Questo elaborato intende analizzare le problematiche che il giurista si è visto costretto ad affrontare nel confronto con l'arte contemporanea, in particolar modo nell'applicazione del diritto d'autore, quale tipico strumento di tutela per gli artisti e le loro opere. In seguito alla “dematerializzazione” dell'arte contemporanea, avvenuta a partire dal XX secolo, si è assistito infatti ad una totale rottura dei canoni artistici tradizionali, che da sempre si ricollegano ad opere-oggetti, tra cui principalmente quadri e sculture. Di conseguenza, le categorie create dal diritto d'autore per la tutela delle opere d'arte, in particolare la forma e l'originalità della creazione, sono state costantemente messe in discussione da queste nuove tipologie di espressioni artistiche, che spesso si realizzano in un'idea o in un concetto piuttosto che in un oggetto vero e proprio, o che si appropriano di altre opere, o ancora che pongono come loro fondamento oggetti seriali e di uso comune, lasciando così una lacuna a livello di quella traccia personale dell'artista che è fondamentale ai fini della protezione dei suoi diritti d'autore. Sono stati dunque analizzati alcuni casi giurisprudenziali che hanno indirizzato la ricerca di una nuova definizione giuridica di opera d'arte, in opposizione a quella tradizionale, ancora eccessivamente rigida. Il quesito che si pone al giudice è dunque quello di bilanciare il giusto riconoscimento di una tutela alle opere d'arte contemporanee, senza che il diritto si ponga come limite alla creazione: per tale ragione, diventa fondamentale il confronto degli operatori del diritto con le diverse personalità del mondo dell'arte. L'inadeguatezza delle categorie del diritto di fronte alle nuove forme espressive contemporanee, tuttavia, spesso non riesce a trovare soluzione con il ricorso al meccanismo interpretativo in modo da adeguare le disposizioni alle nuove esigenze, lasciando il problema irrisolto. Un'altra grandissima questione riguarda l'autenticità delle creazioni contemporanee: il diritto d'autore, nella sua accezione morale, può essere talvolta invocato a tal fine. Ma la particolarità di alcune tipologie di tale arte è che talvolta gli stessi artisti affidano l'esecuzione a terzi o al pubblico, creando innumerevoli difficoltà in ordine all'autenticazione di tali opere. Queste problematiche si riflettono inoltre sulla tutela civilistica e sulla circolazione delle opere d'arte contemporanea nel sempre più importante mercato dell'arte. Così, gli stessi artisti si sono ingegnati per sfruttare gli strumenti giuridici, in particolar modo il contratto, per produrre, tutelare e trasferire le loro creazioni, facendo prevalere il documento in quanto contenente le informazioni necessarie in ordine all'identità e all'autenticità dell'opera rispetto all'oggetto artistico vero e proprio. Il diritto si trova dunque ancora in difficoltà a superare le contraddizioni poste in essere dall'arte contemporanea, talvolta priva di materialità, o che si fonda su elementi del tutto privi di alcuna artisticità, o ancora progetti artistici semplicemente descritti in un documento. Nel mondo del diritto si nota tuttavia una divergenza tra una dottrina ancora poco incline a risolvere le lacune legislative del diritto dell'arte e una giurisprudenza che sembra invece, soprattutto negli ultimi anni, più aperta ad accogliere le nuove espressioni creative, tenendo in considerazione il progresso artistico e le esigenze dei suoi autori.
Il diritto d'autore per l'arte contemporanea.
OSIGLI, ENRICA
2019/2020
Abstract
Questo elaborato intende analizzare le problematiche che il giurista si è visto costretto ad affrontare nel confronto con l'arte contemporanea, in particolar modo nell'applicazione del diritto d'autore, quale tipico strumento di tutela per gli artisti e le loro opere. In seguito alla “dematerializzazione” dell'arte contemporanea, avvenuta a partire dal XX secolo, si è assistito infatti ad una totale rottura dei canoni artistici tradizionali, che da sempre si ricollegano ad opere-oggetti, tra cui principalmente quadri e sculture. Di conseguenza, le categorie create dal diritto d'autore per la tutela delle opere d'arte, in particolare la forma e l'originalità della creazione, sono state costantemente messe in discussione da queste nuove tipologie di espressioni artistiche, che spesso si realizzano in un'idea o in un concetto piuttosto che in un oggetto vero e proprio, o che si appropriano di altre opere, o ancora che pongono come loro fondamento oggetti seriali e di uso comune, lasciando così una lacuna a livello di quella traccia personale dell'artista che è fondamentale ai fini della protezione dei suoi diritti d'autore. Sono stati dunque analizzati alcuni casi giurisprudenziali che hanno indirizzato la ricerca di una nuova definizione giuridica di opera d'arte, in opposizione a quella tradizionale, ancora eccessivamente rigida. Il quesito che si pone al giudice è dunque quello di bilanciare il giusto riconoscimento di una tutela alle opere d'arte contemporanee, senza che il diritto si ponga come limite alla creazione: per tale ragione, diventa fondamentale il confronto degli operatori del diritto con le diverse personalità del mondo dell'arte. L'inadeguatezza delle categorie del diritto di fronte alle nuove forme espressive contemporanee, tuttavia, spesso non riesce a trovare soluzione con il ricorso al meccanismo interpretativo in modo da adeguare le disposizioni alle nuove esigenze, lasciando il problema irrisolto. Un'altra grandissima questione riguarda l'autenticità delle creazioni contemporanee: il diritto d'autore, nella sua accezione morale, può essere talvolta invocato a tal fine. Ma la particolarità di alcune tipologie di tale arte è che talvolta gli stessi artisti affidano l'esecuzione a terzi o al pubblico, creando innumerevoli difficoltà in ordine all'autenticazione di tali opere. Queste problematiche si riflettono inoltre sulla tutela civilistica e sulla circolazione delle opere d'arte contemporanea nel sempre più importante mercato dell'arte. Così, gli stessi artisti si sono ingegnati per sfruttare gli strumenti giuridici, in particolar modo il contratto, per produrre, tutelare e trasferire le loro creazioni, facendo prevalere il documento in quanto contenente le informazioni necessarie in ordine all'identità e all'autenticità dell'opera rispetto all'oggetto artistico vero e proprio. Il diritto si trova dunque ancora in difficoltà a superare le contraddizioni poste in essere dall'arte contemporanea, talvolta priva di materialità, o che si fonda su elementi del tutto privi di alcuna artisticità, o ancora progetti artistici semplicemente descritti in un documento. Nel mondo del diritto si nota tuttavia una divergenza tra una dottrina ancora poco incline a risolvere le lacune legislative del diritto dell'arte e una giurisprudenza che sembra invece, soprattutto negli ultimi anni, più aperta ad accogliere le nuove espressioni creative, tenendo in considerazione il progresso artistico e le esigenze dei suoi autori.File | Dimensione | Formato | |
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