La gestione infermieristica nella prevenzione delle polmoniti associate alla ventilazione meccanica in terapia intensiva

Introduction: ventilator-associated pneumonia (VAP) is a form of hospital-acquired pneumonia that affects patients who are intubated and mechanically ventilated for more than 48 hours. It contributes 30% to 50% to healthcare-related infections in ICUs and this is the most common infection in mechanically ventilated patients. Objective: to identify what are the preventive strategies and maneuvers that the nurse must know and implement in the prevention of VAP. Materials and methods: a literature review was conducted through an advanced bibliographic search within various databases (Pubmed, CINAHL, Chocrane). Subsequently, to make a comparison with the current hospital reality, three telephone interviews were carried out with nurses, who work in different intensive care units in Turin. Results: 12 articles were selected including 2 guidelines, 5 systematic reviews, 1 randomized controlled trial (RCT), 1 prospective experimental study, 1 case-control study and 2 literature reviews. Analysis and Discussion: currently recommended preventive strategies are: hand hygiene and use of barrier measures, semi-sitting position of the patient with an elevation of the head of the bed ≥30 °; promote patient mobilization; oral hygiene with electric toothbrush or manual toothbrush; early enteral nutrition; use of protocols for the interruption of sedation and suspension from mechanical ventilation; maintenance of endotracheal cuff pressure between 20 and 30 cmH2O; endotracheal and subglottic aspiration; change the breathing circuits only if visibly dirty or malfunctioning. Conclusions: the nurse plays a fundamental role in the prevention of VAP and for this reason must be constantly updated on the best evidence-based strategies to be applied. The literature has shown that the use of a Bundle for the prevention of VAP is effective in reducing the incidence of this fearful complication.

Introduzione: la VAP (ventilator-associated pneumonia) è una forma di polmonite nosocomiale che colpisce i pazienti intubati e sottoposti a ventilazione meccanica per un periodo superiore alle 48 ore. Essa contribuisce dal 30% al 50% alle infezioni correlate all’assistenza nelle unità di terapia intensiva e rappresenta l’infezione più comune nei pazienti ventilati meccanicamente. Obiettivo: individuare quali sono le strategie e le manovre preventive che l’infermiere deve conoscere ed attuare nella prevenzione della VAP. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura attraverso una ricerca bibliografica avanzata all’interno di diverse banche dati (Pubmed, CINAHL, Chocrane). In seguito, per eseguire un confronto con le attuali realtà ospedaliere, sono stati effettuati tre colloqui telefonici con infermieri, i quali, prestano servizio presso differenti terapie intensive in Torino. Risultati: sono stati selezionati 12 articoli di cui 2 linea guida, 5 revisione sistematiche, 1 randomized controlled trial (RCT), 1 studio sperimentale prospettico, 1 studio caso-controllo e 2 revisioni della letteratura. Analisi e Discussione: Le strategie preventive attualmente raccomandate sono: igiene delle mani e utilizzo di misure barriera, posizione semi seduta del paziente con una elevazione della testata del letto ≥30°; favorire la mobilizzazione del paziente; igiene del cavo orale con spazzolino elettrico o spazzolino manuale; nutrizione enterale precoce; uso di protocolli per l’interruzione della sedazione e sospensione dalla ventilazione meccanica; mantenimento della pressione della cuffia endotracheale tra 20 e 30 cmH2O; aspirazione endotracheale e subglottica; cambiare i circuiti respiratori solo se visibilmente sporchi o malfunzionanti. Conclusioni: L’infermiere ricopre un ruolo fondamentale nella prevenzione della VAP e per questo motivo deve essere costantemente aggiornato sulle migliori strategie, basate sull’evidenza, da applicare. La letteratura ha evidenziato che l’uso di un Bundle per la prevenzione della VAP è efficace nel ridurre l’incidenza di questa temibile complicanza.