The study offers an analysis of Pont. 4.8. First, some observations are made on the addressees of the epistle, both Suillius, the formal addressee, and Germanicus Caesar, the real recipient of the poem. Then, how poetry is viewed in the poem is taken under consideration: even though poetry is offered to Germanicus as a humble gift, the poet proves how powerful it can be, as it bestows immortality on the events and the people it sings of and therefore, in a sense, manages to even create the gods. The intertextual links between the poem and the ones previously written by Ovid himself will be carefully taken into account, besides the new elaboration of traditional patterns and topoi.

Il presente studio propone un'analisi dell'elegia IV 8 delle "Epistulae ex Ponto" ovidiane. Dopo alcune considerazioni sulle figure dei destinatari, Suillio e Germanico Cesare, rispettivamente il destinatario formale e quello reale dell'epistola, la riflessione si sposta sulla visione della poesia che emerge all'interno del componimento: per quanto la poesia sia offerta da Ovidio a Germanico come dono modesto, il poeta dimostra come essa sia un potente strumento in grado di conferire immortalità ai fatti e ai personaggi di cui canta le gesta e pertanto, in un certo senso, persino di creare le divinità. Grande attenzione è dedicata ai collegamenti intertestuali tra il componimento e la precedente poesia ovidiana, oltre che alla rielaborazione da parte di Ovidio di temi e motivi topici appartenenti alla tradizione letteraria latina.

Di quoque carminibus ... fiunt: Ovidio, Ex Ponto IV 8 e il potere della poesia

MARTINA, CLAUDIA
2019/2020

Abstract

Il presente studio propone un'analisi dell'elegia IV 8 delle "Epistulae ex Ponto" ovidiane. Dopo alcune considerazioni sulle figure dei destinatari, Suillio e Germanico Cesare, rispettivamente il destinatario formale e quello reale dell'epistola, la riflessione si sposta sulla visione della poesia che emerge all'interno del componimento: per quanto la poesia sia offerta da Ovidio a Germanico come dono modesto, il poeta dimostra come essa sia un potente strumento in grado di conferire immortalità ai fatti e ai personaggi di cui canta le gesta e pertanto, in un certo senso, persino di creare le divinità. Grande attenzione è dedicata ai collegamenti intertestuali tra il componimento e la precedente poesia ovidiana, oltre che alla rielaborazione da parte di Ovidio di temi e motivi topici appartenenti alla tradizione letteraria latina.
ITA
The study offers an analysis of Pont. 4.8. First, some observations are made on the addressees of the epistle, both Suillius, the formal addressee, and Germanicus Caesar, the real recipient of the poem. Then, how poetry is viewed in the poem is taken under consideration: even though poetry is offered to Germanicus as a humble gift, the poet proves how powerful it can be, as it bestows immortality on the events and the people it sings of and therefore, in a sense, manages to even create the gods. The intertextual links between the poem and the ones previously written by Ovid himself will be carefully taken into account, besides the new elaboration of traditional patterns and topoi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/26769