi ha visto coinvolti 46 pazienti (di cui 23 con fenotipo Restricter e 21 con fenotipo Binge-Purging) e 44 controlli sani. Ai partecipanti sono stati proposti una batteria di test autosomministrati (focalizzati su sintomatologia alimentare, corporea e psicopatologia generale) e un task video della durata di circa 30 minuti. Per il video sono stati reclutati due attori (un maschio e una femmina) che sono stati filmati mentre si avvicinavano a partire da una distanza di 4 metri ad una velocità costante. Sono stati registrati per entrambi gli attori 5 video con espressioni facciali diverse. È stata infine aggiunta una condizione non sociale creando virtualmente un video in cui una palla rotola verso la telecamera lungo la stessa distanza e alla stessa velocità adottata dagli attori. Ai partecipanti è stato chiesto di immaginare che l'attore o l'oggetto nel video si stesse avvicinando e di fermare l'attore o l'oggetto, premendo la barra spaziatrice del laptop, quando il soggetto del video era ad una distanza percepita come comoda per un’interazione sociale. Una ulteriore componente dello studio prevedeva inoltre che i partecipanti rispondessero ad una serie di domande riguardanti la propria condizione in merito ad alcuni sintomi di psicopatologia alimentare e allo stato di allerta prima e dopo il task per andare ad approfondire la componente psicopatologica alimentare, corporea e generale fornendo delle risposte valutate su scala VAS. Risultati e conclusioni: L’analisi condotta tramite modello misto lineare ha rivelato che lo spazio peripersonale dei pazienti era significativamente più ampio rispetto a quello dei controlli. È anche emerso che sia il gruppo di pazienti affetti dalla patologia sia il gruppo di soggetti di controllo permetteva un maggiore avvicinamento all’attrice femmina rispetto all’attore maschio. Non è invece emersa una correlazione tra variabili cliniche, psicopatologiche e modulazione del PPS nel gruppo dei pazienti. È stata però osservata una relazione statisticamente significativa tra livelli di autostima misurati al Rosenberg e PPS: minori livelli di autostima corrispondevano a un aumento del PPS. Diversamente, nei controlli sani, il PPS medio era associato in modo statisticamente significativo all’insoddisfazione corporea, alla moderazione alimentare e alle preoccupazioni sul peso. Nel gruppo dei controlli, infine, sono emerse differenze tra VAS pre e post task, come se i soggetti sani tendessero ad aumentare i livelli di confort personale durante lo svolgimento del test. Questo non è avvenuto nel gruppo dei pazienti con AN. I risultati ottenuti con questo lavoro potranno permettere di ampliare le conoscenze esistenti sulle caratteristiche di una malattia complessa come l’AN e di utilizzare tali conoscenze per migliorare l’offerta terapeutica, con lo sviluppo di nuove tecniche riabilitative in realtà virtuale o come add-on alla psicoterapia.
Analisi dello spazio peripersonale nell'Anoressia Nervosa: confronto con soggetti sani di controllo e associazione con psicopatologia alimentare, generale e corporea
CANDELLIERI, PIETRO
2022/2023
Abstract
Introduzione: I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono connotati da un persistente disturbo di comportamenti legati all’alimentazione che determina un’alterazione nel consumo o nell’assorbimento di cibo e che danneggia significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale. Tra questi il disturbo più noto e con la mortalità più elevata è l’Anoressia Nervosa. L’obiettivo di questa tesi è di approfondire le conoscenze sullo Spazio Peripersonale, termine con cui viene indicato lo spazio intorno al corpo all’interno del quale si verificano le interazioni con le altre persone, con gli oggetti e con l’ambiente in generale, e valutare come questa area cambi nei pazienti con Anoressia Nervosa. Materiali e metodi: Lo studio alla base di questa tesi ha visto coinvolti 46 pazienti (di cui 23 con fenotipo Restricter e 21 con fenotipo Binge-Purging) e 44 controlli sani. Ai partecipanti sono stati proposti una batteria di test autosomministrati (focalizzati su sintomatologia alimentare, corporea e psicopatologia generale) e un task video della durata di circa 30 minuti. Per il video sono stati reclutati due attori (un maschio e una femmina) che sono stati filmati mentre si avvicinavano a partire da una distanza di 4 metri ad una velocità costante. Sono stati registrati per entrambi gli attori 5 video con espressioni facciali diverse. È stata infine aggiunta una condizione non sociale creando virtualmente un video in cui una palla rotola verso la telecamera lungo la stessa distanza e alla stessa velocità adottata dagli attori. Ai partecipanti è stato chiesto di immaginare che l'attore o l'oggetto nel video si stesse avvicinando e di fermare l'attore o l'oggetto, premendo la barra spaziatrice del laptop, quando il soggetto del video era ad una distanza percepita come comoda per un’interazione sociale. Una ulteriore componente dello studio prevedeva inoltre che i partecipanti rispondessero ad una serie di domande riguardanti la propria condizione in merito ad alcuni sintomi di psicopatologia alimentare e allo stato di allerta prima e dopo il task per andare ad approfondire la componente psicopatologica alimentare, corporea e generale fornendo delle risposte valutate su scala VAS. Risultati e conclusioni: L’analisi condotta tramite modello misto lineare ha rivelato che lo spazio peripersonale dei pazienti era significativamente più ampio rispetto a quello dei controlli. È anche emerso che sia il gruppo di pazienti affetti dalla patologia sia il gruppo di soggetti di controllo permetteva un maggiore avvicinamento all’attrice femmina rispetto all’attore maschio. Non è invece emersa una correlazione tra variabili cliniche, psicopatologiche e modulazione del PPS nel gruppo dei pazienti. È stata però osservata una relazione statisticamente significativa tra livelli di autostima misurati al Rosenberg e PPS: minori livelli di autostima corrispondevano a un aumento del PPS. Diversamente, nei controlli sani, il PPS medio era associato in modo statisticamente significativo all’insoddisfazione corporea, alla moderazione alimentare e alle preoccupazioni sul peso. Nel gruppo dei controlli, infine, sono emerse differenze tra VAS pre e post task, come se i soggetti sani tendessero ad aumentare i livelli di confort personale durante lo svolgimento del test. Questo non è avvenuto nel gruppo dei pazienti con AN. I risultati ottenuti con questo lavoro potranno permettere di ampliare le conoscenze esistenti sulle caratteristiche di una malattia complessa come l’AN e di utilizzare tali conoscenze per migliorare l’offerta terapeutica, con lo sviluppo di nuove tecniche riabilitative in realtà virtuale o come add-on alla psicoterapia.File | Dimensione | Formato | |
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